Naruto - Staro sempre con te

(AU), Yaoi, OOC, Lemon

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    - Capitolo 23° -

    Naruto lentamente si risvegliò: sentiva un dolore appena accennato ad un fianco, ma notò immediatamente che faticava a respirare, lentamente si portò una mano sul fianco dove sentiva quell’accenno di dolore, ma venne bloccato da una mano gentile.

    - Ben svegliato, Naruto! -

    Disse gentilmente, con tono basso, Tsunade e Naruto provo a parlare.

    - Non provare a parlare Naruto, sei stato operato solo ieri, ricordi? -

    Naruto annuì.

    - L’operazione è andata bene, anche se… il tumore era più grande di quello che pensavo -

    Naruto sbarrò gli occhi preoccupato, ma Tsunade lo calmò subito dicendogli.

    - Tranquillo, l’ho levato tutto, non scordarti che sono il miglior medico in circolazione! -

    Disse Tsunade sorridendo. Naruto si rilassò e solo in quel momento notò di avere un peso sulle gambe, provò ad alzarsi ma non riuscì a far gran che, dolorante e ancora mezzo addormentato dall’anestesia, l’unica cosa che riuscì a vedere fu un ciuffo di capelli scuri.

    - Non si è mai mosso da qui -

    Disse Tsunade indicando Sasuke che era addormentato su una poltrona di fianco al letto di Naruto; le braccia e la testa poggiate sulle sue gambe del biondino.

    - Non ha voluto saperne di muoversi, è uscito solo una mezzoretta per prendersi un caffè e parlare con il tuo amico Shikamaru, ma poi non si è più mosso -

    Naruto era felice di ciò, ma anche preoccupato, non voleva che per stargli vicino Sasuke si trascurasse, Tsunade capendo cosa passasse nella testa del ragazzo gli disse.

    - Non preoccuparti, lo abbiamo obbligato a mangiare noi, ma è stato difficile -

    Naruto sorrise con fatica e lentamente portò una mano sulla testa di Susake accarezzandogli dolcemente i capelli, la donna vedendo quella scena decise di lasciarli soli.

    O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O

    Sasuke si svegliò lentamente, sentiva una mano gentile accarezzargli i capelli, la lasciò fare per qualche minuto, ma poi improvvisamente scattò seduto.

    - NARUTO!!! -

    Naruto saltò leggermente mugolando di dolore portandosi una mano sulla parte operata, Sasuke vedendo quella reazione si diede dell’idiota, gli si avvicinò, gli posò un bacio sulla fronte per poi appoggiarsi con la sua.

    - Mi hai fatto preoccupare dobe, credevo di averti perso -

    Disse Sasuke con voce quasi disperata. Naruto sentendo quel tono s’intristì molto, ma Sasuke notò immediatamente lo sguardo triste e soprattutto colpevole di Naruto e ne capì immediatamente il motivo e si diede nuovamente dell’idiota. Gli si avvicinò, salì lentamente sul letto sdraiandosi di fianco a Naruto cercando di muoversi più delicatamente possibile e sempre con delicatezza lo abbracciò, gli posò un bacio sulla fronte, inalando quell’odore che gli era mancato tanto in quei due giorni e poi disse.

    - Naruto… ho… ho creduto di averti perso, quando sono arrivato in ospedale tu non c’eri, poi l’infermiera ci ha detto che eri morto… e… e ho sentito il mondo crollarmi sotto i piedi! Ho ripensato a tutto il tempo perso, il tempo che abbiamo perso solo per colpa mia, perché non volevo ammettere quello che provavo per te, come puoi amarmi dopo tutto quello che ti ho fatto? -

    Naruto non rispose, lentamente e con fatica si tolse la maschera e cercò di sussurrare.

    - Perché sei un teme… il mio teme! -

    - Naruto come puoi amarmi… come puoi, dopo tutto quello che ti ho fatto? Ti ho umiliato, maltrattato, ma tu non mi hai mai guardato con odio, nemmeno quella volta dell’appuntamento… ti ho fatto aspettare per ore, ore intere, fregandomene di te e quando ti ho visto lì invece di dare retta al mio cuore che diceva di correre da te e chiederti scusa, ho dato retta al mio orgoglio, ti ho trattato ancora male, ho visto il dolore nei tuoi occhi, ma ho fatto finta di nulla io… perdonami… ti prego perdonami! -

    Disse Sasuke implorante. Naruto voleva fargli capire che a lui non importava del passato, ma sapeva benissimo che le parole non sarebbero servi a molto da sole, così s’avvicinò di più a Sasuke, portandosi con il viso vicinissimo al suo e lentamente si levò la mascherina dell’ossigeno sussurrando faticosamente.

    - Ti amo -

    E subito dopo coprì le labbra di Sasuke coinvolgendolo in un dolce bacio per far capire al moretto che per lui non importava nulla del passato, a lui importava solo del presente, di lui.

    Sasuke sentendo quel “ti amo” sussurrato con fatica e sentendo le labbra di Naruto sulle sue rimase per qualche secondo spiazzato; certo, lui sapeva quello che il biondino provava per lui, Naruto glielo aveva provato rinunciando alla propria “vita”, era pronto a non curarsi solo per rimanere con lui, e lui invece… ma ora fortunatamente aveva il tempo per rimediare, di recuperare il tempo perso. Dolcemente fece sdraiare Naruto mettendosi sopra di lui, ma senza appoggiare il suo peso su di lui e delicatamente rispose al bacio di Naruto.

    Una volta separati si sollevò guardando in viso Naruto e per poco con gli venne un colpo, Naruto era pallidissimo, si vedeva benissimo che faticava a respirare, anche se sulle sue labbra c’era un sorriso.

    - Naru, Naru che hai? -

    Chiese Sasuke spaventato, Naruto scosse la testa rimettendosi la maschera dell’ossigeno e dopo qualche minuto disse lentamente e con fatica.

    - Non è niente… mi è solo… mancata l’aria -

    Sasuke si sentì nuovamente colpevole, si accoccolò meglio al suo fianco abbracciandolo con delicatezza e sussurrandogli in un orecchio.

    - Ti amo Naruto! Non sforzarti, tanto io da qui non mi muovo -

    Naruto gli sorrise e lentamente si addormentò nell’abbraccio del suo Sasuke.

    O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O

    Fu così che li trovarono Gaara e Itachi quando arrivarono nella stanza di Naruto. Itachi vedendo il modo in cui Sasuke stringeva a sé Naruto sorrise dolcemente, si girò verso Gaara e sussurrò.

    - Chi lo avrebbe mai detto vero -

    - Già -

    Fu l’unica risposta che uscì dalle labbra sorridenti di Gaara che prese per mano Itachi portandolo fuori dalla stanza e richiudendosi alle spalle la porta senza far nessun rumore.

    - Cosa facciamo ora? -

    Chiese Itachi, Gaara lo guardò e poi alzò le spalle dicendo.

    - Non lo so, tu cosa vorresti fare? -

    Itachi avvicinò il viso a quello di Gaara e con un ghigno malizioso disse.

    - Secondo te? -

    Detto questo lo strattonò verso di sé facendo combaciare perfettamente i loro corpi, Gaara cercò debolmente di allontanarsi ma senza provarci veramente e Itachi ridendo gli disse.

    - Che fai, fingi di non volermi così vicino? -

    - … -

    Gaara non rispose arrossendo leggermente, Itachi rise più forte per poi far combaciare le loro labbra iniziando un bacio pieno d’amore e di passione. Gaara cedette immediatamente e con tutta la forza che riuscì a trovare si aggrappò a lui, si staccarono solo perché Itachi sentì dei colpetti sulla spalla destra.

    - Scusatemi, ma questo non mi sembra il luogo più adatto per certe effusioni -

    - Mi scusi dottoressa Tsunade, eravamo venuti a trovare Naruto ma ora sta “dormendo” -

    Disse Itachi sorridendo e calcando sulla parola dormendo, Tsunade si avvicinò alla stanza di Naruto, socchiuse leggermente la porta e vide cosa voleva dire Itachi con “dormendo” .

    - Siete proprio tutti uguali voi Uchiha, vero? -

    - Già! -

    Disse Itachi quasi fieramente, Gaara sentendo la risposta del suo ragazzo gli diede una gomitata dritta nelle costole, che fece piegare leggermente Itachi, mentre Tsunade vedendo la reazione del rossino non poté che ghignare dicendo.

    - E anche i vostri compagni lo sono fortunatamente -

    Dicendo questo fece per andarsene, ma Itachi la bloccò chiedendole seriamente.

    - Come sta Naruto? -

    Lei tornò seria e poi rispose.

    - Abbastanza bene… ma… -

    - Ma? -

    - Il tumore era più grosso del previsto e per esportarlo tutto abbiamo dovuto esportare anche un bel mezzo di polmone. Fortunatamente Naruto è un ragazzo forte e ha reagito abbastanza bene, ma dovrà comunque fare ancora per un po’ la chemioterapia per essere sicuro del risultato -

    - Certo, capisco, ma lui… loro lo sanno? -

    Disse Itachi indicando verso la stanza di Naruto, Tsunade scosse la testa dicendo.

    - Non tutto, per ora gli ho solo detto che il tumore era solo più grosso, che l’ho levato, ma non gli ho detto della chemio che Naruto dovrà fare in seguito -

    - Capisco, ma secondo me dovrebbe dirlo prima a Sasuke -

    - Ma non è lui il mio paziente -

    - Lo so, ma Naruto pensa prima a quello che potrebbe turbare Sasuke e poi alla sua salute, quindi se pensasse che… -

    Tsunade le interruppe annuendo per poi dire.

    - Capisco, allora glielo dirò al più presto, appena a Naruto verranno levati i punti cominceremo la terapia.

    Itachi annuì e Tsunade con un leggero inchino li salutò congedandosi.

    Itachi circondò le spalle di Gaara con un braccio e lo portò fuori nel giardino dell’ospedale. Gaara per tutto il tempo del colloquio che Itachi aveva avuto con Tsunade non aveva aperto bocca, anche ora, mentre Itachi lo portava fuori continuava a non parlare.

    - Gaara tesoro, cosa succede? -

    Gli chiese Itachi

    - Nulla! -

    Rispose lui, ma Itachi lo fece sedere su una panchina abbastanza isolata, poi si sedette al suo fianco e prendendogli il volto tra le mani e lo fece girare verso la sua direzione.

    - Sei preoccupato per Naruto, vero… -

    - Più che una domanda, questa mi sembra un’affermazione -

    - Ma è così -

    - S… -

    - Non preoccuparti tesoro, Naruto guarirà, hai sentito Tsunade, no? Lui è forte -

    - E se non lo fosse abbastanza? -

    Chiese Gaara tristemente, allora Itachi gli baciò dolcemente la fronte facendogli poi poggiare la testa sul proprio petto e disse.

    - Certo che è forte e poi con lui c’è Sasuke! -

    - Già Sasuke, già una volta per colpa sua Naruto sarebbe potuto morire -

    Disse duramente Gaara. Itachi a quella affermazione non rispose, sapendo che in parte era vero “una grande parte” pensò, ma poi disse.

    - Sasuke farebbe di tutto per non farlo morire lo sai, lui è come me -

    - In che senso scusa? -

    - Non riuscirebbe a sopravvivere senza la persona che ama, senza la sua luce -

    Itachi lo strinse ancora di più sussurrandogli sui capelli.

    - Io non sopravviverei -

    Gaara alzò la testa per incrociare lo sguardo di Itachi sussurrando.

    - Dici veramente? -

    - Sì, ora che ti ho trovato, non voglio… non posso perderti -

    Dicendo questo Itachi catturò le labbra del suo rossino trascinandolo in un dolce bacio pieno d’amore.

    O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O

    Dal risveglio di Naruto erano passato circa un mese, il biondino sembrava riprendersi molto velocemente, era quasi ora di togliere i punti e non aveva quasi più bisogno dell’ossigeno. Sasuke non si muoveva di un passo dal suo fianco e per questo motivo Tsunade non aveva trovato il modo di parlargli, ma in suo soccorso arrivò Gaara che entrando nella stanza disse.

    - Uchiha esci di qui -

    - Cosa? -

    - Devo parlare con Naruto -

    - E perché non posso rimanere scusa? -

    Naruto poggiò delicatamente una mano sul braccio di Sasuke e disse.

    - Dobbiamo parlare di “lui” Sasu, non credo che tu voglia sapere cosa fa Itachi con Gaara, no? -

    L’idea di quello che suo fratello e il suo amico potessero fare fece venire i brividi a Sasuke che annuì e fece per uscire di corsa dalla porta, ma una volta arrivato davanti ad essa si fermò tornando indietro e baciando appassionatamente Naruto sulle labbra, lasciando così il biondino senza fiato. Dietro di lui Sasuke sentì Gaara sbuffare e sussurrare.

    - Tsz esagerato, mica te lo rubo -

    Sasuke ghignando si alzò da Naruto sussurrandogli un “ti amo” e “ci vediamo dopo”, poi uscì dalla stanza.

    Gaara una volta rimasto solo con Naruto disse.

    - Sempre esagerato tsz -

    Naruto con la maschera dell’ossigeno sul viso sorrise e disse.

    - Lo conosci e poi penso che anche Itachi non si comporti molto diversamente, non fa un passo senza di te -

    Gaara arrossì leggermente.

