Black Dagger Sisterhood - Dark Lover Scanlation Team

Posts written by Akane83

  1. .
    :chu: :chu: Grazie infinite per questo progetto :chu: :chu:
  2. .
    Grazie per il nuovo capitolo :luluv:
  3. .
    Grazie per il secondo capitolo ^_^
  4. .
    Grazie infinite per questo nuovo progetto :luluv: :luluv:
  5. .
    Interessante questo nuovo progetto, scarico subito il prmo capitolo, grazie tante ^_^
  6. .
    Grazie per gli ultimi due capitoli :chu:
  7. .
    Grazie per il nuovo capitolo ^_^
  8. .
    Grazie infinite per ilnuovo rilascio, adoro veramente ottobre :fufu: :fufu:
  9. .
    Big Bang - FANTASTIC BABY
  10. .
    Auguri Toride-kun :HB: Grazie per i nuovi capitoli ^_^
  11. .
    - Capitolo 24° -

    Sasuke era seduto sul sedile posteriore della macchina di Itachi con di fianco un Naruto placidamente addormentato sulla propria spalla. Nonostante stanchezza per la prima seduta di Chemio terapia, Naruto sembrava abbastanza tranquillo, ma Sasuke sospirò tristemente pensando hai messi avvenire; se solo la prima seduta lo riduceva così, non osava pensare a quelle future. Itachi vedendo lo sguardo preoccupato che il fratello rivolgeva al suo compagno disse per tirarlo un po’ su.

    - Allo fratellino… -

    - Cosa? -

    - Come è fare l’Uke per una volta? -

    - Itachi -

    Sibilò Sasuke tra i denti.

    - Che c’è, non ti è piaciuto? -

    - Che c’è “fratellone” vuoi provare anche tu? -

    Una quarta persona che era seduta di fianco ad Itachi ridacchiò a quella domanda, ma Itachi scosse velocemente la testa dicendo.

    - No, mai! Io non lo prenderò mai nel… e da… lo fanno solo le… -

    - Attento a quello che stai per dire -

    Disse con voce tagliente la persona al suo fianco e Itachi si zittì immediatamente per poi aggiungere.

    - Scusami tesoro, io non… -

    - Tu non cosa? Eh, TESORO -

    Ringhiò Gaara sottolineando bene con la voce la parola tesoro.

    - Io nulla Gaara, era solo per sfottere Sasuke -

    - E che c’è di male se è lui a ricevere in se la persona che ama? -

    - Nessuna Gaara, io non volevo offenderti -

    Gaara girò il viso dalla parte del finestrino senza rivolgere più a Itachi una sola parola o un solo sguardo, si limitò a sospirare di tanto in tanto tristemente.

    Una volta arrivati a casa di Naruto, Sasuke lo svegliò dolcemente sussurrandogli.

    - Siamo a casa amore -

    Naruto lentamente riaprì gli occhi e si guardò intorno leggermente spaesato, ma annuì a Sasuke. Scesero dalla macchina e Naruto salutò Gaara e Itachi con un cenno della mano, i due ricambiarono e poi Itachi partì per sparire dietro un vicolo.

    - Su andiamo piccolo, devi essere molto stanco -

    - Un po’ -

    Disse sbadigliando stancamente. Sasuke lo prese per mano e lo portò verso il loro appartamento “perché ormai era il loro appartamento” . Una volta arrivati Sasuke invece di aprire con le chiavi suonò alla porta, Naruto stava per chiedergli il motivo di quell’azione quando la porta si spalancò.

    - Ben tornato Naru -

    Disse una sorridente Ino.

    - I…Ino, ma che ci fai qui? -

    - Semplice Naru, festeggiamo la tua uscita dall’ospedale, ci siamo tutti… o quasi! -

    Si corresse alla fine.

    - Quasi? -

    Domando Naruto, Ino sorrise e poi rispose.

    - Sì, mancano solo quattro persone, ma saranno qui molto presto, su dai entrate -

    - Vorrei vedere, questa è casa nostra -

    Ringhiò Sasuke tra i denti, la bionda fece finta di non sentire e fece strada ai due nel piccolo salotto. Ad attenderli c’era Shikamaru, Temari, Kankuro, Neji con il suo ragazzo Kiba e Sai. Naruto sgranò leggermente gli occhi sussurrando.

    - Ma ci siete tutti! -

    - Certo Naru-Chan, questa è una bella occasione per vederti senza che Sasuke mi ringhi tutto il tempo contro -

    - Sai! -

    - Su, su calmati Sasuke -

    Disse Neji avvicinandosi con il suo ragazzo.

