One Piece - A Baby's Love -

PG ARANCIONE//ROSSO

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  1. Ayase Yukiya
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    Capitolo 1

    DIECI ANNI DOPO (Prima parte)




    Una tranquilla mattina come tante altre lungo la rotta maggiore del grande Blu.

    La Thousand Sunny procede spedita verso la nostra prossima destinazione; Silent Island.

    Da quando Rufy è diventato il Re dei pirati, dobbiamo cambiare isola sempre più spesso se vogliamo scappare alle navi della marina,ma la cosa non ci disturba affatto.

    Ormai conosciamo questo mare come le nostre tasche,anche se a volte,non sempre finiamo dove vorremmo andare.

    Abbiamo lasciato la città di WaterSeven da circa dieci giorni.

    Per Frankie,rivedere tutti suoi vecchi compagni fu a dir poco terrificante,non la smise più di piangere per ore intere,tant’è che Rufy cominciò a chiedermi se andando di quel passo,non sarebbe rimasto senza più acqua in corpo.

    Poi,notizia del secolo che spiazzò persino noi.

    Paulie,il capomastro del dock numero uno,si era spostato circa sei anni fa con niente di me che un ben noto ex membro della CP9; Rob Lucci.

    Sì,davvero una cosa assurda.

    Oggi ho comunque deciso che me ne starò tutto il giorno nella mia officina.

    È da tanto che non preparo le munizioni per la mia fionda e quelle che mi sono rimaste,sono davvero poche.

    “PAPA’!!!!”

    Un urlo potente,rimbomba all’improvviso per tutta la nave,fino ad arrivare alle mie povere orecchie e facendomi esplodere in faccia,la mistura esplosiva che ho in mano in quell’istante.

    Sento un gran sbattere di piedi sopra la mia testa e la porta che si apre dietro di me all’improvviso con un tonfo tremendo.

    Una bambina di otto anni,con i lunghi capelli neri ricci,un vestitino rosa pieno di fiorellini e macchiato in vari punti di erba del ponte sopra i jeans mezzi rovinati che adora tanto e gli occhi neri come la notte,pieni di lacrime che scorrono sul suo bel visino.

    Corre verso di me e mi abbraccia stretto.

    “Che cosa c’è tesoro?” gli chiedo accarezzandogli la testa.

    “Tom è cattivo con me e dice che sono stupida come papi Rufy”

    Sempre la stessa storia ormai.

    Tom è il figlio di Frankie e Nico Robin e come degno discendente di suo padre,ha preso il suo terribile caratteraccio che a volte,diventa davvero un po’ troppo insopportabile nei confronti degli altri.

    La stacco da me e la guardo bene in faccia,dicendogli per la centesima volta che non deve farsi mettere i piedi in testa da quel montato.

    Gli asciugo le lacrime con un fazzoletto pulito e le do un bacio sulla fronte.

    “Sei tutto sporco di fuliggine papi” fa lei strofinandosi la fronte diventata un po’ nera.

    “Merito tuo” esclamo incrociando le braccia un po’ contrariato “stavo preparando una mia mistura speciale,ma come al solito,le tue grida sembrano diventare sempre più simili a quella di cento cannoni che sparano nello stessi stante,mia cara Merry”

    Riesco a strappargli un piccolo sorriso dalle labbra.

    Cavolo come assomiglia a Rufy quando fa così,penso.

    “Bene,adesso vai e torna a studiare prima che Nami ti mangi viva”

    Lei se ne va,cacciando uno sbuffo.Come dargli torto …chi vorrebbe avere Nami come insegnante?

    Dopo un bel po’ di ore,finalmente riesco a finire il mio lavoro.

    Guardo l’orologio appeso alla parete che segna mezzogiorno e qualche minuto.

    Rimetto tutto a posto e salgo su in coperta a pranzare con il resto degli altri.

    *************************************



    - Nel regno di Sanji -

    Respira a fondo Sanji. Cerca di non crollare proprio adesso.