    - Beh, vedi io… lui… noi -

    - Haha non devi arrossire! Io ti capisco benissimo Gaara. Non so come avrei fatto senza Sasuke, si certo prima “andavo avanti”, ma lui mi ha dato un motivo per lottare -

    - Un motivo per lottare? -

    - Sì, vivere per stargli vicino, per amarlo come merita, perché lui merita di più di uno come me, ora come ora so solo di essere un peso per lui nulla di più… -

    - Non sei un peso per lui Naruto credimi, basta vedere come ti guarda, per lui tu sei tutto -

    - Questo mi preoccupa un po’ -

    - Perché? -

    - Per colpa mia non vede più i suoi amici -

    - Io lo vedo spesso e sono suo amico -

    - Sì, ma sei anche mio amico, io intendevo gli altri, Neji, Sai… non vorrei che per colpa mia la loro amicizia si distruggesse -

    - Non preoccuparti per questo, loro capiscono benissimo la situazione e poi sono molto occupati anche loro sai -

    - Occupati? In che senso? -

    - Beh Neji ha incontrato un tizio, un certo Kiba e lo frequente assiduamente -

    - Kiba lo conosco, bravo ragazzo, un po’ animalesco però e Sai? -

    - Lui lo conosci, no? -

    - Già! Ma dimmi con Itachi come va? -

    Gaara arrossì alla domanda.

    - Gaara mica devi arrossire ogni volta che te lo domando -

    - Lo so, ma non riesco a non farlo -

    - Hahahaha, su allora come va? -

    - Mai andata meglio, non sono mai stato così felice Naruto, ma ho paura, una paura fottuta che lui prima o poi si accorga dell’enorme errore che sta facendo a stare con me e che mi lasci… -

    - Non succederà mai credimi -

    - Non ne sono sicuro, non sono questo gran che -

    - Per lui a quanto pare si -

    - E se si sbagliasse? -

    - Gli Uchiha non si sbagliano mai -

    Fece Naruto imitando Sasuke, i due si guardarono in viso per pi scoppiare a ridere non accorgendosi che due persone erano entrate nella stanza.


    O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O

    Sasuke, una volta uscito dalla stanza, trovò Itachi e Tsunade ad aspettarlo.

    - Finalmente sei uscito Sasu -

    - Che succede? -

    Chiese immediatamente Sasuke.

    - Perché dovrebbe succedere qualcosa? -

    Chiese Itachi.

    - Semplice, perché tu non perdi un istante per far vergognare Naruto e Gaara quando sono insieme con battute… -

    - Hai ragione -

    Intervenne Tsunade.

    - Dobbiamo parlare. Ma non qui, nel mio ufficio -

    - Che ha Naruto? -

    Chiese Sasuke con una nota di panico nella voce.

    - Non qui fratellino -

    Disse Itachi, Sasuke annuì e tutti e tre si diressero verso l’ufficio di Tsunade. A Sasuke il tragitto verso quell’ufficio non sembro mai così lungo come in quel giorno, una volta arrivati la donna si accomodò sulla sedia dietro la scrivania, Itachi in quella davanti e Sasuke si appoggiò con una spalla al muro di lato e poi disse.

    - Ora parla Tsunade -

    - Come già ti ho detto, il tumore che ho levato ha Naruto era più grande di quello che pensavo -

    Sasuke annuì.

    - E per questo gli ho dovuto togliere un bel pezzo di polmone -

    - Sì, questo lo sapevo e hai anche detto che lo avevi levato tutto -

    - Infatti è così! -

    - Allora non vedo la ragione di tutto questo -

    Disse Sasuke.

    - Io per sicurezza vorrei fare un altro giro di chemio a Naruto, ma questa volta sarebbe più forte -

    - C…cosa? -

    Balbettò Sasuke sbarrando gli occhi, poi disse.

    - M…ma avevi det…tto che era f…finita! -

    - Come ti ripeto è per sicurezza, sono convita di averlo levato tutto, ma con questi tumori non si sa mai e per questo che voglio fargli ancora la chemio -

    Sasuke si appoggiò con entrambe le spalle e la schiena al muro respirando pesantemente, improvvisamente si sentì mancare l’aria nei polmoni e cominciò a ripetere.

    - No, no, no, no, no, non è possibile… -

    - Sasuke cosa stai dicendo? -

    - No, no, non di nuovo la chemio! -

    Itachi indurì lo sguardo e disse.

    - Cosa significa Sasuke? Lo vorresti nuovamente ferire solo per le tue insicurezze? Sai che non ne sopravivrebbe! -

    - NO! Io non lo ferirò mai più -

    - Allora cosa intendevi? -

    - A come la prenderà Naruto, voi non avete visto come stava dopo la terapia, non si reggeva in piedi, era perennemente stanco, non mangiava e quel poco che mangiava lo rigettava e si sentiva colpevole verso di me -

    - In che senso? -

    Chiese Tsunade e Sasuke sospirando tristemente continuò.

    - Lui crede di non meritarmi, che io debba avere di meglio e continuava a ripetermelo tra i singhiozzi, lo ripeteva anche nel sonno non ascoltando quello che gli dicevo e ora io non so come reagirà a questo -

    Itachi e Tsunade non sapevano cosa rispondergli, loro non sapevano cosa succedeva a Nruto quando era a casa dopo la terapia, non sapevano cosa provava e sentirlo dire da Sasuke li colpì profondamente.

    - Sasuke scusami, io non sapevo… -

    - Non preoccuparti Itachi, devo solo trovare il modo giusto per dirglielo -

    - Ce n’è solo uno Sasuke -

    Intervenne Tsunade.

    - Quello di dirgli la verità -

    - Lo so Tsunade, ma dovrò farlo io, va bene? -

    - Certo Sasuke -

    - Grazie di averlo detto prima a me invece che ha lui -

    - Questa è stata un’idea di tuo fratello al dire il vero -

    Sasuke si girò verso il fratello facendogli una domanda con lo sguardo.

    - Beh, conoscendo Naruto, avrebbe detto immediatamente di no, pensando a come avresti reagito tu nel sapere che doveva fare di nuovo la chemio… alla tua sofferenza e forse anche alla paura di essere lasciato da te per questo, quindi ho pensato che era meglio dirlo prima a te e dopo a lui -

    - Grazie Itachi, credo che tu abbia ragione! Sicuramente Naruto avrebbe fatto come tu hai detto, non pensa mai a se stesso e penso che davvero creda che io prima o poi possa lasciarlo -

    - Lo so, lui e Gaara sono molto simili, anche lui la pensa come Naruto -

    Dicendo questo Itachi e Sasuke salutarono Tsunade e si diressero alla stanza di Naruto. Sasuke fece per entrare ma fu bloccato dalle parole di Naruto.

    - “…Vivere per stargli vicino, per amarlo come merita, perché lui merita di più di uno come me, ora come ora so solo di essere un peso per lui nulla di più…” -

    Sasuke abbassò la testa tristemente… non importava cosa faceva e quante volte diceva a Naruto che per lui era la persona più importante della sua vita e che era lui a non essere alla sua altezza, Naruto continuava a non credergli. Perso nei suoi pensieri non si accorse dello strano irrigidimento di Itachi, l’unica cosa che sentì furono le ultime parole dette da Gaara.

    - “…Lui prima o poi si accorga dell’enorme errore che sta facendo a stare con me…” -

    Capì il motivo dell’irrigidimento di Itachi, lentamente aprì la porta ed entrambi entrarono senza fare il minimo rumore, rimanendo in un angolo, a fine discorso il primo a parlare fu Itachi che abbracciando Gaara da dietro gli disse dolcemente.

    - Come puoi solo pensare che io ti possa lasciare perché sei il più grosso errore della mia vita, casomai sono io che ho questa “paura fottuta” -

    Disse baciandogli una guancia con delicatezza.

    - Ma da quanto siete qui? -

    Chiese preoccupato Naruto e fu Sasuke a rispondere.

    - Da quando hai detto che io merito più di uno come te, sei proprio un dobe! -

    Naruto abbassò la testa tristemente per poi rispondere.

    - Ma è vero, non ho fatto nulla per te, al contrario tu ti sei preso cura di me, mi sei stato e mi stai tutt’ora vicino io… -

    Sasuke bloccò quel fiume di parole e lacrime con un dolce bacio sulle labbra per poi dirgli.

    - Non hai fatto nulla per me dici? E’ solo grazie a te che ho conosciuto l’amore e non uno qualunque quello vero intendo! Naruto da quando ho capito di amarti io sono rinato, quella che facevo prima non era vivere, era solo un’attesa, una lunga attesa che mi ha portato a te, al mio piccolo e stupido dobe -

    Disse Sasuke asciugando con un bacio le lacrime di Naruto, ma poi proseguì.

    - Ma ti devo dire una cosa importante ora -

    Sentendo quelle parole Itachi decise che era il momento di lasciarli soli.

    - Ok ragazzi, ora noi andiamo, ci vediamo domani! -

    - Ma no, dai rimanete! -

    - No, è meglio di no Naruto -

    Disse Gaara che lentamente si sciolse dall’abbraccio di Itachi e s’avviò verso la porta seguito immediatamente da Itachi, una volta rimasti soli Naruto chiese a Sasuke.

    - Allora cosa succede?-

    - Quando sono uscito poco fa… fuori ad aspettarmi c’era Itachi… -

    - Sì, lo so -

    - Ma non era solo, con lui c’era Tsunade -

    - Cosa voleva da te Tsunade? -

    - Voleva parlarmi… di te! -

    - Me? -

    - Sì, mi ha detto che una volta levati i punti, per maggior sicurezza, dovrai fare un altro giro di chemio -

    Sasuke aspettò la reazione di Naruto che non tardò ad arrivare, le piccole lacrime trasparenti ricominciarono a fuoriuscire dai meravigliosi occhi azzurri di Naruto e Sasuke lo abbracciò stretto sussurrandogli.

    - Shhhh piccolo non piangere, io ti starò vicino -

    - No! -

    Mugolò Naruto, mugolio che fu sentito benissimo da Sasuke che lo strinse di più a sé dicendo.

    - Invece sì, non m’importa cosa pensi, io ti amo, ti amo da impazzire, solo l’idea di perderti mi fa morire Naruto e non m’interessa quello che pensi tu o tutte quelle sgallettate che mi vengono dietro, non m’interessa se continuate a dire che tu non mi meriti o che sei troppo poco per me, queste sono tutte cazzate! -

    Naruto cercò di divincolarsi ma senza aver nessun risultato, alla fine cedette all’abbraccio di Sasuke e disse.

    - Ma io non voglio che tu soffra per colpa mia Sasuke -

    - Soffrirei solo se tu mi allontanassi Naruto -

    Detto questo Sasuke allentò un po’ la presa allontanando leggermente Naruto da sé, cominciò ad asciugargli le lacrime con dei dolci baci poi, asciugate tutte le lacrime, arrivò in fine alle labbra di Naruto: le torturo con dolcezza, depositando tanti piccoli baci, ma senza mai approfondirne neanche uno, finché Naruto esasperato portò una mano dietro la testa di Sasuke spingendolo verso di sé e intrappolando le sue labbra in un bacio passionale. Sasuke lo lasciò fare, non era da Naruto comportarsi a quel modo e ne rimase stupito, ma anche affascinato e lo eccitò non poco, così lentamente fece sdraiare Naruto sul letto per poi portarsi su di lui.

    Naruto si lasciò adagiare sul letto, circondò le spalle di Sasuke con le braccia stringeondosi più che poteva a lui, con disperazione quasi, poi sentì le mani del moro che gli slacciavano la camicia del pigiama, ma lo lasciò fare, troppo eccitato da quel bacio che ancora si stavano scambiando.

    - Sasu non possiamo, siamo in ospedal… -

    Ma non finì la frase che Sasuke con dolcezza cominciò a stuzzicargli con dei piccoli morsi un capezzolo facendolo indurire quasi immediatamente, notando con quanta facilità il corpo di Naruto rispondeva alle sue attenzioni ghignò e disse.

    - Come vedo il tuo corpo mi desidera, dobe! -

    - Per due motivi, uno è un mese che non mi prendi… -

    - E due? -

    - E due il mio corpo ti desidera come il mio cuore, teme! -

    Gli rispose sorridendo Naruto e Sasuke sentendo quelle parole avvertì il suo cuore perdere un battito, lui cercava di prenderlo in giro e Naruto cosa faceva.. gli diceva con amore che lo amava.

    Lentamente scese sempre più giù arrivando all’elastico dei pantaloni, che tolse con un'unica mossa insieme alla biancheria lasciandolo nudo sotto di sé. Si alzò per osservarlo e mentre anche lui si spogliava con velocità sussurro -

    - Sei bellissimo amore -

    - Mai quanto te Sasu -

    Fu la risposta che ricevette da Naruto.

    Una volta spogliato dei suoi inutili indumenti Sasuke s’inchinò di nuovo su Naruto prendendo in un sol colpo l’eccitazione del biondino in bocca e in quel momento gli balenò un’idea in mente.

    Naruto sobbalzò quando si sentì inglobare completamente da quella bocca bollente, non riuscì a trattenere un gemito a quel contatto e Sasuke fece un sorriso attorno al membro eccitato di Naruto, poi cominciò a succhiare con vigore strusciando inconsciamente proprio membro contro una gamba del biondino che si sollevò leggermente tenendosi il fianco dove erano i punti e poi disse.

    - Come sento anche tu ti ecciti con poco! -

    Sasuke si allontanò da Naruto e rispose.

    - A me basta guardarti per eccitarmi piccolo -

    Naruto arrossì a tali parole e Sasuke scoppio a ridere, poi si tirò su mettendosi a cavalcioni su Naruto.

