Black Dagger Sisterhood - Dark Lover Scanlation Team

Posts written by Mrs.Phantomhive

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    Entrano a far parte del gruppo "Glymera" gli ex staffer del team o gli staffer di altri forum che hanno collaborato con le Sis, se ho capito bene. c:
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    Un coso fatto senza un preciso motivo. 8D
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    Icon di Kuroko a muzzo~

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    Due nuove gif~

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    30-Seconds-To-Mars---From-Yesterday-Video-Version
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    Nuovo set per me e Morgan~

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    Uh, ultimo capitolo su Mitsuya (il prossimo capitolo, se ricordo bene, è una one-shot che conclude il volume). ;___;
    So già che mi mancherà tantotantotanto questo seme coccoloso. ;____;
    E anche Noboru, che alla fine è un tantino diverso da quello che si aspettava Mitsuya. X°D
    Anyway, bellissimo progetto, quella coppia l'ho adorata. ♥
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    AAAAAAAAAAAAAAAAAAH- DONNA!
    Lei mi sta screditando davanti al mondo! Qui si stanno divulgando informazioni top secret! *shock* :trag: *regina del melodramma mode:on*
    Naturalmente scherzo. *sbaciucchia Hell* No, Annina, non scherzo, ne parliamo su msn. *fiss malissimo mentre le pressa le guancie facendole fare una bocca a pesce, o almeno una roba del genere*
    Allora, OH-OH-OH. Ma quanti bei capitoletti~ *si sta riprendendo dalla catalessi*
    ...COSA AMMIRANO I MIEI OCCHIETTI? Starlike, Ikumen, Saigo, Lover's Doll, Beautiful Life?? *sfarfallio di ciglia* Ma sono tutti nella mia lista dei preferiti~~ Soprattutto Saigo. *cofcof*
    Grazie mille per i capitoli, sante donne! Corro a scaricare! *di nuovo, sfarfallio di ciglia*
    Aw~~~ Vi ringrazio infinitamente anche qui per non esservi ribellate ai miei ordini rifiutate di dare una mano in nome dello Yaoi~ ♥
    Un'ultima cosa. L'emt e il bds, oramai, non si scolleranno più. È destino. Sappiatelo. Ah, sì, vi amo tanto~ *scappa via*
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    Henshin è una delle cose più "lol" che mi sia capitato di editare, davvero. (E, pensa te! Le ricostruzioni sono traumatiche quanto quelle della Ougi! E ce ne vuole per essere al livello di quella donna. Sia io che Helly ne sappiamo qualcosa, credo. XD)
    Spero di non morire (in tutti i sensi) al prossimo capitolo~ *W*/
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    Mh, è da un po' che non aggiorno. ò.ò

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    Sono presa bene con tumblr quindi, per riuscire a uppare su quel sito, ho dovuto ridurre la qualità e la durata di alcune gif. Siccome non mi va di sovraccaricare troppo il post, linko direttamente le gif o i fotoset che ho uppato sul mio profilo.
    http://mrsphanna.tumblr.com/post/26085597416
    http://mrsphanna.tumblr.com/post/26066262492
    http://mrsphanna.tumblr.com/post/26065341357
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    Gnam, gnam~ Questa release mi gusta assai. ò3ò
    Ovviamente leggerò tutto! Grazie e un bacione enorme a tutto lo staff che ha lavorato a queste release~ Vi amo tanto, sìsì~ E brava la nostra Hell che alla fine è sempre vincente a tutti i tentativi di boicottaggio! *regala mazzo di rose e scatola di biscotti a Hellren*
    Yup! Aw, naturalmente auguroni a KiokoRyuu~ *tanti baci, biscotti e rose anche a lei*
    Ora non mi trattengo oltre e corro a scaricare questi bei capitoletti~
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    High School Hot Troubles
    Capitolo Secondo~


    Tutti i giovani fissarono allibiti prima uno poi l’altro preside, sperando che fosse solo uno scherzo di cattivo, anzi, pessimo gusto. O meglio, quasi tutti.

    Un giovane dei capelli castano scuro e un magnetico sguardo celestino risaltò al resto della folla applaudendo con secco e lento battere di mani per poi percorrere lentamente lo spazio che lo separava dai piedi dal palco, intendendo poi un piccolo inchino con la testa verso i due uomini sul rialzo.

