Ac'Hadurta

storia fantasy originale (ovviamente yaoi)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. nelith
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    : hug: grashie : hug:
     
    .
  2. †Vampire†
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ecco la 2° ^^


     
    .
  3. nelith
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    :luv: :luv: che carrrrrini :luv: :luv:
     
    .
  4. nelith
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Buon dì ragazze! Alla fine ci sono riuscita! :hero: ok, non sarà il massimo ma è un passo avanti rispetto al niente di questi ultimi mesi :plea: non so quando ci sarà il prossimo aggiornamento, ma riuscirò a concludere questa storia :bonz: prima o poi... Vi lascio alla lettura, spero di non aver fatto troppi errori :plea:

    Capitolo XLIII
    Sabbia e cenere



    Vyckque cercava di liberarsi della presenza costante di Selevan ma non riusciva ad allontanarlo in alcun modo. Il Radimardduan lo seguiva come un'ombra standogli sempre alle spalle tenendolo costantemente d'occhio. Ysrr ogni tanto lo fissava con i suoi scintillanti occhi grigi, divertito dalla tensione che stava crescendo tra i due. Alla fine il Darphyrer si voltò ad affrontarlo, erano insieme da neppure un'ora e già lo irritava, anche se si era comportato in modo totalmente diverso dal solito; non lo aveva insultato e neppure provocato, si limitava a seguirlo in silenzio.
    «Non hai niente di meglio da fare che seguirmi in questo modo?»
    «Preferiresti che ci fosse un certo elfo alle tue spalle? Magari in una stanza chiusa a chiave?» Vyckque arrossì, ma nonostante l'imbarazzo non abbassò lo sguardo.
    «Bada a come parli» Selevan incrociò le braccia ridacchiando, anche se stava cercando di controllarsi non poteva trattenersi per molto tempo.
    «Ho indovinato vero? È bravo?» il Darphyrer stava per scagliarsi contro di lui quando la voce di Radimaar allontanò l'attenzione del diavolo. Il sacerdote arrivò di corsa sconvolto.
    «Porto notizie dagli Arewoncaradas, sembra che qualcuno abbia avvelenato delle sorgenti d'acqua. Sono morti cinque arcanisti e tre Irt'gal'eyd». Selevan sbiancò a quelle parole, esattamente come il giovane Arcidiavolo.
    «Dov'è Talys adesso?» chiese il Radimardduan affiancando il compagno che sembrava più scosso di lui.
    «Zaymesyath l’ha mandato a caccia dell'antidoto che serve a purificare le sorgenti. Da quello che mi ha detto l'arcanista che mi ha portato il materiale dovranno uscire dagli Ac'Hadurta e la Voressadity li ha raggiunti».
    «Stai scherzando vero?» Radimaar scosse la testa «Lo raggiungo. Vado con lui». Vyckque aveva fatto a malapena in tempo a voltarsi quando Selevan lo afferrò per un polso.
    «Dove credi di andare?»
    «Raggiungo Talys» anche se provava ad allontanare il braccio, la presa del diavolo non lo faceva allontanare di un millimetro.
    «Tu non ti muovi dal clan»
    «Non puoi darmi ordini!»
    «Non hai un'arma! Hai un clan da difendere! Cosa succederebbe ai superstiti se ti facessi ammazzare? Pensa maledizione! Talys se la caverà, non è da solo e tu devi essere protetto, farti uscire in mezzo ai demoni disarmato non è esattamente il modo migliore per difendere la tua nobile testolina azzurra».
    «Selevan ha ragione». Concordò Radimaar. «Noi dobbiamo occuparci dei sopravvissuti e tu hai una missione che non riguarda lo scovare qualche reagente». Vyckque strinse i pugni e sentì il muso del rettile sfiorargli un orecchio.
    «D'accordo. Che devo fare allora?»
    «Vivere» rispose tranquillamente il Radimardduan.