    - Ciao Uzumaki come va? -

    - Bene, ma puoi chiamarmi anche Naruto. Ciao Kiba -

    - Ciao Naruto -

    Rispose il ragazzo moro con due strani segni rossi sulle guance.

    - Alla fine ce l’hai fatta a conquistare il tuo Hyuuga -

    - E tu il tuo Uchiha -

    - Già! -

    Rispose Naruto sorridendo stringendo sempre di più la mano del suo Sasuke; i due moretti (Sasuke e Neji) si scambiarono un occhiata e poi chiesero contemporaneamente.

    - Ma cosa significa? -

    - Che noia -

    Borbottò Shikamaru per poi rispondere.

    - Che voi due.. -

    Disse indicando prima Neji e poi Sasuke.

    - Siete due cecati, tutti se ne erano accorti delle occhiate che loro due -

    Disse indicando prima Naruto e poi Kiba.

    - Vi lanciavano, ma eravate troppo presi, tu -

    Disse indicando Sasuke.

    - A maltrattare Naruto e tu -

    Disse indicando Neji.

    - A fare il bullo, per accorgervi di loro -

    Dicendo questo sbuffò di nuovo e si sedette stancamente sul divano affiancato immediatamente da Ino che scoppiò a ridere.

    Sasuke fece accomodare Naruto su una poltrona per poi sparire dietro una porta e ricomparire con una coperta.

    - Tieni Naru, stavi tremando prima in macchina, hai freddo, vero? -

    - Un po’, ma non occuparti -

    - È impossibile! -

    Naruto sentendo quelle parole abbassò lo sguardo, sentendosi in colpa per la preoccupazione di Sasuke, che gli sollevò delicatamente il viso con una mano, gli posò un dolce bacio sulle labbra e poi disse.

    - E’ impossibile… non preoccuparsi della persona che si ama, no? Non lo fai anche tu con me? -

    - Sì, ma è diverso, io non faccio altro che preoccuparti e farti soffrire, io sono solo un peso per te -

    - No che non lo sei dobe, tu non potrai mai essere un peso e non mi fai mai soffrire -

    - Ma preoccupare si -

    - Quello è inevitabile, mi preoccuperò sempre di te -

    - Io non voglio che ti preoccupi -

    - Lo vedi? Anche tu lo fai, è inevitabile preoccuparsi della persona che si ama e noi ci amiamo da matti, vero? -

    - Si da matti -

    Rispose Naruto sorridendogli e ricambiando il bacio ricevuto prima dal suo moretto. I due vennero interrotti da un leggero tossire, Sasuke si allontanò malamente da Naruto per girarsi di scatto, stava per attaccare furiosamente chi li aveva interrotti quando vide chi era.

    - Finalmente siete arrivati, è da tanto che volevo presentarvi Naruto -

    - Scusaci tesoro ma siamo stati così impegnati -

    Disse una voce femminile in tono dolce.

    - Ma sappiamo tutto, abbiamo parlato con Tsunade -

    - Capisco, venite che ve lo presento -

    Naruto non capiva cosa stesse succedendo, Sasuke gli si era piazzato davanti senza fargli scorgere la proprietaria di quella voce dolce, ma improvvisamente Sasuke si spostò per poi dire.

    - Do…em Naruto, questi sono i miei genitori, Fugaku e Mikoto Uchiha -

    Naruto sussultò, non si aspettava di incontrare i genitori di Sasuke; certo, sapeva che li avrebbe incontrati, ma non ora quando era in “quelle condizioni”, insomma avrebbe voluto fare le cose per bene, essere elegante, educato e soprattutto avere un bell’aspetto, non come ora che sembrava il fantasma di se stesso. Faticosamente cercò di mettersi in piedi, ma Mikoto lo fermò per dirgli con voce dolce.

    - Non preoccuparti Naruto, non c’è bisogno che ti scomodi per noi -

    - Ma no Signora Uchiha, lei è un ospite, spetta a lei sedersi -

    - Non preoccuparti Naruto, noi possiamo stare anche in piedi -

    Disse una voce profonda, molto simile a quella di Sasuke.

    - Papà così spaventi il povero Naru-Chan -

    Disse ridendo Itachi che era appena entrato.

    - Oh, scusami non volevo -

    - No, non si preoccupi Signor Uchiha, non mi ha spaventato, aspetti che la faccio accomodare -

    Naruto si alzò di scatto, ma un improvviso capogiro lo fece cadere in avanti e se non fosse stato per Sasuke che lo prese al volo sarebbe caduto certamente sul pavimento, Naruto abbassò la testa imbarazzato per la figura appena fatta e poi disse.