    - Perché arrossisci in quel modo? Sei così eccitante che ho una paura fottuta che qualcuno se ne accorga -

    - Bugiardo -

    - Dico la verità, non hai visto come ti guarda Sai? -

    - Sai guarda tutti così! -

    - Mmm… sì, questo è vero! Allora Neji -

    - Neji? Veramente? Io non mi sono mai accorto di nulla -

    - Meglio così! -

    Dicendo questo Sasuke prese il membro di Naruto in mano per poi posizionarlo sulla propria apertura vergine. Lentamente lo fece entrare dentro di sé fino alla punta, poi si fermò; era dolorosissimo, non immaginava fosse così doloroso… si sentiva aprire in due e senza accorgersene due piccole lacrime uscirono dai lati dei suoi occhi, in lontananza senti la voce tremante di Naruto.

    - Sa…Sasuke.. ferahhh…fermatiiii!!! -

    Ma il moro non l’ascoltò dicendosi: “Lui lo ha sopportato, lui lo sopporta sempre per me”. Si abbassò di più per farlo entrare dentro di sé e con fatica riuscì a far entrare il membro di Naruto completamente.

    - Sasuke cosa? -

    - Volevo che per una volta fossi tu a prendermi, ma non immaginavo fosse così doloroso, come ho potuto non accorgermi di quanto soffrivi, di quanti dolore ti procuravo io… -

    Sasuke venne zittito da un dito che Naruto gli aveva poggiato sulle labbra.

    - Il dolore è solo all’inizio anf anf, dopo c’è un grande piacere credimi… anf anf anche se a me basta solo l’idea di averti dentro di me per farlo passare… anf -

    Ad ogni parola di Naruto, Sasuke rimase scioccato, non credeva possibile di amare Naruto di più di quanto già non facesse, invece quelle parole dette con quel fiatone glielo fecero amare ancora di più se possibile, ma solo in quel momento si accorse dell’affanno del biondino e preoccupato e non badando troppo al dolore gli chiese.

    - Naru, piccolo, tutto bene? Non riesci a respirare?-

    - Non preoccuparti sto bene, ma perché non ti sei preparato prima? -

    Sasuke non capì subito la domanda, ma quando capì che Naruto gli stava chiedendo perché non si era allargato prima di riceverlo dentro di sé, l’unica risposta giusta e soprattutto vera e sincera che trovo fu.

    - Perché volevo solo te dentro di me piccolo, nient’altro! -

    Naruto sbarrò gli occhi e delle piccole lacrime cominciarono a uscire dai suo occhi, Sasuke si chinò verso di lui e le asciugò con dei piccoli baci e poi disse.

    - Ora fammi provare questo piacere di cui mi hai parlato amore -

    Dicendo questo Sasuke si sollevò leggermente da Naruto facendolo uscire da sé solo pochi centimetri, poi lo riprese in dentro, andò avanti così per un po’, lentamente il dolore scemò lasciando il posto a un leggero piacere che a ogni spinta chiedeva più forza, più velocità. Mise le mani sul petto di Naruto sollevandosi quasi del tutto lasciando solo la punta dentro per poi riprenderlo in sé in un colpo solo… il piacere a quell’azione fu indescrivibile, così cominciò a spingersi con violenza su Naruto, che intanto gemeva di piacere, non riusciva a credere a quello che stava facendo, lui stava prendendo Sasuke e non il contrario, era bello certo, strano ma bello.

    Lentamente e con fatica Naruto si tirò su mettendosi seduto, Sasuke fece scivolare le ginocchia ai fianchi di Naruto senza smettere di spingersi su di lui, poi il biondino prese il membro di Sasuke tra le mani e cominciò a pompare con vigore alla stessa velocità delle spinte e questo aumento il piacere del moro. Persi come erano in quel piacere non si accorsero di due paia di occhi sbarrati che li osservavano esterrefatti nel vedere quella scena, è poi senza dire una parola i due osservatori uscirono lentamente dalla stanza senza farsi vedere.

    Sasuke continuò a spingersi su Naruto finché non lo sentì venire dentro di sé… era una sensazione bellissima sentirsi riempire in quel modo, l’unica parola giusta che trovò per quella sensazione fu: “completo” . Era così che si sentiva, dopo appena un paio si spinte venne anche lui schizzando suoi loro ventri, mentre Naruto cadde all’indietro portandosi dietro Sasuke che, con un po’ di fatica, riuscì a non cadergli a dosso, si sollevò da Naruto facendolo uscire da sé e gli si mise accanto, notando solo in quel momento che dal fianco di Naruto usciva un po’ di sangue e che due punti erano saltati.

    - i punti… ti fa male? Chiamo l’infermiera? -

    - Non preoccuparti Sasu, va tutto bene, sto bene, devi fare solo una cosa ora -

    - Cosa? -

    - Stare qui con me! -

    - Questo non devi chiederlo dobe -

    - Lo so teme… ti amo! -

    - Anch’io! -

    Rispose Sasuke per poi addormentarsi abbracciando Naruto stretto al suo petto.

    Fuori dalla porta, coloro che avevano assistito alla scena si erano seduti su una panchina, uno leggermente sconvolto, ma anche divertito… ora aveva una scusa per sfottere Sasuke per tutta la vita. L’altro invece si chiedeva se anche il suo compagno sarebbe stato disposto a fare “l’uke” per una volta.


    Continuaaaaaaa..............

     
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  2. Nayoko
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    Sono leggermente sconvolta sorpresa °_°" mi dovrò abituare all'idea di questa novità. Non avrei mai immaginato Sasuke in un ruolo diverso al suo, pensandoci non gli sta poi tanto male XD
    Ahahahahah! Beccati sul fatto da Itachi e Gaara, mi sono fatta tante di quelle risate *_*
    Complimenti per la tua storia Akane, mi è piaciuta fin dall'inizio e questo capitolo è stato uno dei più intensi e travolgenti, sia per le notizie buone e non... sia per gli avvenimenti ^^
    Grazie, non vedo l'ora di vedere come continua.

    :tau: :tau: :tau:
     
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  3. zoeybird
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    Questo capitolo mi è piaciuto un sacco. Sono rimasta sconvolta, perché Gaara pensa che Itachi possa fare "l'uke". COmunque spero succeda, sai un po' ce lo vedo Itachi Uke, Tipo quando era con Deidera. Comunque STORIA STUPENDA!!!!!!!!!!!!!!!
     
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    - Capitolo 24° -

    Sasuke era seduto sul sedile posteriore della macchina di Itachi con di fianco un Naruto placidamente addormentato sulla propria spalla. Nonostante stanchezza per la prima seduta di Chemio terapia, Naruto sembrava abbastanza tranquillo, ma Sasuke sospirò tristemente pensando hai messi avvenire; se solo la prima seduta lo riduceva così, non osava pensare a quelle future. Itachi vedendo lo sguardo preoccupato che il fratello rivolgeva al suo compagno disse per tirarlo un po’ su.

    - Allo fratellino… -

    - Cosa? -

    - Come è fare l’Uke per una volta? -

    - Itachi -

    Sibilò Sasuke tra i denti.

    - Che c’è, non ti è piaciuto? -

    - Che c’è “fratellone” vuoi provare anche tu? -

    Una quarta persona che era seduta di fianco ad Itachi ridacchiò a quella domanda, ma Itachi scosse velocemente la testa dicendo.

    - No, mai! Io non lo prenderò mai nel… e da… lo fanno solo le… -

    - Attento a quello che stai per dire -

    Disse con voce tagliente la persona al suo fianco e Itachi si zittì immediatamente per poi aggiungere.

    - Scusami tesoro, io non… -

    - Tu non cosa? Eh, TESORO -

    Ringhiò Gaara sottolineando bene con la voce la parola tesoro.

    - Io nulla Gaara, era solo per sfottere Sasuke -

    - E che c’è di male se è lui a ricevere in se la persona che ama? -

    - Nessuna Gaara, io non volevo offenderti -

    Gaara girò il viso dalla parte del finestrino senza rivolgere più a Itachi una sola parola o un solo sguardo, si limitò a sospirare di tanto in tanto tristemente.

    Una volta arrivati a casa di Naruto, Sasuke lo svegliò dolcemente sussurrandogli.

    - Siamo a casa amore -

    Naruto lentamente riaprì gli occhi e si guardò intorno leggermente spaesato, ma annuì a Sasuke. Scesero dalla macchina e Naruto salutò Gaara e Itachi con un cenno della mano, i due ricambiarono e poi Itachi partì per sparire dietro un vicolo.

    - Su andiamo piccolo, devi essere molto stanco -

    - Un po’ -

    Disse sbadigliando stancamente. Sasuke lo prese per mano e lo portò verso il loro appartamento “perché ormai era il loro appartamento” . Una volta arrivati Sasuke invece di aprire con le chiavi suonò alla porta, Naruto stava per chiedergli il motivo di quell’azione quando la porta si spalancò.

    - Ben tornato Naru -

    Disse una sorridente Ino.

    - I…Ino, ma che ci fai qui? -

    - Semplice Naru, festeggiamo la tua uscita dall’ospedale, ci siamo tutti… o quasi! -

    Si corresse alla fine.

    - Quasi? -

    Domando Naruto, Ino sorrise e poi rispose.

    - Sì, mancano solo quattro persone, ma saranno qui molto presto, su dai entrate -

    - Vorrei vedere, questa è casa nostra -

    Ringhiò Sasuke tra i denti, la bionda fece finta di non sentire e fece strada ai due nel piccolo salotto. Ad attenderli c’era Shikamaru, Temari, Kankuro, Neji con il suo ragazzo Kiba e Sai. Naruto sgranò leggermente gli occhi sussurrando.

    - Ma ci siete tutti! -

    - Certo Naru-Chan, questa è una bella occasione per vederti senza che Sasuke mi ringhi tutto il tempo contro -

    - Sai! -

    - Su, su calmati Sasuke -

    Disse Neji avvicinandosi con il suo ragazzo.

    - Ciao Uzumaki come va? -

    - Bene, ma puoi chiamarmi anche Naruto. Ciao Kiba -

    - Ciao Naruto -

    Rispose il ragazzo moro con due strani segni rossi sulle guance.

    - Alla fine ce l’hai fatta a conquistare il tuo Hyuuga -

    - E tu il tuo Uchiha -

    - Già! -

    Rispose Naruto sorridendo stringendo sempre di più la mano del suo Sasuke; i due moretti (Sasuke e Neji) si scambiarono un occhiata e poi chiesero contemporaneamente.

    - Ma cosa significa? -

    - Che noia -

    Borbottò Shikamaru per poi rispondere.

    - Che voi due.. -

    Disse indicando prima Neji e poi Sasuke.

    - Siete due cecati, tutti se ne erano accorti delle occhiate che loro due -

    Disse indicando prima Naruto e poi Kiba.

    - Vi lanciavano, ma eravate troppo presi, tu -

    Disse indicando Sasuke.

    - A maltrattare Naruto e tu -

    Disse indicando Neji.

    - A fare il bullo, per accorgervi di loro -

    Dicendo questo sbuffò di nuovo e si sedette stancamente sul divano affiancato immediatamente da Ino che scoppiò a ridere.

    Sasuke fece accomodare Naruto su una poltrona per poi sparire dietro una porta e ricomparire con una coperta.

    - Tieni Naru, stavi tremando prima in macchina, hai freddo, vero? -

    - Un po’, ma non occuparti -

    - È impossibile! -

    Naruto sentendo quelle parole abbassò lo sguardo, sentendosi in colpa per la preoccupazione di Sasuke, che gli sollevò delicatamente il viso con una mano, gli posò un dolce bacio sulle labbra e poi disse.

    - E’ impossibile… non preoccuparsi della persona che si ama, no? Non lo fai anche tu con me? -

    - Sì, ma è diverso, io non faccio altro che preoccuparti e farti soffrire, io sono solo un peso per te -

    - No che non lo sei dobe, tu non potrai mai essere un peso e non mi fai mai soffrire -

    - Ma preoccupare si -

    - Quello è inevitabile, mi preoccuperò sempre di te -

    - Io non voglio che ti preoccupi -

    - Lo vedi? Anche tu lo fai, è inevitabile preoccuparsi della persona che si ama e noi ci amiamo da matti, vero? -

    - Si da matti -

    Rispose Naruto sorridendogli e ricambiando il bacio ricevuto prima dal suo moretto. I due vennero interrotti da un leggero tossire, Sasuke si allontanò malamente da Naruto per girarsi di scatto, stava per attaccare furiosamente chi li aveva interrotti quando vide chi era.

    - Finalmente siete arrivati, è da tanto che volevo presentarvi Naruto -

    - Scusaci tesoro ma siamo stati così impegnati -

    Disse una voce femminile in tono dolce.

    - Ma sappiamo tutto, abbiamo parlato con Tsunade -

    - Capisco, venite che ve lo presento -

    Naruto non capiva cosa stesse succedendo, Sasuke gli si era piazzato davanti senza fargli scorgere la proprietaria di quella voce dolce, ma improvvisamente Sasuke si spostò per poi dire.

    - Do…em Naruto, questi sono i miei genitori, Fugaku e Mikoto Uchiha -

    Naruto sussultò, non si aspettava di incontrare i genitori di Sasuke; certo, sapeva che li avrebbe incontrati, ma non ora quando era in “quelle condizioni”, insomma avrebbe voluto fare le cose per bene, essere elegante, educato e soprattutto avere un bell’aspetto, non come ora che sembrava il fantasma di se stesso. Faticosamente cercò di mettersi in piedi, ma Mikoto lo fermò per dirgli con voce dolce.