    ***


    «Spero che voi sappiate quello che stiamo facendo, perché io non ne ho idea». Talys osservava la vallata rocciosa ai piedi degli Ac'Hadurta, erano usciti solo da poche ore ma già s’intravedevano i primi bagliori rossastri che indicavano la presenza delle Tamoran, seppur molto lontane. Quando avevano mandato il messaggero dai Darphyrer si erano fatti mandare anche Crysis come supporto, era stato Talys a richiederla all'arcanista che si era diretto al clan di Vyckque. La ragazza li aveva seguiti per tutto il tempo parlando poco e quando erano usciti aveva fissato l'esterno sconvolta.
    «Non mi sono mai spinta oltre i confini del mio clan, quindi non ho nessuna idea di cosa potremmo trovare». Netymoon osservava preoccupata ciò che si trovavano davanti. Il cielo sopra di loro era un compatto ammasso plumbeo che ricordava le volte delle grotte in cui risiedevano i diavoli. A ovest la coltre era illuminata da sporadici bagliori rossastri.
    «Piove da queste parti?» la Belmorra guardò nella direzione indicata dall'elfo e annuì.
    «Sì, ma prega i tuoi dei che non ci imbattiamo in una tempesta».
    «Se arriviamo al bosco prima che si scateni non dovremo correre troppi rischi». Disse osservando lo strano ammasso scuro che si estendeva davanti a loro, anche se non capiva se quegli alberi avrebbero offerto un qualche tipo di riparo. Crysis si avvicinò all'elfo afferrandogli un braccio, mentre osservava spaventata i fulmini. Tutti cercavano di ignorarla, anche se la Belmorra le avrebbe tirato volentieri due schiaffi per provare a farla riprendere.
    «Non so come siano dalle tue parti, ma qui non sono esattamente divertenti».
    «Spiegati».
    «Se saremo fortunati ci ricopriremo di poltiglia scura appiccicosa, simile a fango».
    «Una fortuna impressionante» ironizzò l'elfo. Netymoon lo fissò senza riuscire a trattenere un sorriso.
    «Lo dici solo perché non sai cos'altro potrebbe succedere» proseguì osservando i bagliori lontani «Potrebbe piovere una sostanza vischiosa che, quando entra in contatto con i tessuti viventi, si incendia e brucia per lunghi minuti finché non si è consumata» Talys la guardò con occhi sbarrati, incredulo «E non è finita qui. Alcune volte arriva la cenere dei vulcani che si trovano a ovest, grandi nubi di fuoco passano incendiando l'aria»
    «Ovest? Ti prego dimmi che quello non è l'ovest»
    «Già. Quelli non sono lampi ma le eruzioni dei vulcani della regione di Dhane-ulfros. Rasil Hai finito con quella mappa? Dobbiamo muoverci» l'Arewoncaradas stava cercando il percorso più agevole per scendere consultando una vecchia mappa che le aveva dato il suo Arcidiavolo, ma sembrava avere delle difficoltà a decifrarla.
    «Forse ci sono» Talys le passò dietro alle spalle per osservare la mappa trascinandosi dietro la Voressadity. «Dobbiamo andare di qua!» disse sicura di sé l'arcanista.
    «Stai scherzando vero? Per quella strada si va da tutt'altra parte. Noi dobbiamo scendere, questo» disse l'elfo indicando un insieme di rami scheletrici «è dove dobbiamo andare, e la via più breve è qui. Stai tenendo la mappa al contrario Rasil». Il diavolo si voltò verso di lui e arrossì.
    «Le mappe della superficie sono diverse da quelle delle montagne» cercò di giustificarsi, poi consegnò la mappa all'elfo.
    «Siamo fortunati» intervenne ridacchiando la Belmorra «Almeno abbiamo qualcuno che la sa leggere».
    «Siete assurdi. Riuscite a capire quel groviglio di linee ma non una mappa semplice». Talys scosse la testa esasperato. «Andiamo, sperando che non inizi veramente a "piovere" o quello che è». Dopo essersi liberato dalla presa di Crysis iniziò a condurre le sue compagne di viaggio verso uno stretto sentiero che scendeva verso valle.