    - Scusatemi -

    Poi guardando Sasuke sussurrò.

    - Vedi che sono solo un peso? -

    Sasuke non replicò a quella frase, non era quello il momento per convincere il suo testardo ragazzo del contrario, così lo fece risedere sulla poltrona, prese due sedie per i suoi genitori e le mise di fianco a Naruto. I due si sedettero e i tre cominciarono a parlare; Sasuke rimase sbalordito da come stranamente suo padre ascoltava attentamente ogni parola che usciva dalle labbra di Naruto. Nessuno mai era riuscito a catturare la sua attenzione da subito com’era riuscito a fare lui, nemmeno Itachi, forse sua madre. Ma di questo non ne era poi tanto sicuro.

    Dopo circa un’oretta e mezza la casa si era svuotata di quasi tutti i suoi ospiti, gli unici rimasti erano la famiglia Uchiha al completo e Gaara che per tutta la sera non aveva rivolto parola ad Itachi, la madre ridendo gli disse.

    - Cosa hai combinato questa volta a Gaara? -

    - Non lo so mamma, stavo prendendo in giro Sasuke e lui se l’è presa -

    - Qualcosa devi aver fatto se nemmeno ti rivolge la parola, non credi, di solito non ti stacca gli occhi di doso -

    - Dici veramente mamma? Io non me ne sono mai accorto -

    - Perché hai preso da tuo padre come Sasuke, capite solo quando le cose non vanno come vorreste voi e solo quando state per perdere qualcuno -

    Itachi sospirò sapendo che sua madre aveva ragione, salutò tutti e se ne andò seguito da un Gaara più muto che mai, poi Mikoto si avvicinò a un Naruto addormentato sul divano, lo coprì come meglio poteva con la coperta che Sasuke aveva portato in sala solo poche ore prima e poi voltandosi verso Sasuke disse.

    - E’ un caro ragazzo Sasuke -

    - Lo so mamma -

    - Devi prenderti cura di lui -

    Disse il padre guardando il biondino addormentato.

    - Lo so papà -

    Disse Sasuke accarezzandogli con mano leggera una guancia, poi gli chiese.

    - Che ne pensate di lui? -

    - Che hai fatto la scelta giusta, noi già conoscevamo Naruto -

    - Cosa? -

    - Sì, suo padre era un vecchio amico del tuo, credo che una volta vi siate anche incontrati da piccoli -

    - Veramente? -

    - Sì e se non ricordo male anche allora non volevi staccarti da lui -

    Disse pensieroso Fugaku e Sasuke gli chiese.

    - Perché? -

    - Inizialmente lo trattavi freddamente, come se non te ne importasse nulla, ma poi… -

    - Poi? -

    - Non so bene cosa sia successo, vi abbiamo lasciato soli per circa due orette, tanto eravate in camera del piccolo Naruto, poi quando siamo saliti per dirti che dovevamo andare via Naruto era disteso sul letto, sembra addormentato e tu eri chino su di lui, dalla nostra angolazione non si vedeva nulla perciò non so cosa stessi facendo, ma ti sei girato e con il tuo sguardo freddo dicesti “Non svegliatelo e non tocCatelo lui è mio e me lo sposerò” poi senza aspettare la risposta ti sei diretto verso l’uscita -

    - Davvero? -

    - Sì tesoro, è come se da allora avessi deciso che Naruto sarebbe stato tuo -

    Disse Mikoto sorridendo al figlio.

    - Ma cosa è successo dopo? Perché non l’ho più visto? -

    - Abbiamo perso tutti i contatti con la sua famiglia dopo che Minato e sua moglie sono morti -

    - Capisco, ma perché non me lo avete detto prima? -

    - Sarebbe cambiato qualcosa? -

    Chiese suo padre.

    - No, probabilmente mi sarei comportato allo stesso modo con lui -

    - Ok, tesoro ora noi ce ne andiamo, domani dobbiamo partire -

    - Di nuovo? -

    - Già, abbiamo delle conferenza in Europa la prossima settimana e dobbiamo preparare tutto -

    - Ok, allora ci sentiamo domani per telefono come sempre -

    - Certo, tesoro -

    Disse Mikoto posando prima a lui e poi a Naruto un leggero bacio sulla fronte. Sasuke diede un occhiata veloce alla stanza notando che era stranamente ordinata, ma non rimase molto a pensarci, prese delicatamente Naruto in braccio e lo portò nella loro camera, lo poggiò delicatamente sul letto, lo cambiò, dopo si cambiò velocemente anche lui e si stese al suo fianco. Narto come attirato dal calore di Sasuke gli si accoccolò addosso, Sasuke lo abbraccio stretto a sé addormentandosi poco dopo anche lui.