    « Complimenti paparino, che sorpresa! Mica me l’avevi detto che ti saresti sposato! » esclamò tutto allegro al preside più vecchio, con un grande sorriso disteso sulle labbra, che poi si arricciarono lievemente quando posò lo sguardo sull’altro adulto. “ Però! Certo che Fujihiro ha buon gusto, eh. Il suo signore si tiene in gran forma… Ah! Sarà grazie alla tanta sana ginnastica che gli fa praticare lo zietto. ” pensò distrattamente dopo esserselo guardato con interesse sotto lo sguardo mezzo irritato del suo tutore.

    « Non era programmato. » ribatté sbrigativamente l’altro, riuscendo a far cadere il discorso dopo aver scoccato un’occhiata eloquente al giovane che, in risposta, ghignò impercettibilmente alzando le mani in segno di resa. In seguito fece dietrofront, camminando con un’andatura fin troppo calma, quasi arrogante, verso l’uscita della grande sala senza degnare più di un solo sguardo gli altri presenti che, al contrario, lo guardavano. Eccome se lo guardavano. Alcuni mezzi allibiti da quell’uscita, altri divertiti.

    Nel mentre, Hiroya, rimasto fermo davanti alla porta per tutto il tempo, fissò assorto la figura mascolina che lentamente si avvicinava a lui sempre più. Era un ragazzo alto, troppo fottutamente alto, con uno sguardo che, nonostante l’apparente freddezza, lo catturò non appena lo incontrò, riscaldandolo un poco all’altezza del petto e mettendolo in soggezione. Per un attimo gli parve una delle statue greche che aveva visto poche ore prima, ripassando storia dell’arte sul libro di testo scolastico.

    Masato, dal canto suo, era incantato dal ragazzo minuto. Incantato da quei capelli dorati posti in maniera disordinatamente adorabile, con alcune ciocche sbarazzine che ogni tanto coprivano parzialmente gli occhi più verdi che avesse mai visto. E proprio questi ultimi lo incatenarono, obbligandolo a sostenere lo sguardo, senza permettergli di analizzare per bene anche il resto del suo corpo.

    Sarà mio. ” pensò non riuscendo a trattenere un minuscolo sorriso ai lati delle labbra, per poi leccarsele non appena passò accanto alla sua preda e buttò una sbirciata furtiva al fondoschiena del piccolo che, di conseguenza, rabbrividì un poco, senza afferrarne pienamente il motivo.

    « …Chi diamine è quello? » domandò a mezza voce, senza davvero rivolgersi a qualcuno, dopo essersi ripreso da quella specie di trance in cui era caduto dopo aver perso il contatto visivo col bello sconosciuto. Poi aggrottò le sopracciglia. “ Ha chiamato Watanabe-san in modo… Intimo. Spero che non voglia dire quello che penso. Se così fosse, sono proprio sfigato. ” pensò scuotendo poi leggermente il capo, come a scacciare il pensiero, preferendo non saltare subito a conclusioni e continuare a seguire il discorso dei due presidi che nel frattempo avevano ripreso a parlare.

    « …Riassumendo, per tutto il resto della settimana le lezioni saranno sospese per permettere la demolizione di entrambe le scuole e la creazione di un nuovo edificio, in grado di ospitare gli studenti . Ora potete andare, ci rivedremo lunedì mattina in normale orario scolastico nella nuova aula riunioni per l’assegnazione delle nuove classi. Grazie per l’attenzione ragazzi. »

    ***


    Da un’aula dell’edificio accanto a quello in cui si teneva la riunione studentesca tanto importante si sentivano piccoli gemiti rochi. Un uomo sulla trentina dai capelli color rame teneva la mano su una chioma mora chinata verso il suo inguine, giocando distrattamente con alcune ciocche.

    « Ehi, Yuuya… Non credi che dovremmo essere da un pezzo di là, a tenere buoni gli studenti in attesa dei presidi? » chiese a mezza voce il professore in piedi rivolgendosi a quello chino, impegnato a occuparsi minuziosamente dell’erezione dell’altro con la propria lingua. Quest’ultimo, alla domanda rivoltagli, cessò il suo lavoro di bocca e gli rivolse un’occhiata scettica, continuando però a occuparsi del pene del compagno con la mano.