    Il vento iniziò a soffiare da sud portandosi dietro cenere, polvere e l'odore del sangue rappreso. Le maschere dei guerrieri aiutavano a sopportare gli odori, ma la cenere che arrivava a ondate creava molti problemi di visibilità.
    «Guarda il lato positivo Netymoon» disse Talys sentendola imprecare «Almeno non piove».
    «Preferisco le montagne».
    «Io non lo so, ogni tanto è bello vedere qualcosa di diverso»
    «Preferiresti trovarti in una tempesta di cenere piuttosto che al sicuro nelle nostre città?!» Netymoon era indignata.
    «Molti anni fa, quando viaggiavo con Adrycan, siamo stati nelle terre desolate di Valcoon in più di un'occasione. Questo territorio era costituito da una grande distesa di sabbia che si disponeva in dune gigantesche. Il vento cambiava la conformazione del paesaggio a ogni folata, era molto facile perdere l'orientamento». Si fermò su una roccia e si mise a fissare il cielo.
    «Poi?» quando si voltò verso Rasil la vide con gli occhi che luccicavano d’impazienza e curiosità.
    «Percorrere quei deserti da soli poteva costare la vita. Vi erano poche fonti d'acqua nascoste nel deserto e pochi ne conoscevano l'esatta ubicazione, quindi era meglio aggregarsi a delle carovane.
    La temperatura aveva qualcosa di proibitivo: durante le ore diurne, quando il sole era alto nel cielo, sembrava di cuocere tanto era caldo e il riverbero della sabbia non aiutava. Invece, di notte, era l'esatto opposto, bisognava accendere dei fuochi per non morire congelati».
    «Tutto questo è molto interessante, ma cosa c'entra con le tempeste?» avevano ripreso a percorrere il sentiero tra le rocce, Crysis saltellava qua e là cercando di restare il più vicino possibile all'elfo per ascoltare la sua storia.
    «Ci sto arrivando. In uno dei nostri viaggi abbiamo attraversato una piccola porzione di deserto da soli. Era una via che avevamo percorso in più di un'occasione, poche miglia di deserto dalle montagne di Tahnes fino alla città di Nedhua Shidi. Fummo fortunati, la città era già a distanza visiva mentre la tempesta di sabbia iniziò ad arrivare alle nostre spalle. In un primo momento piccole raffiche di vento iniziarono a colpirci, poi l'intensità crebbe e quando mi voltai vidi l'enorme nube rossa che si avvicinava. Iniziammo a correre ma fummo travolti prima di aver compiuto una cinquantina di passi. Ricordo bene la violenza con cui il vento scagliava i piccoli granelli di sabbia contro i nostri corpi. Avevamo il volto protetto ma era molto difficile mantenere gli occhi aperti».
    «Cos'è successo dopo?» chiese Crysis saltellandogli accanto.
    «Siamo...» Talys fece in tempo solo a iniziare la frase quando sentì qualcosa di differente nell'aria circostante. Un cambiamento lieve ma che gli indicava che qualcosa non andava. Ripiegò con cura la mappa e la consegnò a Rasil, che la nascose in una delle tasche della sua veste, poi sfoderò la spada. Si chinò per terra per raccogliere un sasso e lo lanciò ad alcuni metri davanti a loro; rimbalzò un paio di volte poi qualcosa si mosse, sporse dalle rocce e afferrò al volo li frammento di roccia stritolandolo tra le fauci. Non si vedeva quanto fosse grande ma, da quel poco che l'elfo aveva potuto scorgere, sembrava un enorme serpente, la cui pelle si mimetizzava alla perfezione con la roccia scura, forse era fatto lui stesso di roccia.