    O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O

    Itachi girava per le strade della città senza una meta precisa, il suo unico scopo era quello di far parlare Gaara, ma il rossino non aveva nessuna intenzione di aprire bocca.

    - Gaara dove vuoi andare? -

    - … -

    - Allora? -

    - … -

    Gaara continuava a fare scena muta, Itachi esasperato fermò la macchina girandosi poi verso il suo compagno, lo prese per le spalle girandosi facendolo girare.

    - Gaara parlami, cosa c’è… cosa ho fatto stavolta? Cosa vuoi? -

    Gaara si divincolò dalla presa di Itachi, ma il moretto aumento la stretta stringendo ancora di più e Gaara non riuscì a trattenere un piccolo mugolio di dolore. Itachi sentendolo lasciò subito la presa e preoccupato disse.

    - Scusami, scusami Gaara, non volevo farti male -

    Gaara sospirando stancamente e tristemente disse.

    - Sono stanco, portami a casa -

    Itachi per un momento rimase impietrito quando Gaara aveva cominciato la frase con “sono stanco”, ma fortunatamente era solo stanco della giornata penso, in silenzio riportò il rossino al suo appartamento, fece per dargli il bacio della buona notte, ma Gaara girò il volto dalla parte opposta e disse.

    - Buona notte -

    Con uno scatto scese dalla macchina richiudendo lo sportello dietro di sé, ma Itachi furioso per quella scena, scese dopo qualche secondo dall’auto raggiungendo Gaara che stava trafficando con le chiavi per aprire la porta di casa.

    Il Rossino si sentì strappare le chiavi di mano, vide la porta di casa sua aprirsi per poi essere trascinato all’interno, e sbattutto sul divano.

    - Ma che stai… -

    Gaara non finì la frase che si trovo intrappolato sul divano da Itachi, che gli tappava le labbra con un bacio rabbioso, furioso, violento. Gaara con molta fatica si liberò, lo spinse via e ansimante gli chiese.

    - Anf anf… ma sei impazzito anf… che ti prende? -

    - Che mi prende? CHE MI PRENDE? -

    - Sì, che ti prende! -

    - Me lo chiedi pure, mi eviti da tutto il pomeriggio e che era quella scena in macchina? -

    - Sono solo stanco -

    - Ma di cosa sei stanco? Se siamo stati tutto il giorno con Naruto e Sasuke -

    - Appunto sono stanco -

    - Gaara parlami -

    - Non c’è nulla da dire -

    - Non mi dire… che sei ancora arrabbiato per quella battuta di oggi -

    - … -

    - Hahaha è per quello ahahaha -

    - Non c’è nulla da ridere, quando l’hai fatta… mi sono sentito… inferiore a te… come se riceverti in me fosse una cosa sbagliata e sporca -

    Itachi divenne subito serio, non immaginava che le sue parole lo avessero fatto sentire in quel modo, gli si sedette di fianco e prese il suo volto tra le mani, poi disse.


    - Scusami amore… io non volevo farti sentire così, non la penso assolutamente in quel modo, era solo per sfottere Sasuke -

    - Ma così sfotti anche me! -

    - Scusami, scusami, scusa -

    Cominciò a ripetere Itachi in colpa come non mai, posò un leggero bacio sulla fronte per poi sussurrare.

    - Scusami -

    Poi un altro sull’occhio destro ripetendo.

    - Scusami -

    Poi l’occhio sinistro sussurrando ancora uno.

    - Scusami -

    Continuò così per tutto il viso del rossino, fino ad arrivare alle sue labbra: le baciò delicatamente, come fossero qualcosa si sacro e Gaara lo stacco da lui dicendogli.

    - Io… conosco un altro modo su come potresti farti perdonare -

    Itachi non se lo fece dire due volte, si alzò immediatamente in piedi, prese Gaara in braccio che si attaccò a lui tipo Koala cominciando a baciarlo con un enorme passione e sfregandosi contro di lui con vigore. Itachi mugolò in quei baci di fuoco, sbrigandosi ad arrivare nella camera del rossino, poi una volta arrivati poggiò delicatamente Gaara sul letto e lentamente si alzò da lui. Si girò per chiudere la porta a chiave, ricordava ancora quando qualche giorno prima la sorella maggiore di Gaara li aveva interrotti nel bel mezzo “dell’azione”, poi si girò verso il letto e, vedendo Gaara intento a spogliarsi con molta velocità, cominciò a fare lo stesso, finché una volta completamente nudo si avvicinò lentamente al letto e si distese sul rossino delicatamente.