    « Mh? Vorresti dirmi che preferisci rinunciare a uno dei miei fantastici pompini per andare a fare da balia a una massa di adolescenti dagli ormoni impazziti? …Spero lei non sia serio, Okita-sensei. » gli chiese inizialmente irritato, rendendo il tono più malizioso in quell’ultima frase.

    « Certo che no. È solo che non mi va di essere licenziato… Non so come funzionano le cose nel Sakigake ma da noi se un professore arriva in mega ritardo o peggio non si presenta proprio a una riunione ci sono seri provvedimenti. » ribatté il bruno, leggermente scettico sulla serietà della scuola dove lavorava l’altro.

    « Tsk. Se la risposta è no allora sta' zitto e godi. » disse all’altro buttandogli un ultimo sguardo lascivo e ritornando poi a occuparsi dell’erezione che gli svettava davanti al naso. In risposta, l’altro ricominciò ad accarezzargli la nuca gemendo sommessamente per le attenzioni che gli rivolgeva l’altro fino a quando non arrivò al limite e fu obbligato a scostare la bocca di Yuuya dal suo sesso per riuscire a fare una delle cose che lo eccitava di più: venire in faccia all’altro. Naturalmente, quando il moro sentì le mani dell’amante sulle spalle seppe già com’era destinata a finire la cosa. Con Mitsuo soddisfatto e con lui a pulire i proprio occhiali sporchi di seme. Non che la cosa gli dispiacesse, compiacere l’altro era una delle cose che lo faceva fremere di più, l’unico piccolo particolare che non gli andava particolarmente a genio era la mancanza di fazzoletti in quel momento. Per questo avrebbe preferito che l’altro gli venisse in bocca: più pratico e meno problematico. Con questi pensieri, allungò una mano verso il proprio volto e, raccolto un po’ di quel liquido biancastro e appiccicoso che gli imbrattava il viso pallido dai lineamenti fini, si mise lascivamente un dito in bocca sotto lo sguardo affamato dell’altro che, a quel gesto, lo sollevò dai fianchi e lo fece sdraiare sulla superficie piana più vicina a sé, quanto più delicatamente gli permettesse la sua eccitazione.

    « Tu… Sei davvero uno stronzetto provocatore, sai? È colpa tua se ti sbatterò senza farmi molti problemi su questa bella cattedra… » mormorò Mitsuo con voce roca all’orecchio del moro prima di morderglielo e leccarglielo, sapendo che questo piaceva all’amante, iniziando anche a slacciargli la camicia.

    « Mmh, sì sono un bimbo tanto cattivo. Puniscimi sensei. » ribatté il più piccino facendo percorrere le mani sulla larga e muscolosa schiena dell’altro fino ad arrivare alla sua nuca, dove intrecciò le dita tra i suoi morbidi capelli ondulati dal colore particolare, che aveva sempre affascinato Yuuya. Un colore che alla luce poteva cambiare in svariati modi. Non come i suoi capelli che, oltre ad essere piatti come stecche, erano semplicemente neri, color pece, senza molta vita. Stava per esporre all’altro questa sua osservazione quando ci ripensò, rivolgendo al partner uno sguardo tra il dubbioso e lo scettico, senza farlo di proposito. “ Eh no, questo è già vanitoso di suo ma se gli faccio un complimento posso dire addio al sesso e dare il benvenuto alla contemplazione del divino Okita Mitsuo-sama. No, grazie.

    « …? Cosa c’è che non va Yuuya? » gli domandò l’oggetto dei suoi pensieri, leggermente sorpreso dall’occhiataccia ricevuta senza apparente motivo, bloccandosi nel tanto gentile atto di abbassare i pantaloni al compagno.

    « Ah no, niente. Ero solo sovrappensiero. » rispose, senza pensare che la cosa poteva risultare poco carina nei confronti di Mitsuo vista la situazione. Infatti, l’altro s’irritò un poco.

    « E tu sei sovrappensiero proprio qualche attimo prima di fare l’amore con me? Cazzarola, certo che hai una notevole considerazione dei miei sentimenti… » disse con voce falsamente ferita, ma comunque un po’ offeso, alzando un sopracciglio con fare scettico. « …Hai proprio ragione, devi essere punito. E adesso voglio proprio vedere se ti metti a pensare ad altro. » aggiunse maliziosamente a bassa voce con un mezzo sorriso maligno stampato in faccia, prima di finire d’abbassargli pantaloni e intimo con un gesto secco, aprirgli per bene le gambe posizionandosele all’altezza dei fianchi e penetrarlo a sorpresa, senza molti complimenti. Si fermò però per attendere il via libera dell’altro giacché non ci teneva a fargli più male del dovuto.