    - Non preoccuparti Naruto, non c’è bisogno che ti scomodi per noi -

    - Ma no Signora Uchiha, lei è un ospite, spetta a lei sedersi -

    - Non preoccuparti Naruto, noi possiamo stare anche in piedi -

    Disse una voce profonda, molto simile a quella di Sasuke.

    - Papà così spaventi il povero Naru-Chan -

    Disse ridendo Itachi che era appena entrato.

    - Oh, scusami non volevo -

    - No, non si preoccupi Signor Uchiha, non mi ha spaventato, aspetti che la faccio accomodare -

    Naruto si alzò di scatto, ma un improvviso capogiro lo fece cadere in avanti e se non fosse stato per Sasuke che lo prese al volo sarebbe caduto certamente sul pavimento, Naruto abbassò la testa imbarazzato per la figura appena fatta e poi disse.

    - Scusatemi -

    Poi guardando Sasuke sussurrò.

    - Vedi che sono solo un peso? -

    Sasuke non replicò a quella frase, non era quello il momento per convincere il suo testardo ragazzo del contrario, così lo fece risedere sulla poltrona, prese due sedie per i suoi genitori e le mise di fianco a Naruto. I due si sedettero e i tre cominciarono a parlare; Sasuke rimase sbalordito da come stranamente suo padre ascoltava attentamente ogni parola che usciva dalle labbra di Naruto. Nessuno mai era riuscito a catturare la sua attenzione da subito com’era riuscito a fare lui, nemmeno Itachi, forse sua madre. Ma di questo non ne era poi tanto sicuro.

    Dopo circa un’oretta e mezza la casa si era svuotata di quasi tutti i suoi ospiti, gli unici rimasti erano la famiglia Uchiha al completo e Gaara che per tutta la sera non aveva rivolto parola ad Itachi, la madre ridendo gli disse.

    - Cosa hai combinato questa volta a Gaara? -

    - Non lo so mamma, stavo prendendo in giro Sasuke e lui se l’è presa -

    - Qualcosa devi aver fatto se nemmeno ti rivolge la parola, non credi, di solito non ti stacca gli occhi di doso -

    - Dici veramente mamma? Io non me ne sono mai accorto -

    - Perché hai preso da tuo padre come Sasuke, capite solo quando le cose non vanno come vorreste voi e solo quando state per perdere qualcuno -

    Itachi sospirò sapendo che sua madre aveva ragione, salutò tutti e se ne andò seguito da un Gaara più muto che mai, poi Mikoto si avvicinò a un Naruto addormentato sul divano, lo coprì come meglio poteva con la coperta che Sasuke aveva portato in sala solo poche ore prima e poi voltandosi verso Sasuke disse.

    - E’ un caro ragazzo Sasuke -

    - Lo so mamma -

    - Devi prenderti cura di lui -

    Disse il padre guardando il biondino addormentato.

    - Lo so papà -

    Disse Sasuke accarezzandogli con mano leggera una guancia, poi gli chiese.

    - Che ne pensate di lui? -

    - Che hai fatto la scelta giusta, noi già conoscevamo Naruto -

    - Cosa? -

    - Sì, suo padre era un vecchio amico del tuo, credo che una volta vi siate anche incontrati da piccoli -

    - Veramente? -

    - Sì e se non ricordo male anche allora non volevi staccarti da lui -

    Disse pensieroso Fugaku e Sasuke gli chiese.

    - Perché? -

    - Inizialmente lo trattavi freddamente, come se non te ne importasse nulla, ma poi… -

    - Poi? -

    - Non so bene cosa sia successo, vi abbiamo lasciato soli per circa due orette, tanto eravate in camera del piccolo Naruto, poi quando siamo saliti per dirti che dovevamo andare via Naruto era disteso sul letto, sembra addormentato e tu eri chino su di lui, dalla nostra angolazione non si vedeva nulla perciò non so cosa stessi facendo, ma ti sei girato e con il tuo sguardo freddo dicesti “Non svegliatelo e non tocCatelo lui è mio e me lo sposerò” poi senza aspettare la risposta ti sei diretto verso l’uscita -

    - Davvero? -

    - Sì tesoro, è come se da allora avessi deciso che Naruto sarebbe stato tuo -

    Disse Mikoto sorridendo al figlio.

    - Ma cosa è successo dopo? Perché non l’ho più visto? -

    - Abbiamo perso tutti i contatti con la sua famiglia dopo che Minato e sua moglie sono morti -

    - Capisco, ma perché non me lo avete detto prima? -

    - Sarebbe cambiato qualcosa? -

    Chiese suo padre.

    - No, probabilmente mi sarei comportato allo stesso modo con lui -

    - Ok, tesoro ora noi ce ne andiamo, domani dobbiamo partire -

    - Di nuovo? -

    - Già, abbiamo delle conferenza in Europa la prossima settimana e dobbiamo preparare tutto -

    - Ok, allora ci sentiamo domani per telefono come sempre -

    - Certo, tesoro -

    Disse Mikoto posando prima a lui e poi a Naruto un leggero bacio sulla fronte. Sasuke diede un occhiata veloce alla stanza notando che era stranamente ordinata, ma non rimase molto a pensarci, prese delicatamente Naruto in braccio e lo portò nella loro camera, lo poggiò delicatamente sul letto, lo cambiò, dopo si cambiò velocemente anche lui e si stese al suo fianco. Narto come attirato dal calore di Sasuke gli si accoccolò addosso, Sasuke lo abbraccio stretto a sé addormentandosi poco dopo anche lui.

    O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O

    Itachi girava per le strade della città senza una meta precisa, il suo unico scopo era quello di far parlare Gaara, ma il rossino non aveva nessuna intenzione di aprire bocca.

    - Gaara dove vuoi andare? -

    - … -

    - Allora? -

    - … -

    Gaara continuava a fare scena muta, Itachi esasperato fermò la macchina girandosi poi verso il suo compagno, lo prese per le spalle girandosi facendolo girare.

    - Gaara parlami, cosa c’è… cosa ho fatto stavolta? Cosa vuoi? -

    Gaara si divincolò dalla presa di Itachi, ma il moretto aumento la stretta stringendo ancora di più e Gaara non riuscì a trattenere un piccolo mugolio di dolore. Itachi sentendolo lasciò subito la presa e preoccupato disse.

    - Scusami, scusami Gaara, non volevo farti male -

    Gaara sospirando stancamente e tristemente disse.

    - Sono stanco, portami a casa -

    Itachi per un momento rimase impietrito quando Gaara aveva cominciato la frase con “sono stanco”, ma fortunatamente era solo stanco della giornata penso, in silenzio riportò il rossino al suo appartamento, fece per dargli il bacio della buona notte, ma Gaara girò il volto dalla parte opposta e disse.

    - Buona notte -

    Con uno scatto scese dalla macchina richiudendo lo sportello dietro di sé, ma Itachi furioso per quella scena, scese dopo qualche secondo dall’auto raggiungendo Gaara che stava trafficando con le chiavi per aprire la porta di casa.

    Il Rossino si sentì strappare le chiavi di mano, vide la porta di casa sua aprirsi per poi essere trascinato all’interno, e sbattutto sul divano.

    - Ma che stai… -

    Gaara non finì la frase che si trovo intrappolato sul divano da Itachi, che gli tappava le labbra con un bacio rabbioso, furioso, violento. Gaara con molta fatica si liberò, lo spinse via e ansimante gli chiese.

    - Anf anf… ma sei impazzito anf… che ti prende? -

    - Che mi prende? CHE MI PRENDE? -

    - Sì, che ti prende! -

    - Me lo chiedi pure, mi eviti da tutto il pomeriggio e che era quella scena in macchina? -

    - Sono solo stanco -

    - Ma di cosa sei stanco? Se siamo stati tutto il giorno con Naruto e Sasuke -

    - Appunto sono stanco -

    - Gaara parlami -

    - Non c’è nulla da dire -

    - Non mi dire… che sei ancora arrabbiato per quella battuta di oggi -

    - … -

    - Hahaha è per quello ahahaha -

    - Non c’è nulla da ridere, quando l’hai fatta… mi sono sentito… inferiore a te… come se riceverti in me fosse una cosa sbagliata e sporca -

    Itachi divenne subito serio, non immaginava che le sue parole lo avessero fatto sentire in quel modo, gli si sedette di fianco e prese il suo volto tra le mani, poi disse.


    - Scusami amore… io non volevo farti sentire così, non la penso assolutamente in quel modo, era solo per sfottere Sasuke -

    - Ma così sfotti anche me! -

    - Scusami, scusami, scusa -

    Cominciò a ripetere Itachi in colpa come non mai, posò un leggero bacio sulla fronte per poi sussurrare.

    - Scusami -

    Poi un altro sull’occhio destro ripetendo.

    - Scusami -

    Poi l’occhio sinistro sussurrando ancora uno.

    - Scusami -

    Continuò così per tutto il viso del rossino, fino ad arrivare alle sue labbra: le baciò delicatamente, come fossero qualcosa si sacro e Gaara lo stacco da lui dicendogli.

    - Io… conosco un altro modo su come potresti farti perdonare -

    Itachi non se lo fece dire due volte, si alzò immediatamente in piedi, prese Gaara in braccio che si attaccò a lui tipo Koala cominciando a baciarlo con un enorme passione e sfregandosi contro di lui con vigore. Itachi mugolò in quei baci di fuoco, sbrigandosi ad arrivare nella camera del rossino, poi una volta arrivati poggiò delicatamente Gaara sul letto e lentamente si alzò da lui. Si girò per chiudere la porta a chiave, ricordava ancora quando qualche giorno prima la sorella maggiore di Gaara li aveva interrotti nel bel mezzo “dell’azione”, poi si girò verso il letto e, vedendo Gaara intento a spogliarsi con molta velocità, cominciò a fare lo stesso, finché una volta completamente nudo si avvicinò lentamente al letto e si distese sul rossino delicatamente.

    - Gaara sei bellissimo! -

    - … -

    - Dico veramente tesoro, io ti vorrei sempre… in ogni secondo della giornata… -

    - Allora cosa aspetti? -

    Itachi allargò le gambe del rossino piazzandocisi in mezzo, prese il membro semi eccitato di Gaara e lentamente cominciò a pomparlo portandolo alla massima eccitazione, mentre con la lingua e i denti cominciò a stuzzicargli i capezzoli facendoli indurire. Gaara mugolò di piacere, prese con le mani il viso di Itachi sollevandolo e lo tirò su fino a far combaciare le loro labbra dando inizio ad un bacio pieno si passione, passione bruciante, che lo sapevano non si sarebbe mai estinta. Lentamente Gaara fece scendere una mano lungo tutto il corpo di Itachi fino ad arrivare al membro eccitato del più grande, lo prese delicatamente in mano e cominciò ad accarezzarlo alla stessa velocità che Itachi stava usando con lui; continuarono così per diversi minuti, baciandosi e masturbandosi a vicenda quando improvvisamente Gaara bloccò sia la sua mano che quella di Itachi e allargò più che potava le gambe sollevando leggermente il bacino. Itachi capì cosa volesse dire quel gesto, così fece distendere Gaara posizionandosi tra le sue gambe in ginocchio, poggiò le gambe di Gaara sulle proprie ed avvicinò la punta del suo membro alla piccola apertura del rossino e con piccole spinte lo penetrò. Gaara ad ogni spinta miagolava di piacere, non riusciva a descrivere cosa provava ogni volta che Itachi lo rendeva, ogni volta che lo possedeva, sapeva solo che si sentiva felice, completo, e lo mormorò facendo sorridere Itachi che, una volta entrato completamente in Gaara, si fermò. Ancora inginocchiato sopra di lui, ma immerso completamente in quel colpo caldo e accogliente, non poté che pensare: “bellissimo e mio”.

    Cominciò a spingersi lentamente dentro e fuori da Gaara sempre guardandolo dall’alto, mentre Gaara mugolava ininterrottamente di piacere. Itachi aveva colpito quasi da subito quel punto dentro del rossino che lo faceva impazzire, Gaara portò quindi una mano sull’addome scolpito di Itachi e prese ad accarezzarlo, poi lentamente si tirò su mettendosi a cavalcioni su Itachi, che nel frattempo non aveva mai smesso di spingersi dentro il suo amato Gaara, e si aggrappò alle spalle del moro.

    - Ahh siimmm Itachiiii ahhsiiii -

    Itachi sentendo quei mugolii di piacere si eccitò da morire, portò una mano sul viso di Gaara, lo allontanò leggermente da sé e con un dito disegnò il contorno delle sue labbra per poi infilarlo nella sua bocca. Il rossino lo leccò con fare malizioso e Itachi se possibile si eccitò ancora di più, portò entrambe le mani sulle natiche di Gaara, si mise in ginocchio sollevandolo con sé e facendogli allacciare le gambe intorno alla propria, poi allargò leggermente le natiche sode di Gaara spingendosi sempre più forte, sempre più infondo. I loro corpi erano talmente avvinghiati che a Gaara non serviva nulla per stimolare il suo membro eccitato, bastavano i loro ventri che si fregavano contro.

    Gaara strinse ancora di più le gambe intorno ad Itachi e venne in un urlo muto sollevando la testa verso il soffitto, stringendosi attorno a Itachi e venendo copiosamente sui loro ventri. Itachi sentendosi stingere in quel modo affondò un altro paio di volte e venne anche lui urlando il nome del rossino.

    - Ti amo -

    Gaara cascò di peso sul letto portandosi dietro Itachi, dopo alcuni minuti il moro si sfilò dal rossino e si sdraiò al suo fianco abbracciandolo stretto a sé, lo coccolò fino a quando Gaara non si addormentò, ma non prima di dirgli.

    - Itachi solo con te mi sento completo e felice -

    Itachi sorrise e rispose.