    Devo stare calmo,infondo non c’è niente che non può essere rimesso a posto con una buona dose di pazienza e moderazione.

    … Al diavolo tutto!!

    “TOM,MERRY!!!RAZZA DI DEMONI,CHE CAZZO AVETE COMBINATO ALLA MIA CUCINA?” grido contro quelle due piccole pesti che tentano invano la fuga,dopo aver macchiato i fornelli,il piano da lavoro e (ma come ci sono riusciti?) il soffitto,con la tempera da disegno.

    Svelto li blocco,sollevandoli per il colletto delle maglie fino a fargli staccare i piedi da terra.

    Sono tutti e due sporchi di colore.

    “è stata tutta colpa sua” esclama Tom puntando il dito contro Merry.

    “Non è vero,Nii-chan è stato lui a imbrattare tutto e quando sono arrivata mi ha sporcata tutta di colore” replica lei con le lacrime agli occhi.

    Oddio quanto è tenera quando fa così!!! (*immaginatevi Sanji con la faccia da ebete smarrito*).

    Maledetta,sa qual è il mio punto debole e lo sta sfruttando spudoratamente.

    “Bene,se stanno così le cose” e rivolgo una delle mie peggiori occhiate funeste al maschio e lasciando andare lei “Questo pomeriggio rimetterai tutto a posto”.

    “Ma questo pomeriggio attracchiamo”protesta lui serrando i pugni a mo di minaccia contro di me.

    Non mi spaventi piccolo Frankie in miniatura che ti credi.

    “Allora dovevi pensarci bene prima di combinare questo casino”

    “Ma che diavolo è successo?”

    Mi giro e vedo Zoro fare capolino dalla porta.

    La solita bandana nera sul braccio e le tre spade appese alla vita.

    “Hai deciso di ridipingere la cucina e non mi dici nulla?!” esclama con un piccolo ghigno su quella su odiosa faccia.

    Che giornata stressante,oggi,sento proprio di essere ancora una volta ben oltre il limite della mia solita pazienza e quello stupido di un Marimo,sfotte pure.

    “Spiritoso davvero,ma peccato che io non stia ridendo in questo momento” grido infuriato nero.

    Lui si avvicina a me e mettendomi un braccio intorno alla vita,mi guarda negli occhi per alcuni istanti,per poi dirmi “Su dai calmati o ti verranno le rughe prima del tempo” e mi da dei colpetti sulla testa.

    “Zoro, è da sei anni che mi fai questo,neanche fossi il tuo cane e lo sai che …” faccio io ormai al mio limite estremo e con un calcio potente,lo sbatto fuori dalla porta dove è entrato “…VA A FINIRE COSI’ TUTTE LE VOLTE!”.

    “Povero Marimo-san” fa Merry dopo aver assistito a tutto ciò.

    Oh cavolo,quel baka mi ha abbracciato davanti ai bambini.

    “Sanji,perché ora sei tutto rosso in faccia?”mi chiede incuriosito Tom.

    Devo stare calmo...devo stare calmo...


    :yo: al prossimo capitolo....

    Edited by Ayase Yukiya - 18/2/2010, 21:44
     
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  2. Juria
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    Voglio il seguito...voglio il seguito...voglio il seguito :plea:

    P.S. : Nel regno di Sanji, la frase che dice "Maledetta, sa qual è il mio punto debole", alla parola punto manca la P ^^
     
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  3. Ayase Yukiya
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    Occhio di lince ^_^
    sistemato.....il prossimo capitolo lo controllo per bene prima di postarlo
     
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  4. Atis
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    Concordo con juria dicendo che vorrei leggere presto il seguito! un unica precisazione: ho notato che lo hai fatto sempre ma quando usi la virgola nelle frasi tra la virgola e la seconda parola o comunque tra il segno di punteggiatura in generale e la parola successiva, ci va lo spazio. Non è un errore grave, ed io l'ho imparato solo poco tempo fà però fa parte delle regole grammaticali!
    Lo so che sono stressante :D perciò la prossima volta prometto che lascio un commento solo per dire quanto mi piace la storia :D
     