    - Gaara sei bellissimo! -

    - … -

    - Dico veramente tesoro, io ti vorrei sempre… in ogni secondo della giornata… -

    - Allora cosa aspetti? -

    Itachi allargò le gambe del rossino piazzandocisi in mezzo, prese il membro semi eccitato di Gaara e lentamente cominciò a pomparlo portandolo alla massima eccitazione, mentre con la lingua e i denti cominciò a stuzzicargli i capezzoli facendoli indurire. Gaara mugolò di piacere, prese con le mani il viso di Itachi sollevandolo e lo tirò su fino a far combaciare le loro labbra dando inizio ad un bacio pieno si passione, passione bruciante, che lo sapevano non si sarebbe mai estinta. Lentamente Gaara fece scendere una mano lungo tutto il corpo di Itachi fino ad arrivare al membro eccitato del più grande, lo prese delicatamente in mano e cominciò ad accarezzarlo alla stessa velocità che Itachi stava usando con lui; continuarono così per diversi minuti, baciandosi e masturbandosi a vicenda quando improvvisamente Gaara bloccò sia la sua mano che quella di Itachi e allargò più che potava le gambe sollevando leggermente il bacino. Itachi capì cosa volesse dire quel gesto, così fece distendere Gaara posizionandosi tra le sue gambe in ginocchio, poggiò le gambe di Gaara sulle proprie ed avvicinò la punta del suo membro alla piccola apertura del rossino e con piccole spinte lo penetrò. Gaara ad ogni spinta miagolava di piacere, non riusciva a descrivere cosa provava ogni volta che Itachi lo rendeva, ogni volta che lo possedeva, sapeva solo che si sentiva felice, completo, e lo mormorò facendo sorridere Itachi che, una volta entrato completamente in Gaara, si fermò. Ancora inginocchiato sopra di lui, ma immerso completamente in quel colpo caldo e accogliente, non poté che pensare: “bellissimo e mio”.

    Cominciò a spingersi lentamente dentro e fuori da Gaara sempre guardandolo dall’alto, mentre Gaara mugolava ininterrottamente di piacere. Itachi aveva colpito quasi da subito quel punto dentro del rossino che lo faceva impazzire, Gaara portò quindi una mano sull’addome scolpito di Itachi e prese ad accarezzarlo, poi lentamente si tirò su mettendosi a cavalcioni su Itachi, che nel frattempo non aveva mai smesso di spingersi dentro il suo amato Gaara, e si aggrappò alle spalle del moro.

    - Ahh siimmm Itachiiii ahhsiiii -

    Itachi sentendo quei mugolii di piacere si eccitò da morire, portò una mano sul viso di Gaara, lo allontanò leggermente da sé e con un dito disegnò il contorno delle sue labbra per poi infilarlo nella sua bocca. Il rossino lo leccò con fare malizioso e Itachi se possibile si eccitò ancora di più, portò entrambe le mani sulle natiche di Gaara, si mise in ginocchio sollevandolo con sé e facendogli allacciare le gambe intorno alla propria, poi allargò leggermente le natiche sode di Gaara spingendosi sempre più forte, sempre più infondo. I loro corpi erano talmente avvinghiati che a Gaara non serviva nulla per stimolare il suo membro eccitato, bastavano i loro ventri che si fregavano contro.

    Gaara strinse ancora di più le gambe intorno ad Itachi e venne in un urlo muto sollevando la testa verso il soffitto, stringendosi attorno a Itachi e venendo copiosamente sui loro ventri. Itachi sentendosi stingere in quel modo affondò un altro paio di volte e venne anche lui urlando il nome del rossino.

    - Ti amo -

    Gaara cascò di peso sul letto portandosi dietro Itachi, dopo alcuni minuti il moro si sfilò dal rossino e si sdraiò al suo fianco abbracciandolo stretto a sé, lo coccolò fino a quando Gaara non si addormentò, ma non prima di dirgli.

    - Itachi solo con te mi sento completo e felice -

    Itachi sorrise e rispose.

    - Anche per me è cosi -

    E poco dopo lo seguì anche lui.

    Continuaaaa..............

  12. .
    Grazie infinite per l'aggiornamento ^_^
  13. .
    Grazie per il nuovo capitolo ^_^
  14. .
    :HB: :HB: tanti auguri EMT, grazie infinite per questi nuovi capitoli ^_^
  15. .
    Grazie per il nuovo capitolo ^_^
868 replies since 19/1/2009
.