    - Anche per me è cosi -

    E poco dopo lo seguì anche lui.

    Continuaaaa..............

     
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  5. jessica directioner
        +1   -1
     
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    STU-PEN-DO!!!! Ma da dove te le fai uscire queste idee??! Mi dovevi avvertire all'inizio che eri così brava!! Sono sorpresa!! Certo che tu sai proprio come coinvolgere il lettore!! Cioè io mi aspettavo lo scambio di ruoli anche tra itachi e gaara, invece non è stato così!! Si può proprio dire che la tua non è un storia noiosa!!
     
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  6. Nayoko
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    Bellissimo anche questo capitolo *_* l'incontro dei genitori di Sasuke con Naruto mi è piaciuto di come è andato... anche l'accoglienza che ha ricevuto dai suoi amici!
    Itachi delle volte sembra perdersi in un bicchiere d'acqua . . con certe frasi e atteggiamenti con cui se ne esce . . nonostante ciò continua a rimanere la coppia che più adoro nella storia! ^^ E' finalmente sembra tornata un po' di meritata tranquillità con il ritorno a casa XD anche se non sò quanto questo possa durare. Immagino tutto dalla ripresa o no di Naruto.
     
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  7.     +1   -1
     
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    - Capitolo 25° -


    Sasuke era nella sala d’aspetto ad aspettare Naruto, al suo fianco c’era Shikamaru leggermente appisolato, improvvisamente il cellulare di Shikamaru cominciò a squillare. Borbottando rispose allontanandosi da Sasuke che non faceva altro che guardare l’ora, mancava poco alla fine della seduta di chemio; da quando Naruto l’aveva incominciata, poco più di due settimane, Sasuke lo aveva sempre accompagnato. Shikamaru tornò sbuffando.

    - Che succede? -

    Chiese Sasuke.

    - Nulla di grave, mi ero dimenticato che dovevo vedermi con Ino stasera -

    - Ok, allora va -

    - E con Naruto? -

    - Che domanda sciocca -

    - Scusami, be digli che passero dopo domani a trovarlo, ok? -

    - Ok -

    Dicendo questo Shikamaru si diresse verso l’uscita dell’ospedale sbuffando, dopo meno di dieci minuti, Naruto uscì. Una volta arrivati a casa Naruto si buttò di peso sul divano addormentandosi quasi subito, Sasuke senza far rumore presa una coperta e lo coprì con delicatezza, senza svegliarlo, poi cercando di fare il meno rumore possibile cominciò a preparare la cena.

    - Naruto, Naruto... dai svegliati... -

    Naruto sentì in lontananza la voce di Sasuke chiamarlo, ma non aveva ne la voglia e ne la forza di aprire gli occhi.

    - Che c’è Sasuke? -

    - Vieni su -

    - Sono stanco Sasu... -

    - Dai, la cena è pronta -

    Disse Sasuke dolcemente, accarezzandogli i capelli e Naruto rispose.

    - Non ho fame Sasu -

    - Ti ho preparato il tuo adorato ramen -

    - Non ne ho voglia -

    Finì Naruto in un sussurro voltandosi dall’altra parte, ma Sasuke insistette per altri dieci minuti e alla fine Naruto non poté fare altro che cedere; riuscì a finire solo mezza porzione di ramen, si alzò e si diresse nella camera da letto.

    - Grazie per la cena, ti aspetto a letto -

    Sasuke annuì e cominciò a sparecchiare. Naruto nella camera cominciò a spogliarsi lentamente, poi si diresse in bagno e sotto la doccia pensò a quelle settimane passate. Sospirò tristemente, Sasuke stava facendo di tutto per farlo stare bene e lui ne era felice, ma... venne distolto da quei pensieri da due braccia che lo avvolsero. Sussultò leggermente per poi girare il volto.

    - Ma che ci fai qui? -

    - Beh, volevo farmi la doccia e visto che tu già te la stavi facendo ho pensato che potevamo farla insieme e poi... -

    - Poi? -

    Sasuke non rispose, lo fece girare facendogli poggiare la schiena contro le mattonelle tiepide, gli si mise addosso facendo combaciare perfettamente i loro corpi e senza preavviso coprì le labbra di Naruto con le sue, baciandolo dolcemente: prima corteggiò le sue labbra con baci lievi, poi lentamente tracciò una linea con la lingua intorno ad esse e Naruto, sentendo quel contatto, le dischiuse leggermente. Sasuke non aspettò oltre, infilò la lingua in quella bocca che tanto amava dando inizio ad un bacio dolce, ma allo stesso tempo pieno di passione che lasciò entrambi senza fiato e molto eccitati.
    Naruto chiuse l’acqua della doccia e uscì da essa seguito da Sasuke, si misero un accappatoio e, ancora gocciolanti, si diressero in camera da letto. Naruto si fermò al centro della stanza, prese Sasuke per una mano e lo fece accomodare seduto su di esso, poi si mise davanti a lui e lentamente sciolse il nodo dell’accappatoio facendolo scivolare sul pavimento, rimanendo completamente nudo davanti al moretto che deglutì rumorosamente.

    - Mi vuoi?-

    Sasuke aveva la gola troppo secca per rispondere, così annuì semplicemente. Naruto rise e con decisione spogliò anche il moretto. Sasuke si lasciò spogliare rimanendo seduto sul letto, vide Naruto inginocchiarsi sul pavimento, tra le sue gambe e cercò di controllarsi il più possibile. Naruto prese in mano l’erezione di Sasuke cominciando a pompare lentamente, poi con la lingua cominciò a stuzzicare i testicoli del moretto, che sentendo quel muscolo bollente giocare con essi, allargò istintivamente le gambe più che poteva. Naruto sorrise a tale reazione, ne prese uno in bocca e cominciò a succhiare con lentezza.

    - Mhhhaahhhh -

    Gemette Sasuke inarcandosi e spingendo il bacino verso quella bocca calda.
    Naruto continuava a succhiare avidamente pompando sempre con più forza il membro di Sasuke e quando lo sentì tendersi ormai vicino all’orgasmo si bloccò.

    - No, Naruuaaahh non oraaahhh -

    Naruto ghignò, si alzò leggermente per dargli un leggero bacio sulle lebbra, poi riscese riprendendo in un colpo solo l’eccitazione di Sasuke nella propria bocca, cominciando a muoversi su e giù succhiando avidamente. Sasuke muoveva il bacino andandogli incontro, mise le mani tra i capelli stringendoli e tirandoli leggermente, ma quello che successe lo bloccò, facendo sparire di colpo la sua eccitazione. Si portò una mano davanti agli occhi sbarrati, increduli: nella suo pugno c’era una piccola ciocca dei capelli biondi di Naruto. Abbassò lo sguardo sul biondino che si fermò sentendo l’eccitazione del compagno sparire, poi lentamente alzo il viso verso quello di Sasuke per capire cosa stesse succedendo ed anche lui sbarrò gli occhi come il moretto, portandosi istintivamente una mano sulla testa.

    - Naruto... i tuoi capelli... i tuoi capelli... -

    Sussurrò Sasuke sconvolto. Naruto si allontanò da lui con uno scatto per poi guardare, anche se per pochi secondi, il viso di Sasuke; ci lesse incredulità, ma anche disgustato... forse. Non riuscendo a sentire quello sguardo su di sé si alzò di scatto prendendo l’accappatoio in terra e scappò in bagno chiudendosi dentro a chiave, si poggiò con la schiena alla porta scivolando sul pavimento, portò le gambe al petto nascondendoci la testa e scoppiò a piangere. Era successo quello che tanto temeva: Sasuke aveva provato disgusto per lui e questo significava solo una cosa... che tra loro era tutto finito.
    Sasuke ancora scioccato si accorse a malapena dello sguardo di terrore di Naruto, lo vedeva certo, ma era come se fosse circondato da una fitta nebbia che non lo faceva muovere, finché il rumore di una porta che si chiudeva di botto lo sbloccò. Scattò immediatamente in piedi ripensando allo sguardo del suo dobe visto fra quella nebbia; sperò fosse solo frutto della sua immaginazione, prese l’accappatoio sul letto e lo mise mentre si dirigeva nell’unico punto di quel mini appartamento dove Naruto avrebbe potuto rifugiarsi. Una volta arrivato davanti alla porta del bagno fece per bussare, ma si fermò a pochi centimetri dalla porta... Naruto stava piangendo. Il suo cuore si bloccò come la sua mano, capendo che lo sguardo di terrore e dolore sul viso di Naruto non se l'era immaginato per niente.

    - Cazzo -

    Sussurro furioso, lo aveva fatto nuovamente... aveva ferito Naruto. Poggiò una mano sulla porta e con dolcezza cominciò a chiamarlo.

    - Naruto, Naruto... ti prego apri! Scusami... scusami ti prego -

    Dall’altra parte tra i singhiozzi Naruto rispose.

    - Di cosa... dovrei scusarti Sasuke? Tu, tu non hai fatto nulla... tu sei stato perfetto con me... sono io... sono io... -

    Naruto lasciò la frase incompiuta. Sasuke percepì tutto il suo dolore in quelle parole e si sentì ancora peggio.

    - NO, NO, NARUTO, tu sei perfetto! Perdonami, perdonami ti prego -

    - Sasuke... tu non devi farti perdonare nulla, sono io in caso che dovrei chiederti scusa, tu non dovresti stare con me! -

    - Che cazzo dici?-

    - Solo la verità Sasuke, cosa credi che non abbia visto il tuo sguardo disgustato prima? Ma non hai torto Sasuke, tu dovresti stare con qualcuno che ti merita... qualcuno che... -

    - Zitto, non sai che cosa dici! -

    - Oh, si che lo so Sasuke... io non posso darti nulla, ti sto solo facendo perdere tempo... è meglio farla finita qui -

    - Naruto apri questa porta! -

    - Per favore Sasuke... lasciami solo... ti prego -

    Implorò Naruto e Sasuke non poté fare altro che assecondare quella richiesta, ma non come voleva il biondino, smise solo di parlare, si mise seduto sul pavimento anche lui poggiato con la schiena alla porta. Sentendo che i singhiozzi di Naruto invece di placarsi diventavano più forti di prima, si maledì per la centesima volta per la sua stupidità e ripensò alle parole di Naruto “Sasuke... tu non devi farti perdonare nulla, sono io in caso che dovrei chiederti scusa, tu non dovresti stare con me!” e “Solo la verità Sasuke, cosa credi che non abbia visto il tuo sguardo disgustato prima? Ma non hai torto Sasuke, tu dovresti stare con qualcuno che ti merita... qualcuno che..”. Certo avevo lo sguardo disgustato, ma non per Naruto; aveva dato ascolto alla voglia che aveva di lui e quando aveva sentito lo scrosciare della doccia non aveva resistito al pensiero del suo corpo nudo e bagnato, non pensando minimamente alle conseguenze. Tsunade glielo aveva detto che sarebbe successo, eppure quando quella ciocca di capelli biondi, i capelli del suo Naruto, gli era rimasta sulla mano così facilmente era rimasto sconvolto dalla fragilità di quel corpo che lui tanto amava e invece di rassicurarlo lo aveva ferito profondamente facendogli credere quello che in realtà non era... “Ma come puoi solo pensare che io meriti di più? Sono io a non meritarti Naruto, non faccio altro che farti soffri...”. I suoi pensieri vennero interrotti da dei conati di vomito e da un tonfo improvviso.

    Naruto, poggiato alla porta ancora nudo, sentendo che Sasuke se ne era andato veramente, cominciò a singhiozzare più forte pensando: “Ho fatto bene a mandarlo via, lui merita di più... ma fa un male cane”. Dovette alzasi di corsa sentendo la cena tornare su; s'accasciò sulla tazza del gabinetto vomitando tutto quello che aveva mangiato e non solo, poi stremato dalla fatica sentì le forze mancargli e tutto diventò nero. In lontananza sentì delle forti botte alla porta e la voce di Sasuke terrorizzata che lo chiamava.

    - Sicuramente sarà un sogno, lui se ne è andato... mi ha lasciato come tutti -

    Sussurrò tristemente prima di svenire.

    Sasuke sentendo il tonfo si alzò di scatto chiamando Naruto da dietro la porta. Non ricevendo nessuna risposta cominciò a forzare la porta che finì per cedere in poco tempo, entrò in tutta fretta e quello che vide gli blocco il cuore: Naruto era riverso sul pavimento completamente nudo, gli occhi erano gonfi e le guance ancora bagnate di lacrime. Si avvicino chiamandolo urlando preoccupatissimo.

    - NARUTO, NARUTO! -

    Quando gli fu abbastanza vicino sentì solo un sussurro provenire dal suo biondino prima che perdesse completamente i sensi: “Sicuramente sarà un sogno, lui se ne è andato... mi ha lasciato come tutti”.

    Si bloccò un istante e poi si precipitò al suo fianco prendendolo in braccio delicatamente, lo scosse leggermente, ma Naruto non accennava a riprendere conoscenza, prese il suo accappatoio che era li vicino, lo coprì con quello e lo portò nella camera da letto, dove lo adagiò delicatamente sul letto e lo vesti. Gli posò un leggero panno umido sulla fronte e aspettò che riprendesse conoscenza, cosa che avvenne circa una mezzoretta dopo.

    Naruto stancamente aprì gli occhi, li sentiva gonfi, ma non ci fece molto casa, la cosa a cui fece caso invece fu alla morbidezza sotto di sé; ricordava benissimo di essere in bagno a piangere disperato, di aver mandato via Sasuke e che lui se ne era veramente andato, di aver dato di stomaco e poi più nulla, tranne una voce disperata che lo chiamava.