    «Un Dhaicas». Sussurrò l'arcanista serrando la presa sul bastone.
    «E come si ammazza?» quella era l'unica cosa che interessava a Talys.
    «Con le lame di cristallo e ...» non fece in tempo a finire che la creatura si sollevò versò di loro risalendo la strada scoscesa. Due sibili sfiorarono l'orecchio dell'elfo e tre frecce comparvero dal nulla sul corpo della creatura. Tutte e tre centrarono rispettivamente uno dei suoi occhi. Con la coda dell'occhio Talys vide la Voressadity che tendeva l'arco una quarta volta.
    È stata talmente rapida che ho sentito solo due frecce. E l'asta della freccia si conficcò nelle fauci spalancate del Dhaicas. Talys non attese oltre, saltò su un paio di rocce per eliminare lo spazio che lo separava dalla creatura e affondò la lama direttamente sotto la sua gola, aprendo un lungo squarcio verso il basso da cui fuoriuscì una melma scura dall'odore nauseante. Il Dhaicas si agitò sibilando un paio di volte poi cadde riversi su un lato.
    Crysis corse verso l'elfo ma lo superò in fretta andando a recuperare le frecce che aveva usato, le ripulì e le rimise nella faretra con un sorriso.
    Netymoon e Rasil avevano assistito allo scontro a bocca aperta, non erano riuscite a fare nulla, erano stati troppo veloci.
    «Sei stata bravissima». L'arciere abbassò lo sguardo, imbarazzata, strusciando un piede per terra.
    Dopo un momento di smarrimento Rasil si avvicinò al corpo della creatura per osservarla, poi si spostò verso le sue fauci ed estrasse alcuni denti. Il passo successivo fu prelevare alcuni brandelli di pelle prima di immergere le mani nella ferita aperta alla ricerca di qualcosa.
    «Posso sapere cosa stai facendo?» tutti la osservavano incuriositi e un po' schifati, mentre svuotava in parte il collo del Dhaicas dalle interiora.
    «Voglio vedere se la tua lama non è affondata abbastanza in profondità da...» sul suo viso si disegnò un grande sorriso. Estrasse le mani dalla carcassa stringendo tra esse una piccola pallina bianca che sembrava fatta di osso, se la rigirò con cura tra le mani viscide di sangue osservandone la superficie. «È perfetta».
    «Sono felice per te. Ma cosa sarebbe?»
    «Non capiresti» si pulì le mani sulla pelle della creatura poi mise quello che aveva preso in uno dei suoi sacchetti. «Ti basti sapere che è un reagente prezioso».
    «Serve per la nostra missione?» Rasil scosse la testa.
    «No, ma potrebbe tornare utile».
    «Possiamo andare ora? Non vorrei che il fetore di questo cadavere attirasse necrofagi più grossi». Netymoon non vedeva l'ora di arrivare al bosco scheletrico, prima arrivavano prima sarebbero tornati a casa.