    Il più piccolo, in risposta, gli cinse stretto i fianchi e boccheggiò all’intrusione improvvisa buttando leggermente il capo all’indietro, per poi sentire subito dopo la lingua del più grande percorrergli la clavicola e il collo sottile. « Mitsuo… » gemette il nome dell’amante per poi rivolgergli uno sguardo innamorato e mordendosi lascivamente il labbro inferiore prima di avvicinarsi e far incontrare le loro labbra iniziando un lungo bacio, concedendo il tacito permesso di continuare. Permesso che il brunetto colse al volo, cominciando a spingere dentro il corpo magro e flessuoso che lo ospitava, sempre più estasiato.

    ***


    Hiroya, non appena sentito che si poteva lasciare la sala, si dileguò velocemente verso la macchinetta delle bevande calde – prima degli altri per evitare la fila – e si prese un caffè ristretto senza zucchero che bevve mentre s’incamminava con passo tranquillo verso la sala professori dove aveva intuito che si sarebbero diretti anche i due presidi. Arrivato poi davanti alla porta dell’aula bussò lievemente e non ricevendo risposta decise di aprire la porta lo stesso, tanto per constatare o meno la presenza di qualcuno al suo interno, totalmente impreparato a ciò che vide. Quel che doveva essere suo padre era sdraiato su un grande tavolo posto centralmente all’aula con le gambe avvinghiate a un Fujihiro applicato a leccargli la guancia e il collo.

    …Almeno sono entrambi vestiti. ” pensò ringraziando il cielo, ripresosi da quella visione un tantino scioccante non tanto per la situazione in sé ma perché si trattasse di un suo genitore. « Ciao Eisuke. » disse dopo essersi schiarito la gola e aver chiuso la porta dietro di sé, fissando i due con sguardo dubbio.

    « H-Hicchan! » esclamò il diretto interessato, sgusciandosi come solo lui sapeva fare dalla presa possessiva del marito e tentando di sistemarsi un poco. « Come mai qui? » chiese al figlio, tentando di non far sembrare la voce troppo agitata.

    « Cosa vuoi che ci faccia qui? Vorrei tanto delle spiegazioni per… Tutto questo. » rispose, sospirando sommessamente per quella domanda – a suo parere – idiota.

    « Oh… Beh, a questo punto non c’è molto da spiegare. Sei un tipo abbastanza perspicace, Hiroya. Non credo ci sia bisogno di dirti che ci amiamo, ci siamo sposati, non possiamo avere figli nostri quindi trattiamo come tali te e il mio figlioccio e saremo tanto felici. » affermò Fujihiro, inarcando leggermente un sopracciglio per l’uscita del giovane ma continuando a mantenere un piccolo sorrisino malizioso. « Ah però, amore, se ci vuoi provare comunque io sono disponibile, eh. » aggiunse guardando il compagno con un’aria tutt’altro che angelica, facendo arrossire il compagno che distolse lo sguardo, trovando estremamente interessante il motivo del tappeto, senza proferire parola.

    « Figlioccio? » chiese Hiroya, aggrottando un poco le sopracciglia « …Intendi lo spilungone che ha garbatamente portato tutta l’attenzione a sé durante la riunione? » continuò saccente, non riuscendo a moderare i toni come era solito fare in presenza di qualcuno che non sia solo suo padre, scaturendo un altro sorriso a Fujihiro, stavolta compiaciuto.

    « Già, proprio lui… Anche se non è esattamente mio figlio, più che altro sono il suo tutore. È figlio della mia sorellastra ma, visto che lei e suo marito sono sempre all’estero, lui vuole rimanere in Giappone e si tratta di un minore, me lo affidarono qualche anno fa. » rispose tranquillo riacchiappando Eisuke e stringendolo a sé, posandogli il mento sulla spalla.

    « Ok, ok… » “ Mi sta venendo il mal di testa… ” « …Ah. Ora che voi due siete sposati significa che dovremmo convivere tutti? » chiese poi, pensando bene a tutta la situazione.