    - Quella sarà stata sicuramente un sogno -

    Mormorò.

    - Cosa era un sogno? -

    Gli rispose una voce profonda, la SUA voce profonda. Naruto si alzò di scatto, ma un giramento lo fece cadere di lato e se non fosse stato per i riflessi di Sasuke che lo aveva preso al volo, sarebbe sicuramente caduto dal letto. Era felice di vederlo lì, ma improvvisamente gli ritornò in mente quello sguardo disgustato e il dolore all’altezza del cuore si fece più intenso, doveva allontanarlo.

    Abbracciandolo stretto Sasuke lo rimise sdraiato sul letto, lo guardò dritto negli occhi e lo strinse di più.

    - Scusami-

    Naruto con fatica riuscì a sciogliere l’abbraccio e disse.

    - Te lo ripeto Sasuke non devi scusarti, casomai dovrei essere io a farlo -

    - E di cosa scusa? -

    - Con la scusa della malattia... ti... ti ho tenuto legato a me... -

    Sasuke rimase a bocca aperta, Naruto credeva veramente che lui gli stesse vicino perché era malato, sentì la rabbia divampargli dentro.

    - MA CHE CAZZO DICI, COME PUOI PENSARE UNA COSA SIMILE? -

    - Mi... mi è bastato vedere il tuo sguardo Sasuke... quello parla da solo -

    - QUELLO NON C’ENTRA NULLA! E’ STATO UN ATTIMO -

    Sasuke prese per le spalle Naruto scuotendolo fortemente. Naruto debole com'era sentì un gran dolore dove le mani di Sasuke lo stingevano.

    - Sasuke mi fai male -

    Disse mugolando di dolore, ma Sasuke non lo ascoltava, continuava a strattonarlo chiedendogli cosa gli passava per la mente e Naruto alla fine esplose.

    - TU MERITI DI PIU DI UNO COME ME! -

    Sasuke aggi senza pensare, lo lasciò per poi dargli un potente schiaffo sul viso, che fece sbattere la testa di Naruto contro la spalliera del letto. Sasuke accortosi immediatamente della sua azione gli si fiondò vicino.

    - Scusami... scusami... non volevo... scusami -

    Ripeteva, fece per allungare una mano, ma Naruto si ritrasse.

    - T...ti prego Sasu...ke... lascia...mi solo... lasciami so...lo... almeno p...per questa n...notte... ti prego -

    Sasuke sentendo quel tono non poté fare a meno di accontentarlo.

    - M solo a una condizione -

    - Q...qua...le? -

    - Deve rimane qualcuno con te, aspetta che chiamo Shikamaru -

    - No, lui no, meglio Gaara -

    - Come mai non Shikamaru? -

    - Stasera aveva da fare con Ino! Doveva... doveva chiederle di sposarlo -

    - Ma andiamo solo alle superiori! -

    - E con questo?Mica lo deve fare subito, lo faranno dopo e anche se lo volessero fare subito che cambia, lui la vuole solo per sé, in ogni modo possibile -

    - Ok, allora Gaara -

    Naruto annuì, Sasuke uscì dalla stanza prese il telefono e fece una chiama veloce a Itachi dicendogli di portare lì Gaara, e dicendogli che dopo gli avrebbe spiegato tutto, poi tornò nella stanza, ma notò che Naruto era sparito di nuovo in bagno. Sasuke si avvicinò alla porta e lo sentì piangere.

    Dopo circa una mezzora Itachi e Gaara arrivarono.

    - Cos'è successo? -

    Chiese Gaara preoccupato, Sasuke sospirando e abbassando la testa rispose.

    - Ho fatto un casino -

    - Cos'hai fatto? -

    Chiese Gaara, Sasuke si sedette stancamente sul divano raccontandogli tutto quello che era successo dalla doccia allo schiaffo dato per la rabbia. Gaara e Itachi ascoltavano in silenzio senza dire una parola.

    - Ora... ora non so cosa fare -

    - L’importante è che non stia da solo -

    Disse Itachi.

    - Io rimarrò qui con lui per questa notte, tu...-

    Disse indicando Sasuke.

    - Andrai con Itachi e cerca di calmarti, lo so che lo ami, ma Naruto è estremamente insicuro e quello sguardo che ti ha visto ha aumentato la sua insicurezza. Non sei il primo che lo guarda così... non so se lo sai, ma anche i suoi parenti lo guardano nello stesso modo, dopo la morte dei suo genitori, prova a pensare come si possa essere sentito -

    Sasuke si sentì ancora più colpevole, Itachi gli mise una mano sulla spalla e lo fece alzare dicendogli.

    - Su andiamo fratellino, ci penserà Gaara a calmarlo -

    Poi si avvicinò al rossino e gli diede un bacio delicato sulle labbra sussurrandogli.

    - Ci vediamo domani mattina -

    Il rossino annuì e i due moretti se ne andarono. Gaara si diresse verso il bagno bussando piano, ma dall’altra porte l’unico rumore che sentì erano i singhiozzi di Naruto.

    - Naruto sono io, Gaara -

    Dopo poco sentì la chiave scattare nella serratura e vide la porta aprirsi. Si ritrovò davanti un Naruto con gli occhi gonfi, rossi, disperati e la guancia destra leggermente gonfia, li sicuramente gli sarebbe spuntato un bel livido.

    - G...Gaara -

    Balbettò Naruto, prima di buttarsi tra le sue braccia piangendo disperatamente. Gaara lo abbracciò facendolo sfogare, lentamente lo portò in camera da letto riuscendo con fatica a calmarlo.

    - Allora Naruto cosa è successo? -

    - Lui... lui prova disgusto per me e come non potrebbe provarlo... guardami -

    Disse alzandosi e indicandosi.

    - GUARDAMI... -

    Urlò.

    - Sono magro da far schifo, un palo della luce sarebbe meglio di me, sono sempre stanco per fare qualsiasi cosa con lui, qualsiasi capisci? Da una passeggiata a guardare solamente un film in TV, sono un peso, non servo a nulla, nemmeno a fare sesso! Gaara quando la mia ciocca gli è rimasta in mano... -

    Disse disperatamente.

    - Prova solo disgusto per me... solo quello -

    - Calmati Naruto, per Sasuke non è cosi è rimasto solamente un po' scosso, tutto qui -

    - Tutti qui? TUTTO QUI DICI? CHE COSA FARESTI TU? COME TI SENTIRESTI SE ITACHI TI GUARDASSE CON ARIA DISGUSTATA? COSA FARESTI?-

    - Ne morirei -

    Disse abbassando la testa Gaara.

    - INFATTI! Infatti è così che mi sono sentito. Mi sono sentito morire Gaara... sembra... sembrava di rivede i miei... i miei... -

    Scoppiò a piangere se possibile più forte di prima e Gaara lo abbracciò nuovamente consolando.

    - Per lui non è così Naruto, lui ti ama, ti ama profondamente -

    Naruto rispose.

    - Non dovrebbe Gaara, io non posso dargli nulla -

    - Ma tu gli hai già dato molto! L’amore per te l'ha fatto cambiare Naruto, ora sorride, prima di te non lo avevo mai visto sorridere, ghignare si, ma sorridere mai Naruto -

    - Questo lo poteva fare chiunque -

    - Sei sicuro di quello che dici? Prima di te Sasuke ha avuto molte storielle da una botta e via, ma nessuna di queste lo ha cambiato, poi sei arrivato tu, ha finito di fare il bullo, si è avvicinato a suo fratello e la cosa fondamentale è che ha scoperto l’amore Naruto. Sai una volta mi confidò che credeva di non saper amare, ma come vedi si sbagliava -

    Naruto abbassò la testa, sussurrando.

    - Fa così male però Gaara... quello sguardo... quello sguardo... mi ha trafitto il cuore -

    - Lo so Naruto, ma non era per te, era per se stesso -

    - Non capisco... -

    - Vi chiarirete domani -

    - Credo che dopo stasera non vorrà più vedermi -

    - Si che ti vorrà vedere, credimi! Ora riposati, io vado a renderti un po’ di ghiaccio per quella guancia e le braccia -

    Naruto annuì dicendo.

    - Lo schiaffo me lo sono meritato -

    Gaara non disse nulla usci dalla stanza pensando “Nessuno se lo merita Naruto, ma tanto ci penserà Itachi a sgridarlo per bene” pensò chiamando Itachi.

    O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O

    Itachi riagganciò il telefono dicendo.

    - Naruto si è calmato, si sente in colpa per quello che è successo -

    - Lui si sente in colpa? -

    - Già -

    - Cazzo -

    - Perché lo hai schiaffeggiato? -

    - È stato un momento di rabbia -

    - Un momento di rabbia un cazzo Sasuke! E’ così che lo ami? -

    - Io non volevo... -

    Disse Sasuke abbassando la testa.

    - Sai gli si sta gonfiando la guancia e sicuramente domani avrà un bel livido, per non parlare di quelli che gli hai lasciato sulle braccia mentre lo scuotevi come una bambola di pezza -

    - L...ivi...di -

    - Sì, lividi Sasuke -

    - Che cazzo ho fatto! Come ho potuto? Ora mi odierà -

    Disse Sasuke prendendosi la testa tra le mani, Itachi gli si sedette vicino e disse.

    - No, lui non ti odia...pensa di esserselo meritato -

    Sasuke era sempre più disperato, invece di farlo sentire meglio lo aveva fatto sentire peggio.

    - Sasuke cos'hai intenzione di fare ora? -

    - Chiedergli perdono, strisciando se serve -

    - Ahaha non servirà! Lui non è arrabbiato con te, devi solo spiegargli come ti senti... il significato del tuo sguardo, è stato quello a ferirlo, solo quello -

    Sasuke si alzò di scatto dirigendosi verso la porta, ma Itachi lo bloccò per un polso dicendogli.

    - No, non ora Sasuke, ora sta riposando. Meglio domani mattina, io passerò a prendere Gaara verso le nove e mezza, dopo sarà tutto tuo -

    Sasuke annuì dirigendosi nella propria camera.

    O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O

    - Naruto Itachi è arrivato, io vado -

    Disse Gaara attraverso la porta del bagno.

    - Ok, grazie di tutto Gaara -

    - Di nulla , ma che stai facendo? -

    - N...nent... stavo per fare una doccia -

    - Ok,allora a domani Naruto -

    Dicendo questo Gaara se ne andò, Naruto si osservò attentamente allo specchio, osservando bene dove il giorno prima si era staccata la piccola ciocca.

    - Non era tanto piccola -

    Notando che mancava un bel ciuffo di capelli, la decisione che aveva preso gli sembrò quella giusta.

    Sasuke entrò nel piccolo appartamento dieci minuti dopo l’uscita di Gaara, lentamente e senza far rumore andò in cerca di Naruto. Nel piccolo salotto e nella “loro” camera da letto non ce n'era traccia... “Quindi sarà sicuramente in bagno” pensò andando immediatamente in quella direzione. Vicino al bagno si fermò, sentì uno strano rumore provenire da lì.

    Naruto si accorse di Sasuke solo quando lo vide entrare nel bagno dal riflesso dello specchio, istintivamente buttò la macchinetta per tagliare i capelli nel lavandino e con le mani cercò di coprire il punto dove aveva cominciato a tagliarli.

    - Sa...Sasu...ke... che ci fai tu qui? -

    Sasuke non rispose, gli si avvicinò lentamente, gli posò un leggero bacio sulle labbra, scoprì la parte rasata coperta dalle mani di Naruto e ci depositò sopra un bacio, poi presa la macchinetta, la accese e comincio LUI stesso a radersi. Naruto rimase un attimo spiazzato, ma ritornò subito in se, si portò di fianco a Sasuke e cercò di levargli la macchinetta dalle mani. Sasuke lo allontanò dolcemente e continuò il suo lavoro, ma Naruto non si diede per vinto, fece l’unica cosa che poteva fare e, visto che con la forza non poteva superarlo, stacco la spina della macchinetta.

    - Naruto riattacca la spina -

    - No -

    - Naruto fa come ti dico -

    - No! -

    Vedendo che il biondino non accennava a fare quello che gli chiedeva, Sasuke posò la macchinetta e si avvicinò a lui, lo distrasse baciandolo con ardore e gli levò la spina dalle mani.

    - Ora lasciami finire e sta buono -

    Naruto non poté fare altro che ubbidire. Sasuke si rimise davanti allo specchio e continuò il suo lavoro;vedere che lentamente le sue ciocche scure cadevano lo rattristò un pochino, ma sapere che lo stava facendo per il suo Naruto mandò via la tristezza. Naruto rimase a bocca aperta, non riusciva a parlare, mentre Sasuke continuava a radersi fin quando anche l’ultimo ciuffo fu tagliato, poi si girò verso Naruto che ancora lo guardava con occhi sbarrati e gli disse.

    - Ora vieni che ti finisco io -

    Solo allora Naruto riuscì a parlare.

    - Sa...Sasuke... ma che cosa... hai fatto? -

    - Avevo voglia di cambiare tutto qui e ora vieni che senza di me faresti un pasticcio -

    Dicendo questo prese Naruto per un braccio, stando attento a non stringerlo o tirarlo troppo e a non toccare i lividi lasciati il giorno prima, lo fece sedere e cominciò il suo lavoro. Naruto seduto, restò per tutto il tempo in silenzio con espressione colpevole... Sasuke per farlo sentire meglio si era tagliato i capelli anche lui, ma a differenza sua Sasuke era sempre bellissimo, anche con quel taglio di capelli. Dopo circa una decina di minuti aveva finito.