    «Non hai finito il tuo racconto». Crysis era rimasta in silenzio per buona parte del resto della discesa, come tutti gli altri, ma quando arrivarono alla piana sotto di loro riprese a parlare.
    «Hai ragione. Dov'ero rimasto? Ah, sì. Siamo riusciti ad arrivare a Nedhua Shidi per miracolo e per miracolo ci aprirono i cancelli. La sabbia s’infranse sulle mura cittadine come l'acqua sulla roccia. Ricordo che trovai sabbia nei miei bagagli per anni dopo quell'esperienza. La tempesta durò per circa una settimana, ma noi restammo al sicuro nella città».
    «Strano» anche se Rasil passava la maggior parte del suo tempo a guardarsi attorno alla ricerca di qualcosa che le potesse tornare utile, non aveva perso una sola parola. «Com'è possibile che la città fosse al sicuro con una simile tempesta?»
    «Merito degli incantatori. I maghi dei deserti avevano trovato il modo di proteggere le città. Al centro di ogni accampamento, villaggio o città c'è una strana sfera intarsiata, è cava e composta solo da poche strisce di metallo che lasciano intravedere l'interno. Quando le tempeste arrivano la sfera inizia a ruotare sul suo supporto, la vidi in azione per la prima volta proprio in quell'occasione, e la sabbia anche se colpiva le mura, deviava attorno ad esse evitando che la città venisse sommersa. Questa protezione funziona solo con la sabbia, il vento colpiva comunque l'interno trasportando un bel po' di polvere, ma non era niente rispetto a quello che avveniva fuori dalle mura. Ovviamente le dimensioni della sfera variavano a seconda di ciò che dovevano proteggere. Negli anni precedenti ne avevo viste alcune non più grandi di un pugno sistemate negli accampamenti, ma quella di Nedhua Shidi era larga almeno un metro e mezzo, vederla ruotare era impressionante». Talys vide gli occhi dell'arcanista illuminarsi.
    «Quanto mi piacerebbe studiare il vostro tipo di magia».
    «Io non so nulla di magia, e non posso spiegarti come funzionava mi spiace». Rasil sospirò e meditò in silenzio sulla strana sfera e sul suo funzionamento.