    « Aaah~ Stavo aspettando questa domanda~ » ribatté prontamente nuovamente il moro, ancora più gongolante di prima. « Sì, mio caro figliolo! Vivremo tutti assieme come una perfetta famigliola felice. » aggiunse compiaciuto, ammiccando in direzione del giovane e stringendo ancora di più il suo Eicchan.

    « Oh. Che bello. In un colpo solo ho guadagnato un fratello e un altro padre. Perfetto. » sibilò atono alla risposta raggiante del suo ormai secondo padre. « E dove vivremo tutti insieme, così felicemente? » chiese ancora, dopo un respiro profondo, rassegnato a tutta quell’assurda situazione.

    « Abbiamo comprato una villetta poco lontano da qui. E… » si frappose Eisuke rivolgendo poi un’occhiata all’orologio da polso. « …Sì, credo che ormai abbiano finito. » rialzò lo sguardo verso il figlio e continuò. « Ieri abbiamo chiamato la ditta dei traslochi e predisposto tutto; la nostra roba dovrebbe già essere nella nuova casa. Era tutto programmato e scusami se non ti ho detto nulla ma doveva essere una sor- »

    « Non ha più importanza, non ha più importanza. » lo interruppe il piccolo, liquidando la faccenda con un gesto stizzito di mano. « Dov’è questa villetta? Così ci vado, sistemo la mia roba e non ne parliamo più. » proseguì deciso, guardando alternativamente i due presidi.

    « Ti scrivo subito l’indirizzo. » rispose il bruno, sfuggendo per l’ennesima volta dall’abbraccio del moro e afferrando carta e penna. Fujihiro, lasciato scappare il marito, si ritrovò a fissare il nuovo figlio acquisito. « Ti va davvero bene? » chiese serio, a mezza voce, dopo essersi avvicinato per non farsi sentire dal compagno.

    Hiroya, che non si aspettava di certo una domanda del genere, piegò leggermente il capo verso la spalla sinistra. « Se Eisuke è felice non vedo perché non lo debba essere anch’io. » gli rispose pacatamente con una semplice scrollata di spalle, dopo averci pensato qualche attimo.

    « Bene. » rispose con un sorriso sincero e scompigliando la chioma bionda del più basso. “ Molto basso. ” constatò mentalmente il moro.

    « Ecco a t- …Oh! Vedo che andate già d’accordo! Ne sono felice, sì! » disse non riuscendo a trattenere un sorriso dolcissimo, che riscaldò il cuore agli altri due. Eisuke, dopo averli guardati per bene, si riavvicinò al marito e porse un foglietto a Hiroya, ancora sorridente. « Dicevo, ecco a te. »

    « Grazie, allora ci vado subito visto che non ho altro da fare oggi. » ribatté lo studente prendendo il foglietto e, dopo averci buttato uno sguardo memorizzando l’indirizzo, se lo mise in tasca. « E le chiavi? »

    « Per ora non ti servono perché Masato ne ha già una copia e prima mi ha mandato un sms per avvisami che è già arrivato lì in moto e sta mettendo a posto la sua roba. Il tuo mazzo te lo diamo stasera a cena, se per te va bene. » disse nuovamente Fujihiro, riprendendo a coccolarsi il marito.

    « Certo, va benissimo… Allora vado. » concluse la conversazione notando che quei due non lo stavano più calcolando, persi in un mondo tutto loro. Di conseguenza, fece un piccolo sorriso sereno e se ne andò, lasciandoli alla loro intimità.

    ***


    Hiroya, una volta salutato i vari membri del consiglio studentesco che spesso aiutava e altre persone a random, si stava per dirigere verso il luogo in cui da quel momento in avanti avrebbe vissuto quando una voce a lui fin troppo nota, anche dopo un singolo incontro, lo fece un poco irritare mentre si voltava lentamente.

    « Ta~ tsu~ mi~ sen~ pai~! » esclamò tutto allegro un ragazzino saltellante dalla chioma bionda – quasi come quella di Hiroya, solo un poco più accesa – e lo sguardo che variava continuamente dallo smeraldino al nocciola, giocando con la luce. « Senpai! Si ricorda di me, veroverovero? » chiese quasi cantando continuando a fissare il biondo più alto con palese ammirazione stampata in volto e negli occhi.