    - Ecco fatto -

    - Non... non guardarmi... sono orribile -

    Sussurrò Naruto abbassando la testa. Sasuke gli si inginocchiò davanti sollevandogli il viso dolcemente, notando quanto fosse gonfia e livida la sua guancia.

    - Scusami Naruto per questo! Non dovevo reagire in quel modo -

    Naruto fece per parlare, ma Sasuke gli tappò la bocca con la propria in un dolce bacio appena accennato, poi continuò a parlare dicendo.

    - Non dire nulla, fammi finire -

    Naruto annuì.

    - Non sopporto quando dici che non sei abbastanza per me Naruto, tu sei più di quello che merito, e poi non sei orribile, non lo sarai mai per me -

    Piccole lacrime cominciarono ad uscire dagli occhi di Naruto.

    - Che c’è... perché piangi? -

    - Come... come puoi dire che non sono orribile? Guardami sono magro, senza capelli, malato... -

    Sasuke gli asciugò le lacrime con dei piccoli e delicati baci.

    - No, Naruto tu sei bellissimo, lo sarai sempre ai miei occhi -

    Naruto a quelle parole si buttò tra le braccia di Sasuke mugolando leggermente di dolore quando la guancia gonfia sbatté contro il petto del moretto.

    - Scusami, scusami Sasuke! Io ti amo da morire, non mi lasciarmi ti prego, non ascoltare le mia parole di ieri notte, ti prego! -

    Sasuke lo strinse a sé dicendogli.

    - Non le avrei mai ascoltate Naruto, ma devo spiegarti una cosa... il perché del mio sguardo -

    - Non mi importa, puoi guardarmi anche con disgusto... basta, basta che non mi lasci -

    Sasuke lo staccò da sé e guardandolo dritto negli occhi disse.

    - Io non ti guarderò mai con disgusto, lo sguardo di ieri, non era per te, ma per me -

    - Per te? Tu non hai fatto nulla -

    - Ieri sera non sono riuscito a resistere... ti volevo troppo, non ho pensato a quanto Fossi stanco o se potevo farti male, ho pensato solo a me stesso e quando... quando quella ciocca mi è rimasta in mano mi sono sentito disgustato dal mio egoismo... approfittare di te in quel modo -

    Disse Sasuke allontanandosi da Naruto che gli andò dietro, entrambi si sedettero sul letto.

    - Sasuke tu non ti sei approfittato di me, anche io lo volevo! Cosa credi, anche tu mi manchi, anche io ti voglio -

    - È diverso Naruto, tu non mi fai male appena mi tocchi, tu non mi lasci lividi -

    Gli toccò la guancia gonfia e disse in un sussurro.

    - Tu non mi picchieresti mai perché sei arrabbiato Naruto -

    - Questo è stato colpa mia -

    Disse sfiorando la mano di Sasuke che era ancora sulla sua guancia gonfia e livida, Sasuke scosse la testa urlando.

    - NO, NARUTO, NO! Non pensarlo neanche, è stata solo colpa mia... della mia stupidità! Non sopporto che tu mi dica che non sei abbastanza per me, odio quando cerchi di lasciarmi per il mio bene, l’unica cosa che mi fa veramente bene è stare con te, quindi non dire mai più che vuoi lasciarmi -

    Naruto annuì per poi dire.

    - Potremmo continuare quello che abbiamo interrotto ieri sera, sempre se ne hai voglia -

    - Ne sei sicuro Naruto, non vorrei fart... -

    Sasuke non finì la frase, Naruto coprì le labbra del moretto con le proprie cominciando un bacio passionale, ardente, che lasciò entrambi senza fiato.

    - Anf anf... spero che questo anf... basti come anf... risposta anf -

    Disse Naruto ancora senza fiato, Sasuke sorrise e convertì le posizioni portando Naruto disteso sotto di sé, solo in quel momento si accorse che il biondino era ancora in accappatoio e maliziosamente gli sussurrò in un orecchio.

    - Bene piccolo, come vedo sei già pronto, basta levare questo -

    Toccò l’accappatoio all’altezza della vita.

    - E sarai mio -

    Naruto sorridendo rispose.

    - Non aspetto altro -

    Queste parole mandarono fuori di testa Sasuke, che in pochi secondi spogliò Naruto lasciandolo nudo sotto di sé, poi portò una mano sull’erezione svettante del biondino dicendo.

    - Sei anche già eccitato -

    - Come non potrei con te sopra di me Sasu -

    Sasuke sorrise, prese una mano di Naruto portandosela tra le gambe.

    - Come vedi anche a me basta averti sotto di me per eccitarmi -

    Naruto arrossì, Sasuke scoppiò a ridere alzandosi da lui, spogliandosi velocemente. Naruto mise su il suo solito broncio chiedendo.

    - Cosa c’è da ridere? -

    - Nulla, sei così eccitante quando arrossisci -

    Naruto a quelle parole arrossì ancora di più. Sasuke era già al limite, si rimise delicatamente sopra Naruto e prese il suo viso tra le mani dicendo.

    - Non immagini quanto ti amo -

    - Sasuke anche io... -

    Rispose Naruto sorridendo felice. Sasuke lo baciò dolcemente, poi lentamente fece scendere lungo il corpo del biondino le sue labbra baciandolo in ogni punto possibile, con una mano gli prese l’erezione e cominciò a masturbarla delicatamente, mentre con l’altra si intrufolava nel piccolo orifizio tra le sue natiche. Naruto mugolò di piacere quando quel dito entrò dentro di lui per prepararlo e allargò le gambe per far più spazio a Sasuke che si posizionò meglio tra di loro. L'Uchiha scese sempre più giù con la bocca arrivando al membro eccitato del biondino, sostituì con la bocca la mano e Naruto sussultò, ma non disse nulla. Sasuke cominciò con lentezza a leccare la punta per poi prenderla in bocca, cominciando a succhiarla avidamente. Naruto poggiò le mani sulla testa di Sasuke, fece per stringere le ciocche del moretto ma si ricordò solo in quel momento che non c’erano più, ma non ebbe il tempo di sentirsi incolpa perché Sasuke prese in un colpo solo il suo membro interamente in bocca prendendo a succhiarlo avidamente per svariati minuti.

    - Sasuke basta -

    Sasuke fece scivolare fuori dalla sua bocca il membro del biondino e disse.

    - Come basta, abbiamo appena cominciato -

    - Voglio sentirti subito dentro di me -

    - Ne sei sicuro? -

    - Sì, Sasuke... ti prego... -

    Sasuke annuì, liberò Naruto della sua mano e si posizionò meglio su di lui. Entrò lentamente in Naruto che, sentendosi riempire, non poté che mugolare di piacere.

    - Ahhhmmm Naruuuuah…hhtoooo -

    Kami quanto gli era mancato quel calore, entrò completamente in Naruto e aspettò il via del biondino per muoversi; via che gli venne dato molto presto. Cominciò a muoversi prima piano con delle piccole spinte leggere e delicate.

    - Sasuuuahh ti pregooo di piuahhh -

    Le sue spinte aumentarono di intensità, divennero più veloci e forti. Naruto si aggrappò alla schiena del moretto con tutta la forza che aveva, ansimando e mugolando di piacere, incitandolo e chiedendo sempre di più.

    - Mmahahaa Saaa…ahhsuuukeee mmahhh tii pregooo...ahhh diii più... di piùahh -

    - Siaah Naruu ahh... come vuoi... -

    Sasuke ansimava pesantemente dando a Naruto ciò che voleva, spingendosi dentro il suo corpo caldo e stretto, dicendogli tra una spinta e l’altra.

    - Ti amo -

    E ricevendo ogni volta in risposta.

    - Anch'io -

    Quella danza fatta d’amore e passione non durò molto... era da tanto, troppo tempo che non facevano l’amore e gli ci volle poco per venire entrambi; prima Naruto sul ventre di Sasuke e poi Sasuke che, sentendosi stringere, non riusci a trattenersi oltre inondandolo con la sua essenza.

    Stremato, Naruto ricadde sul letto ansimante, mentre Sasuke lo osservava; vederlo così magro e pallido gli fermò il cuore, ci sarebbe voluto poco per spezzare quel fragile corpo, sarebbe bastato schiacciarlo con il proprio peso, pensò. A fatica, con la poca forza che gli era rimasta, uscì da Naruto portandosi al suo fianco e lo abbracciò stretto a sé.

    - Come ti senti? -

    Chiese Sasuke preoccupato. Naruto sfregando la testa sulla spalla del moro rispose sorridendo.

    - Stanco... -

    Sasuke si irrigidì a quelle parole, ma Naruto continuò dicendo.

    - Ma non sono mai stato così felice -

    Sasuke si rilassò e coccolò Naruto finché il biondino non si addormentò tra le sue braccia. Anche lui stava per fare lo stesso quando venne risvegliato dallo squillare del telefono, si alzò senza svegliare Naruto e corse a rispondere.

    - Pronto -

    - “Pronto Sasuke, sono Shikamaru” -

    - Ciao, Naruto ora sta dormendo -

    - “Come mai? Non è un po’ presto?”-

    - Non sono cose che ti riguardano -

    Shikamaru stette in silenzio per qualche secondo poi disse.

    - “Ah, ho capito! L' hai fatto stancare... ma mi raccomando non esagerare!” -

    - Sì, lo sì! Cosa volevi da Naruto? -

    - “Niente di importante” -

    - Si tratta di Ino e della proposta, vero? -

    Chiese Sasuke e Shikamaru sbuffando disse.

    - “Mai che stette zitto Naruto! Sì era per quello, puoi dirgli quando si sveglia che Ino ha accettato?” -

    - Certo, ma non hai affrettato un po' le cose Shikamaru? -

    - “No che non le ho affrettate. Io la amo, lei mi ama e io non voglio che sia di nessun altro” -

    - La penso come te, ma il matrimonio... -

    - “Tu non faresti qualsiasi cosa in tuo potere per legare a te per tutta la vostra vita Naruto?” -

    - Sì, lo farei -

    - “Bene allora capisci cosa intendo” -

    - A quando le nozze? -

    - “Abbiamo deciso di aspettare la fine della scuola” -

    - Devo dire anche questo a Naruto? -

    - “No, forse è meglio che sia Ino a farlo -

    - Quando si sveglierà glielo dirò -

    - “Grazie Sasuke” -

    - Ciao -

    - “Ah, Uchiha...” -

    - Sì -

    - “Sarebbe un bel metodo per legare Naruto a te, sempre se lo vuoi veramente” -

    Dicendo questo Shikamaru riagganciò. Sasuke guardò per qualche secondo il telefono, poi si diresse in camera da letto, si appoggiò alla stipite della porta e lo guardò dormire ripensando alle parole di Shikamaru: “Tu non faresti qualsiasi cosa in tuo potere per legare a te per tutta la vostra vita Naruto?”. Certo che lo avrebbe fatto, avrebbe fatto anche l’impossibile per tenerlo sempre con sé, anche contro la sua volontà, poi gli tornò in mente l’ultima frase detta da Nara: “Sarebbe un bel metodo per legare Naruto a te, sempre se lo vuoi veramente”. Come poteva solo pensare che lui non volesse legare Naruto a sé? Certo, prima di conoscere Naruto non aveva mai pensato di voler passare la vita con una sola persone, anzi, il solo pensiero gli faceva venire i brividi, ma da quando aveva capito di amare quella testolina bionda, di amarlo più della sua stessa vita e di essere ricambiato allo stesso modo, questo pensiero non sembrava più tanto orribile, anzi, gli sembrava la cosa più bella che gli potesse capitare. Decise lì, sullo stipite di quella porta, come avrebbe legato per sempre a sé quell’angelo di cui si sera innamorato


    Continua........
     
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  8. miladyblu
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    i miei complimenti..stata storia è bellissima l ho letta tutta d un fiato..davvero bella..continua così sei bravissima..dopo questa storia spero che tu continui a scrivere altre storie..perché sei brava e mi ci sono immersa proprio nella storia..
     
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  9.     +1   -1
     
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    miladyblu Grazie infinite per i complimenti, al momento sto scrivendo alche ff sempre su Naruto in collaborazione con una mia amica su efp non so se conosci il sito, sotto di metto il link se vuoi dargli una guardata



    e ora ti lascio all'ultimo capitolo ^_^


    - Capitolo 26 -


    Circa cinque anni dopo

    - Ahh Sasuuuu ahh... ma comee faii...ahh -

    Sasuke diede un altra spinta potente e precisa, entrando sempre più profondamente dentro quel corpo che tanto amava e rispose.

    - A faremmmhh cosa Narutommmmmhhh? -

    - Ahha farmi sentiree ahha cosììì...riaahhh...esci sempre hha ridurmi così -

    - Così come ahh? -

    - Ti voglio... sempreeeaaah e ovunquee -

    - No, piccolo... sono iooahhh che ti voglio sempre ahhh... come se fosse la prima voltaaaa -

    Con un ultima spinta vennero entrambi soffocando le loro urla di piacere in un bacio famelico e passionale, poi ansanti e sudati si abbracciarono stretti; prima di addormentarsi, Sasuke prese una coperta che era lì vicino e coprì entrambi.

    - Naruto svegliati,faremo tardi! Sai come si arrabbierebbe Gaara per questo -

    Naruto mugolò qualcosa del tipo.

    - Ancora cinque minuti dai -

    Ma Sasuke non lo ascoltò e, con poca delicatezza, prese Naruto in braccio, lo portò in bagno e lo buttò sotto la doccia aprendo poi l’acqua fredda.

    - TEMEEEEEEEEEEEEEE, MA SEI IMPAZZITO? -

    Sasuke ghignando rispose.