    Il bosco di Harithlion si estendeva davanti a loro crescendo su una strana distesa di frammenti di roccia. Le radici degli alberi sprofondavano nei detriti e, mentre il gruppo avanzava, si sentiva come il rumore di piccole frane.
    «Siamo finiti in un bosco di piante divoratrici per caso?» sussurrò Talys all'orecchio dell'arcanista.
    «No. Le piante di Rax'dai non si cibano di grossi esseri viventi, per lo più delle creature che si nascondono tra le fessure delle rocce. Se la pianta cresce su roccia solida la rompe fino a quando non si riduce tutto in piccoli frammenti. Alcuni animali si trovano bene con questo terreno e costruiscono le loro tane nei detriti, poi finiscono catturati da queste piante». Rasil ridacchiò vedendo che l'elfo non sembrava troppo convinto. «Mettila in questo modo; finché stai sopra ai frammenti non rischi la vita, non con questi alberi almeno».
    «Un'enorme fortuna» osservò con attenzione le piante: non erano molto alte e avevano un contorto tronco scuro. I rami, invece di protendersi verso il cielo, raggiunta una certa altezza si piegavano sprofondando nei detriti; il bosco sembrava formato da strane cupole intrecciate.
    Attraversavano con calma la distesa, zigzagando tra i rami. Durante il percorso Crysis strillò e si attaccò al braccio dell'elfo indicando un ramo che si stava muovendo.
    «Non ti preoccupare, deve aver solo percepito una creatura e si è spostato per prenderla». La tranquillizzò Rasil, più preoccupata di ciò che avrebbe potuto attirare quel grido «Come ho detto non corriamo pericoli fintanto che stiamo in superficie».
    «Sì, ma ci sono cose ben peggiori qui sopra che lì sotto» la Belmorra si guardava attorno preoccupata, le luci delle Tamoran prima sembravano così vicine. «Ci converrebbe stare sottovento così, se sono vicine noi, sentiremo loro ma loro non avvertirebbero noi... forse». Talys ripiegò la mappa e la restituì all'arcanista.
    «Suggerimenti? Come si cacciano piante semoventi divoratrici?»
    «Da quello che so di solito sono loro a cacciare».
    «Grazie Rasil, è sempre rassicurante parlare con te» l'arcanista ridacchiò una seconda volta.
    «Aspetta qui». Talys si allontanò dalla Voressadity liberandosi dalla sua stretta e si diresse verso uno degli alberi più grandi. Si arrampicò con agilità sulla pianta e si mise a scrutare l'orizzonte alla ricerca dei bagliori rossastri. Il Rax'dai non sembrò neppure percepire la sua presenza, rimaneva immobile sprofondato nella ghiaia.
    Guardandosi attorno l'elfo si rese conto che le Tamoran erano molte di più di quanto avesse immaginato. Solo verso sud est le luci erano minori e più rade. Quelli che dall'alto sembravano singole piante in realtà parevano piccoli boschetti. Saltò sui detriti e tornò verso le sue compagne.
    «Siamo circondati, non credevo fossero tante solo da quella parte il numero sembra minore» disse indicando l'oriente. «Però sono anche più lontane»
    «Non so quanto possa convenirci andare di là» la Belmorra non era felice di percorrere quella via. «Non potremmo procedere semplicemente verso sud?»
    «Ce ne saranno un centinaio Netymoon, sembrano boschetti. Cosa c'è da quella parte che ti preoccupa più di quelle piante?».
    «Il territorio di Banatrane. È uno dei Lord che confina in noi e se proseguiremo in quella direzione finiremo esattamente vicino al suo palazzo. L'ho visto prima, mentre eravamo sulla rupe».
    «È come Asmodeus?»
    «Non ne ho idea, io conosco Banatrane non Asmodeus. Sappi che è pericolosa, e se andremo nei suoi territori rischieremo grosso».
    «Non stiamo rischiando grosso anche solo per essere usciti dalle montagne a cercare piante carnivore?» chiese Talys alla Belmorra e lei annuì con un sospiro. «È più pericoloso tentare di avanzare nel territorio di un Lord in silenzio oppure affrontare un bosco di Tamoran?» Netymoon rimase in silenzio per alcuni secondi, poi scosse la testa.
    «Sarò sincera Talys, non ne ho idea».
    «Fantastico». L'elfo si passò una mano tra i capelli ormai neri, indeciso su cosa fare.
    Crysis stava fissando l'arcanista che armeggiava con le tasche della sua veste, finché non estrasse un sacchetto con una piccola esclamazione.
    «Sì! Sapevo di averlo con me». Infilò una mano nel sacchetto e, senza dare alcuna spiegazione, lanciò una manciata di polvere grigia addosso ai suoi compagni di viaggio che iniziarono a imprecare.
    «Cosa stai facendo?»
    «Zitto! Mi devo concentrare» dopo essersi cosparsa con un po' di quella polvere richiuse il sacchetto e iniziò a borbottare una delle sue formule. Quando ebbe finito rimise il sacchetto nella tasca e li guardò sorridente. «Finito».
    «Fantastico. Ma potrei sapere perché ci hai accecato con quella roba? Sembrava muffa»
    «Non vi ho accecati, vi ho schermati. È un incantesimo di occultamento. Ashestris è stata tanto gentile da incantare la mia tunica prima della partenza, così ho potuto portare con me tutto il mio materiale» le sue parole trasudavano compiacimento, sapeva che i guerrieri avevano sempre qualche problema a rapportarsi con gli incantatori, li consideravano spesso dei pesi inutili.
    «Da cosa ci hai schermato?»
    «Dagli occhi di Banatrane, è impossibile ingannare le Tamoran con certi trucchetti o non sarebbero così pericolose. Andiamo?» Rasil iniziò ad avviarsi verso est affiancata subito dall'elfo e da Crysis mentre la Belmorra rimase immobile per alcuni secondi, ma alla fine si affrettò a raggiungerli.
    Speriamo che ci abbia occultato anche da occhi più potenti da quelli di Banatrane... pensò tra sé cercando di tenere sotto controllo i dintorni dalla retrovia.