    « Certo che mi ricordo di te. Tamaki Sakurakoji-kun, giusto? » rispose il più grande sorridendo al kohai. « E, se rammento bene, ti servivano i miei appunti di filosofia dell’anno scorso, sbaglio? » continuò con modi sempre più dolci. “ Bah, oggi non è proprio giornata… ” pensò sospirando interiormente, tentando di rilassarsi.

    « Esatto! » confermò estremamente felice che il suo adorato senpai si ricordasse non solo cosa gli aveva chiesto la settimana prima ma anche il suo nome e cognome. Molto, molto felice. Perché Sakurakoji fin dal primo giorno di scuola del primo anno aveva sempre ammirato quel senpai sempre disponibile ad aiutare gli altri, sempre così carino e dolce con tutti, sempre così perfetto coi suoi modi raffinati che ispiravano fiducia nel prossimo. E nel goffo tentativo di imitarlo, si era perfino tinto i capelli di un colore simile a quello del più grande, molto inusuale per i giapponesi. « Per caso è libero nel pomeriggio, Tatsumi-senpai? Io sono liberissimo quindi se vuole posso anche accompagnarla a casa sua così mi passa il quaderno e non la scoccio più. » continuò con tono speranzoso, prendendosi forse troppe libertà.

    « …Sì. Va bene, vieni pure con me. Però ti dico subito che mi sono appena trasferito e che quindi sarà tutto un po’ da sistemare, credo. » rispose affermativamente dopo averci rimuginato un poco, non riuscendo a deludere quel ragazzino e pensando che, dopotutto, un po’ di compagnia non sarebbe guastata. Poi si voltò in direzione dell’indirizzo che qualche minuto prima gli diede Fujihiro e fece un gesto a Sakurakoji per fargli capire di seguirlo. « La casa è nuova, neanche io ci sono ancora stato. » gli disse, per iniziare a fare conversazione ed evitare silenzi imbarazzanti.

    « Oh, quindi il senpai vedrà la casa per la prima volta in mia compagnia? » chiese l’altro facendosi – se possibile – ancora più raggiante di prima. “ Sì, oggi è proprio il mio giorno fortunato.

    « Già. Ah, poi non saremo soli. Cioè, in casa ci dovrebbe essere già il mio presunto fratellastro. Spero solo che sarà un tipo con cui si possa andare d’accordo… » ribatté facendosi un po’ pensieroso su quest’ultimo punto. “ Ed è anche un bel ragazzo da quel che ho visto… Mi sa che dovrò stargli lontano, per quanto mi è possibile. Visto che ho le stesse “tendenze” di Eisuke sarà meglio evitare certe situazioni.

    « Mmh… Il senpai è figlio del preside Tatsumi che si è sposato con il preside Watanabe quindi il fratellastro del senpai sarebbe il figlio del presid- »

    « Ehi, puoi anche chiamarmi Hiroya-kun, o anche senza il “kun” se preferisci, non serve mica che metta la terza persona quando mi parli direttamente, non ti pare? » lo interruppe Hiroya ridacchaindo lievemente alla continua reverenza da parte del piccolo, scompigliandogli i capelli con la mano e fermando il passo, facendo in modo che si stoppasse anche l’altro. « Sì, non hai sbagliato nulla e comunque siamo arrivati. L’indirizzo è questo… » aggiunse guardando con un sopracciglio inarcato l’abnorme villa a cui si trovavano davanti. “ Eisuke, quanto cazzo hai speso per questo posto?

    « Va bene, Hiroya-kun. » rispose con fare un po’ timido sotto la mano del più grande. « Woah… Ma quanto avranno speso i tuoi genitori per un posto del genere? » chiese un Sakurakoji strabiliato quando si girò verso la costruzione, dando senza volere voce ai pensieri dell’altro, che non riuscì a trattenersi dal fare un piccolo fischio ammirato rivolto alla grande villa color caramello chiaro. Poi si rigirò verso il senpai e rivolgendogli un sorriso quasi inebetito gli disse « È davvero stupenda, sen-… Ehm, volevo dire, Hiroya-kun. »