    - Era l’unico modo! -

    - NON CE N'ERA UNO UN PO' MEGLIO TEMEEE? -

    Sasuke si mise una mano sotto il mento pensieroso e poi disse.

    - Sì, un altro c'era, ma con quello non avremmo fatto in tempo credo -

    - TEMEEEEEEEEE >///< -

    Urlò Naruto diventando tutto rosso e sbattendo Sasuke fuori dal bagno. Sasuke scoppiò a ridere...“E' incredibile, dopo cinque anni ancora arrossisce se gli faccio certe battute” pensò dirigendosi in camera da letto, tirando fuori i due abiti che lui e Naruto avrebbero dovuto indossare.

    - Naruto sbrigati che... -

    A Sasuke morirono le parole in gola.

    - Sì, lo so è tardi -

    Disse Naruto entrando nella stanza solo con un asciugamano legato alla vita e uno appoggiato sulle spalle. Sasuke deglutì rumorosamente, poi cominciò a respirare profondamente per cercare di non eccitarsi a quello spettacolo.

    - Questo è un incitamento a prenderlo -

    Sussurrò.

    - Hai detto qualcosa? -

    Chiese il biondino, ma Sasuke borbottò.

    - No! Sbrigati a vestirti, ti aspetto in salotto -

    Il biondino lo guardò uscire dalla stanza e una volta che lo porta fu chiusa ghignò malefico dicendo.

    - Questa è la giusta punizione per avermi svegliato in quel modo -

    Sapeva benissimo l’effetto che avrebbe fatto su Sasuke vederlo in quel modo ed era per questo che non si era asciugato in bagno, doveva vendicarsi. “E quale metodo migliore di questo?” pensò, mentre cominciava a vestirsi.

    O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O

    - Sasuke, Naruto da questa parte! -

    Urlò un sorridente Sai sbracciandosi come un ossesso. Sasuke sbuffando disse.

    - Guarda che non c’è bisogno che fai tutto questo casino, siamo solo in quindici -

    - Ma io voglio che Naru-Chan si sieda vicino a me -

    Disse Sai attaccandosi al braccio di Naruto e una vene cominciò a pulsare in modo strano sulla fronte di Sasuke. Naruto intervenne per non far degenerare la situazione

    - Mi dispiace Sai, ma non posso, io sono il testimone di Gaara, quindi devo stare vicino a lui -

    - Già è vero, uffy! -

    - Sai... piantala! -

    Disse Sasuke cercando di calmarsi.

    - Su Sai, arrivano gli altri, falli accomodare! -

    Disse Naruto cercando di allontanare Sai il più possibile da Sasuke.

    - Io lo ammazzo! -

    - Calmati Sasu. Lo sai che lo fa per farti infuriare! Dice che lo diverte vederti geloso -

    - Tsz, io geloso -

    - Non lo sei? -

    - Certo che no! -

    - Beh allora se non lo sei, dopo finita la cerimonia mi metterò vicino a lui... tanto tu non sei geloso! -

    - NON OSARE! -

    - Sì Sasuke, mi hai chiamato? -

    Chiese il moretto dal fondo del piccolo municipio.

    - Tsz! -

    Rispose Sasuke, Naruto scosse la testa in direzione di Sai e poi si girò verso Sasuke.

    - Su vai da tuo fratello, sembra nervoso -

    - Lo eri pure tu se non ricordo male -

    - Era diverso, io ero malato e c’erano anche i tuoi... -

    - E’ per questo che sei inciampato allora? -

    - Ancora con quella storia? E va bene ero nervoso, non è da tutti venire in Spagna e sposare l’amore della propria vita in un posto splendido come questo -

    - Lo so Naruto, anche io lo ero -

    - Veramente? Sembravi così sicuro di te quel giorno -

    - Era una finta, avevo un paura pazzesca... paura che tu ci ripensassi -

    - Non lo avrei mai fatto! Io voglio passare il resto della mia vita con te e voglio appartenere solo a te -

    - Mi appartieni ormai da cinque anni Naruto e questo anello lo dimostra -

    Disse Sasuke prendendo tra le mani quella di Naruto dov'era la sua fede d’oro bianco, per poi baciarla dolcemente.

    - Sasuke questo è il mio matrimonio, non vorrai mica rubarmi la scena, vero? -

    Disse sorridendo Itachi, Sasuke abbassò le mani senza lasciare quella di Naruto, si girò verso suo fratello e disse.

    - No, grazie! Io la mia persona speciale già l'ho legata e ma... ora tocca a te! Come mai ci hai messo così tanto a fare questo passo? -

    - Non è colpa mia! Gaara mi diceva sempre di no -

    - Già aveva capito che rompiscatole sei -

    Disse ghignando Sasuke.

    - Guarda che non siete poi tanto diversi vuoi due! Non fate altro che fare sciocchezze su sciocchezze! -

    Disse Naruto. I due fratelli Uchiha abbassarono la testa colpevoli, consapevoli delle parole di Naruto.

    - Ma è per questo che vi amiamo! Senza quello “sciocchezze” non sareste voi -

    Disse Naruto per poi dirigervi verso gli altri ospiti. Itachi poggiò una mano su una spalla di Sasuke dicendo.

    - Sai fratellino... siamo fortunati ad averli incontrati ed essere stati scelti da loro -

    - Lo so Itachi... lo so! -

    Rispose sorridendo Sasuke, seguendo con lo sguardo il suo Nasuto mentre salutava i pochi invitati.

    - Kakuzu, Hidan, Sasori, Konan, Kisame ben arrivati, venite vi faccio vedere i vostri posti -

    Disse sorridendo Naruto, facendo strada., Itachi gli andò incontro salutandoli.

    - Sono contento che tu sia venuto Sasori -

    - E io sono contento di essere stato invitato, scusami per quello che è successo con Deidara -

    - Non devi scusarti Sasori! Anzi ti sono debitore, se non fosse successo quello, io non avrei mai conosciuto Gaara! -

    Sasori annuì sorridendo e seguì gli altri al suo posto, mentre Itachi si avvicinò a Naruto chiedendogli.

    - Sono arrivati tutti?-

    - Sì, direi di sì! Neji, Kiba, Sai, Shika e Ino soro arrivati prima di me e Sasu, i tuoi amici sono arrivati ora, l’unico che manca è Gaara -

    - Siamo sicuri che lui verrà? E' l’unico che mi interessa... è lui che deve essere qui -

    - Non preoccuparti è di la, è più nervoso di te -

    - Veramente è già qui? -

    - Certo, ti ama troppo per non esserci -

    - Naruto... digli che può entrare, ormai sono arrivati tutti -

    Il biondino annuì ed andò da Gaara.

    - Gaara su vien... wow, sta benissimo! -

    Disse Naruto rimanendo a bocca aperta. Il rossino portava un abito nero, dal taglio semplice ma elegante.

    - Veramente Naruto? Non è un po' troppo semplice per un occasione del genere? -

    - Certo che no, sei bellissimo... non oso immaginare cosa penserà Itachi quando ti vedrà -

    - Itachi è nervoso? -

    - Sì, aveva paura che tu fossi scappato -

    - Sempre il solito! -

    Disse Gaara sorridendo, poi si avviò verso la porta diretto verso il suo futuro marito.

    La cerimonia fu semplice ed elegante come desiderio dei due “sposi”.

    - Ora puoi baciare lo sposo -

    Itachi non se lo fece ripetere due volte, era da quando aveva visto Gaara entrare dalla porta che aveva voglia di baciarlo. Beh aveva voglia anche di fare altro con lui, ma per quello avrebbe aspetto dopo la festa.

    Il ricevimento si tenne in una piccola villetta , molto carina ed elegante che dava sul mar mediterraneo. I due neo sposo si appartarono (o cercavano di farlo) molto spesso, per scambiarsi effusioni e gli invitati di divertirono molto a scocciarli facendo infuriare il rossino che veniva prontamente calmato da suo marito. Tutti sembravano divertirsi, tranne uno, Naruto si era seduto su una panchina di marmo in giardino, che aveva la vista sul mare, Sasuke lo raggiunse, si sedette al suo fianco e abbracciandolo gli chiese.

    - Non ti diverti? -

    - Sì, mi sto divertendo molto -

    - Allora perché non vieni di la con noi? -

    - Non voglio rovinare la festa Sasuke -

    - Rovinare? Perché? -

    - …-

    - Su dimmelo -

    - Sto... sto aspettando la telefonata di Tsunade -

    Disse Naruto facendogli vedere il cellulare che aveva in mano. Sasuke sbarrò gli occhi, ricordandosi solo in quel momento che giorno era quello.

    - Naruto, scusami, me ne ero dimenticato -

    Naruto sorridendogli lo baciò dolcemente sulla guancia e gli disse.

    - Non preoccuparti Sasuke, basto io preoccupato per tutti e due -

    - No, che non va bene Naruto! Che razza di marito sono? Mi sono dimenticato delle tue analisi e invece di starti vicino...-

    - Sei stato vicino a tuo fratello nel secondo giorno più importante della sua vita -

    - Secondo? -

    - Sì, secondo, il primo è stato quando ha incontrato Gaara, la stessa cosa è stata per me! Il nostro matrimonio è il secondo giorno più bello, il primo in assoluto è quando ti ho incontrato -

    - Cosa ho fatto per meritarti? -

    Disse Sasuke stringendolo a sé. Naruto non rispose e si fece abbracciare.

    Sasuke sentiva la tensione nel corpo di Naruto, sapeva della sua paura... la paura che il tumore tornasse, la paura di dover fare ancora la terapia. Si maledì per non essersene ricordato, poi sentì la mano di Naruto stringere la sua e abbassò lo sguardo per guardarlo.

    - Piccolo... dimmi a cosa pensi -

    - Io... ho paura Sasuke... una paura immensa! Se le analisi fossero positive, non credo che riuscirei di nuovo a sopportare tutto -

    - Ci sono io con te tesoro -

    - E’ proprio per questo che lo dico! Io non sopporto DI vederti soffrire per il mio dolore,Tsunade ha detto che se sono negative oggi -

    - Sarai fuori pericolo -

    Finì Sasuke e delle piccole lacrime cominciarono ad uscire dagli occhi azzurri di Naruto. Sasuke cercò di asciugarle prima con le mani, poi con dei baci, ma non funzionò, continuavano ad uscire imperterrite finché, lo squillare del cellulare, non li fece sobbalzare entrambi. Naruto lo fissava terrorizzato senza trovare il coraggio di rispondere, così Sasuke glielo tolse dalle mani e rispose.

    - Pronto Tsunade sono Sasuke...-

    - …-

    - Sì, vogliamo sapere i risultati -

    - … -

    - Ne...ne sei sicu...ro? Ne sei sicura al 100% Tsunade?-

    Chiese Sasuke con voce tremante e Naruto, sentendo quel tremolio nella voce di suo marito, pensò immediatamente al peggio. Si alzò di scatto allontanandosi da lui, non voleva sapere niente, non voleva sentire più niente, voleva solo piangere disperatamente e rimanere solo; non sarebbe riuscito a sopportare gli occhi pieni di dolore di Sasuke se li avesse incrociati, ma improvvisamente si senti abbracciare e tra le lacrime disse.

    - Sasuke... Sasuke ti prego lasciami! Non ce la faccio... non ora... ti prego! -

    - No, Naruto, tu devi ascoltarmi -

    - Sasuke, ti prego! -

    - Naruto ascoltami! -

    Disse Sasuke girandolo verso di sé, gli prese il volto tra le mani e con i palmi gli asciugò le lacrime, poi disse.

    - Tsunade ha detto... che gli esami... sono tutti negativi! Nasuto sei guarito -

    - C...osa? -

    - Tesoro mio, sei guarito! -

    Disse Sasuke baciandolo sulle labbra.

    - Sasuke sono veramente guarito?-

    - Sì, non devi avere più paura -

    Naruto scoppiò a piangere per la felicità, si strinse più che poteva a Sasuke, baciandolo con passione. Vennero interrotti da Gaara e Itachi minuti dopo.

    - Ehi voi due, volete farlo durante il nostro... Naruto che hai? -

    Chiese Itachi preoccupato, vedendo le guance di Naruto umide. Naruto sorridendo e stringendosi a Sasuke rispose.

    - Niente non ho niente di niente -

    - Abbiamo appena saputo da Tsunade i risultati delle analisi, sono tutte negative -

    - Questo significa... -

    - Sì, Gaara... Naruto sta bene! -

    Disse Itachi stringendolo a sé, poi andarono dagli ospiti per dare la bella notizia, lasciando così soli Sasuke e Nasuto che, ancora abbracciati e felici, si scambiarono altri baci passionali e pieni d’amore.

    Sasuke poggiò la fronte su quella di Naruto sorridendo.

    - Ora starai sempre con me Sasuke? -

    Il moretto stringendolo rispose.

    - Sì... starò sempre con te! -


    FINE
     
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    bello mi piace :luluv: ho appena finito di leggere il primo capitolo e già me ne sono innamorata :luv:
     
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  11. YukiCchan~
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    solo una cosa: :plurt: :wak: :luluv: :blo: :chu: :ahah: :luv: :waa: :luluv: :luluv: :luluv: :luluv: :lov: :gods: :luluv: :luluv: è UNA STORIA VERAMEEEENTE COMMOVENTEE!!!!!!! SONO MORTA E RISORTA NON SO QUANTE VOLTEE!!!!!!!! è...è...è....STUPENDAMENTE STUPENDA....poi, certo...vedere Sasuke uke è..come dire..? davvero divertente xDDD
     
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