    Edited by nelith - 31/10/2013, 11:19
     
    .
  5. †Vampire†
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Waaaaaaaa *legge il capitolo*
    CITAZIONE
    «Non hai niente di meglio da fare che seguirmi in questo modo?»
    «Preferiresti che ci fosse un certo elfo alle tue spalle? Magari in una stanza chiusa a chiave?» Vyckque arrossì, ma nonostante l'imbarazzo non abbassò lo sguardo.
    «Bada a come parli» Selevan incrociò le braccia ridacchiando, anche se stava cercando di controllarsi non poteva trattenersi per molto tempo.
    «Ho indovinato vero? È bravo?»

    Ha capito tutto u.u :fufu: :bav: :plurt:

    mmmmm....Crysis sta un po' troppo appiccicata a Talys , se un diavolo di nostra conoscenza lo venisse a sapere penso prprio che potrebbe ucciderla XD il nostro gelosone

    Sono così felice che tu abbia postato un nuovo capitolo , è stata una sorpresa di Halloween mooolto gradita ^^
    :chu: :


    Ecco l'ultimo disegno :
     
    .
  6. nelith
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Crysis ha preso subito in simpatia Talys, ma lo vede più come un "protettore" che altro XD a me piace, a Vy per nulla :ahah:

    Non credevo di riuscire a finirlo in tempo ._. ma alla fine Talys ha divagato e io non sono riuscita ad arrivare dove volevo :fiu: come al solito... :tonk:

    :luv: :luv: è bellissimo :luv: :luv: grazie mille : hug:
     
    .
  7. nadine5
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    che bello.credo che betadrane ci riserverà parecchie brutte sorprese
     
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Entra pure dunque, varca la porta del mio animo, tu che non temi le mie tenebre più oscure

    Group
    Wahlker
    Posts
    12,484
    Reputation
    +2
    Location
    Dalla camera da letto di Xewon *ççç*

    Status
    Offline
    quando ho visto che avevi aggiornato sono quasi caduta dal letto XD
    sorpresa graditissima, grazie 1000 *^*
    concordo sul fatto che se Vy venisse a sapere quanto sia appiccicosa Crysis...beh sarebbe un guaio u.u
    la battuta che ha fatto Selevan mi ha fatto sbellicare!!! ahahahah non gli sfugge niente XD
    non vedo l'ora di leggere il seguito, anche se ci dovesse volere un sacco per arrivarci aspettero paziente, perchè adoro troppo questa storia (e sono sempre in attesa di momenti codosi XD )
    grazie ancora e metticela tutta, siamo con te *^*
     
    .
  9. †Vampire†
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    e sono sempre in attesa di momenti codosi XD

    :uk: :mmh:
     
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Manga Slave
    Posts
    50
    Reputation
    0

    Status
    Offline
    Oddio ho iniziato a leggere questa storia due gironi fa... E ci ho messo cosí tanto a leggerla dolo perché ho avuto scuola..... DAVVERO FANTASTICA!!!!!!!!
    Peccato che si interrompa qui... Adesso resteró in angoscia fini a che non saprò come va avanti. Spero che presto esca in nuovo capitolo ^_^
     
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Entra pure dunque, varca la porta del mio animo, tu che non temi le mie tenebre più oscure

    Group
    Wahlker
    Posts
    12,484
    Reputation
    +2
    Location
    Dalla camera da letto di Xewon *ççç*

    Status
    Offline
    in effetti è da un po' che è ferma :(
    dove sei nelith??? ritornaaaaaaaaaaaaaa :plea:
     
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Manga Slave
    Posts
    23
    Reputation
    0

    Status
    Offline
    É stupendastica :gods:
    Nelith per favore continuala :plea:
    Grazie per averla scritta e postata qui : hug:
     
    .
  13. Gomo~
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    No niente, è passato del tempo e ultimamente, così a casissimo, mi è salita una voglia di rileggere questa storia che ho amato tantissimo in passato e di riperdermi in tutte le descrizioni dei paesaggi e in tutti le emozioni e sensazioni dei personaggi (e nello yaoi perché PERCHE' NO) e mi sono risaliti tutti i feels di anni fa. Ancora bellissima, ancora una delle mie preferite da sempre e per sempre :gods: E sì, ho detto niente perché con la scusa di non dire nulla (?) volevo chiedere se questa storia andrà mai avanti *ci spera tantissimo* :trag: Di nuovo, bella bella, nonostante alcuni errori grammaticali che vabbè, comprensibile, rimane sempre IL TOP XD :tim:
    :bye:
     
    .
252 replies since 11/9/2012, 21:12   3671 views
  Share  
.