    « Già, a quanto pare hanno fatto le cose in grande. Andiamo, su. » ribatté il biondo naturale iniziando ad avviarsi lentamente verso il portone con il più piccolo accanto a sé e, una volta arrivati davanti all’ingresso, suonarono il campanello per poi attendere fino a quando non venne ad aprire loro un Masato che pareva uscito da una vasca da bagno, altrimenti non c’era motivo dell’asciugamano legato alla vita che lasciava veramente poco alla fantasia. Oltre a quel misero tessuto, a coprire il corpo del bruno non c’era assolutamente nulla, forse solo qualche goccia d’acqua che dalla testa percorreva il torace forte e largo del ragazzo dannatamente alto e sexy fino al tessuto del soffice panno che gli copriva dall’altezza dell’inguine fino all’inizio del ginocchio. Gli altri due si ritrovarono a fissarlo, senza riuscire a distogliere lo sguardo da quel corpo slanciato e al contempo muscoloso, ma non troppo, che si trovarono davanti senza alcuna preparazione psicologica, ammutoliti.

    « Sì? Voi siete? » chiese strafottente con un sorrisino da schiaffi stampato in volto, appoggiandosi allo stipite della porta e iniziando a fare una bella radiografia a entrambi i biondini, soffermandosi un pochino di più su Hiroya.

    Oh. Cazzo. ” pensò quest’ultimo non riuscendo a non fissare ammirato il fisico perfetto di Masato coperto da quel fottutissimo tessuto bianco.


    L’angolo dell’orgasmo dello sclero più puro. ★★★
    « Perché le autrici commentano pure quello che scrivono. E i pedobear
    sessualmente attivi sotto il vostro lettino sono diversamente etero, yea. »

    Eh… Sì, vi lasciamo proprio così! *la Phà è particolarmente sadica ultimamente... E Wò se la gode, accompagnata da una risata malefica in sottofondo*
    Perché in ritardo di una settimana e passa? Perché, tralasciando tutti i problemi a casa tra una cosa e l’altra, la vostra cara Phà *si indica* ha perso tutti i capitoli scritti finora – non stiamo a spiegarvi il come, poiché sarebbe troppo lungo e rischiamo di ricadere in depressione… – e quindi ora le tocca riscrivere tutto (erano ben 7 capitoli, per la miseria! *Phà impreca in tutte le lingue del mondo*). Siccome sta poco tempo al pc in confronto alle millemila cose che deve fare, ci metterà un po’. ;AAA;
    Ma non temete, ce la faremo! °^° … Crediamo… Speriamo… *Phà si impicca e Wò la salva, tagliando la corda e fungendole da sostegno morale*
    Pciù, le vostre Bleakers~
    *scappano a Seoul per poi fare un bel tour per stalkereggiare i loro idoli*




    CITAZIONE (†Vampire† @ 15/5/2012, 17:08) 
    Interessante , molto interessante :mmh: *parte un filmino mentale* :blo: :plurt:

    le due scuole si sono unite e ora per Hicchan sono guai xD
    non vedo l'ra di legger il continuo :tau:

    CITAZIONE (yuki @ 1/6/2012, 21:54) 
    vi rendete conte che io dopo solo le prime 9 righe del prologo ero gia così?!? ----> :blo: :blo:
    senza dubbio questa storia mi piace un sacco!!!! la scena all'inizio poi... :plurt: *sclera*
    a questo punto dovete assolutamente, pena fustigazione pubblica spero postiate presto il 2° cap :bav:
    si prospettano sviluppi interessanti!!!!!!!!! :mmh:
    P.S. i commenti nel mezzo della storia mi fanno morire dal ridere :ahah:

    Grazie ad entrambe. Sono felice che vi piaccia la storia anche se è di una demenza assurda. 8D
    Spero che anche sarà lo stesso anche per i prossimi capitoli. °A°
  14. .
    Nuovo set con Morgan. ♥♥♥

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  15. .
    AH- *muore* ohpporca... Ma quanti capitoli avete fatto? *shock*
    Viamotantoforsetroppovistalkereròavitadopoquestareleasenonviliberetedime! *sclera*
    Mitiche come sempre *ò* e naturalmente anche questa volta la news scritta dalla nostra Helly è mitica, LOL!
    Auguroni a Nimue (non sapevo che fosse anche il tuo compleano, gomen >_<), Ashley (ovvero Yocchan èwé) e Reika (buuuuuuuuu a te <3 *^*) *òòòò*
    E naturalmente corro a scaricarte tutto. 8D
    *prende capitoli, regala fiori e biscotti a tutte le Sis e fugge*
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