Grazie

Oneshot

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  1. _Tsuki_
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    User deleted


    Allora, come forse avrete letto, questa è una storia auto-conclusiva. Quando scrivo oneshot mi escono sempre questo genere di cose ma ... Non voglio dire altro, semplicemente leggete e commentate, sperando che vi piaccia >.<


    GRAZIE


    Lo amavo da così tanto tempo. Da bambini lui mi proteggeva sempre, come farebbe un fratello. Solo che per me le sue azioni valevano molto di più.
    Iniziai a seguirlo in tutto quello che faceva, volendo passare sempre più tempo con lui.
    Improvvisamente, però, all’inizio delle scuole medie, mi chiese di non vederci più, di non seguirlo e non parlargli. Nonostante avessimo la stessa età, non ebbi più modo d’incontrarlo.
    Rimasi shockata per molto tempo, chiudendomi in me stessa e disprezzando gli altri. Davanti alla gente mi comportavo sempre gentilmente, ma dentro di me ripugnavo loro quanto il mio falso atteggiamento.
    Nessuno aveva mai notato il mio cambiamento e questo mi irritava ancora di più, anche se nello stesso tempo ero felice di non ricevere inutili domande.
    Quattro anni dopo quel fatidico giorno, me lo ritrovai in casa, assieme ai suoi genitori.
    Mia madre, ignara di tutto, ci spedì in camera mia, convinta che avessimo un sacco di cose da dirci.
    Mi comportai come facevo di solito, con un sorriso finto e una dolcezza che non mi apparteneva, ma lui, unico fra tutti, se ne accorse.
    Si accorse che non ero più la stessa, che in quel momento stavo fingendo e che, probabilmente, la causa di ciò era lui.
    Negai, dandogli dello stupido. In quel modo, persi la mia occasione di liberarmi di un peso che mi opprimeva ormai da anni.
    Passammo il tempo in silenzio, per minuti che parvero giorni, finché finalmente giunse il momento per lui di andare via.
    A distanza di un paio d’anni, dopo essermi sentita male, scoprii di essere malata e che, ormai, non mi rimaneva più molto tempo.
    Chiesi ai miei genitori di non parlarne con nessuno.
    Quando sentii che presto tutto sarebbe finito, decisi di scrivere una lettera ed indirizzarla alla persona che mi era più cara.
    Non feci in tempo ad alzarmi dalla scrivania, che caddi al suolo, inerte, senza avere il tempo di capire cosa stesse succedendo.
    Quando la mia anima si staccò dal mio corpo, fui capace di vedere tutto ciò che seguì alla mia morte.
    I miei genitori, poco dopo, scoprirono il mio corpo e mi abbracciarono, in lacrime.
    Al mio funerale ci furono soltanto quelle poche persone che mi erano state vicine negli ultimi tempi.
    Mia madre e mio padre, quando incontrarono quello che in vita era stato il mio amore, gli consegnarono la mia lettera.
    Lui, isolatosi da tutti, aprì la busta e iniziò a leggere.
    “Mi dispiace che sia andata a finire così. Da bambina ero fiera di avere un amico coraggioso come te, ma quell’ammirazione iniziò a trasformarsi in qualcosa di più.
    Quel giorno in cui mi chiedesti di prendere le distanze, rimasi sconvolta.
    Iniziai ad odiare tutto e tutti, ma mai ho pensato che fosse colpa tua. Il mio amore per te era troppo grande.
    Se stai leggendo questa lettera, vuol dire che io non ci sono più. Volevo approfittare del fatto che non avrei più potuto vederti per parlarti dei miei sentimenti, ma non ne ho avuto il coraggio; avrei sicuramente rimpianto la mia morte, mentre adesso l’ho accettata e non mi dispiace più di tanto.
    Volevo tanto dirti quanto ti ho amato in questi anni e quanto sono stata triste nel sapere che ti sei fidanzato più volte.
    Non mi sono mai aspettata che tu ricambiassi i miei sentimenti e forse è per questo che non sono mai stata capace di dirti nulla.
    Adesso che mi sono tolta questo peso, potrò finire la mia vita senza rimpianti.
    Grazie.”
    Iniziò a piangere, poi strinse al petto la lettera. Rilesse più volte una parte indefinita della lettera e ogni volta le sue lacrime si facevano più numerose.
    <stupida, avresti dovuto dirmelo prima. Non ti ho allontanata perché ero infastidito da te. Ho sempre pensato che tu mi vedessi come un semplice fratello e starti accanto era diventato troppo doloroso.
    Se fossi stato consapevole dei tuoi sentimenti ti avrei risparmiato tutti quei dolori inutili. Ti prego perdonami.>
    A quella scena piansi anch’io. Finalmente tutte le mie sofferenze erano state ripagate, ma non potevo lasciargli pensare che lui ne fosse colpevole. Così gli parlai, convinta che in un modo o nell’altro lui avrebbe potuto sentirmi.
    Così fu ed entrambi sorridemmo, consapevoli che il nostro amore non sarebbe mai finito.


    Grazie di avermi amata.
     
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    *sob* davvero commovente *sob*
    devo dire che in genere odio le storie così... dove l'amore rimane a senso unico per entrambi... ma quetsa storia mi ha lasciata con un senso di pace... grazie per averla scritta
     
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1 replies since 23/4/2014, 15:52   35 views
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