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  5. Ayase Yukiya
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    Capitolo 2

    DIECI ANNI DOPO (Seconda Parte)




    -Sul ponte della Sunny (Rufy)-

    -Cavolo Zoro,hai fatto davvero un bel volo- esclamo, osservando lo spadaccino disteso a terra che prova a rialzarsi con un po’ di fatica.
    -Certo che il cuocastro è diventato davvero forte- dice massaggiandosi dolorosamente il fondoschiena.

    -Beh,io vado a mangiare- faccio, andando verso la cucina,ma lui mi blocca tenendomi per un braccio.
    -Lascia che si calmi un po’ o per pranzo mangeremo tutto veleno-
    -Uffa,ma io ho fame- esclamo contrariato all’idea di dover aspettare.

    Alla fine,ci sediamo contro una parete e aspettiamo che Sanji,sbollisca a modo suo la rabbia.
    Ultimamente lui e Zoro,si comportano davvero in maniera strana.
    Come posso dire,sembrano essere tornati quelli di dieci anni prima.
    Hanno ricominciato a darsele di santa ragione quasi tutti giorni e per i motivi più disparati,dal bicchiere sporco nel lavandino fino addirittura,quando,una volta Sanji mezzo ubriaco,paragonò il sesso con lo spadaccino a una specie di routine casalinga e senza più vita.
    Quella volta dovettimo fermarli con le maniere forti o avrebbero distrutto l’intera nave.
    Fisso a lungo Zoro in volto e mi sorge spontaneo chiedergli
    -Stavolta per che cosa lo hai fatto arrabbiare?-

    -Io stavolta non centro un bel niente- esclama lui grattandosi la testa pensieroso -a quanto pare,Tom e Merry hanno deciso che era ora di rinnovare il colore della cucina,ma a quanto pare al nostro caro principe,il colore arcobaleno non piaceva molto,così adesso li sta costringendo a pulire tutto il casino che hanno fatto ai suoi amati fornelli-
    Osservo la porta chiusa della cucina e non posso fare a meno di sospirare sonoramente.
    Strano,non è da me preoccuparmi tanto per queste cose.
    In effetti,fino a quando non sono diventato padre,non mi passavano neanche per l‘anticamera del cervello,ma in questi anni ho imparato che a volte bisogna pensare al tipo di comportamento che mia figlia sta imparando,vivendo sempre a contatto con gente che,beh,tanto sana di mente non lo è proprio.
    Merry ha di sicuro preso il suo aspetto di quand’era piccolo,ma il carattere che sta sviluppando è uno strano incrocio tra quello di Usopp;pauroso,un po’ piagnucolone e sempre pensieroso; e quello suo;ingenuo e un po’ sconsiderato per il pericolo e di certo,è davvero molto difficile per lei,trovare un certo equilibrio tra i due.
    Specie poi,quando si fa trascinare da Tom nelle sue marachelle.
    -Come mai siete qui?-
    Una voce proveniente dalla nostra destra,mi fa uscire da quel turbinio di pensieri che di certo non mi fanno molto bene.
    Lunghi capelli arancioni legati in una treccia che scende dietro la schiena.
    Solito sguardo poco rassicurante e un enorme pancione che spunta da sotto la lunga maglietta pre-maman.

    -Cavolo Nami,sei proprio diventata una botte- esclama Zoro con un ghigno verso la navigatrice,ormai incinta di otto mesi e mazzo.
    -Ripetilo se hai il coraggio?- lo minaccia serrando il pugno con fare intimidatorio.
    -Ma siamo sicuri che lì dentro ci sia solo un bambino?-
    Ma che cavolo cerca di fare Zoro?
    Lo sa che così la fa solo arrabbiare di più.
    -Nami calmati,o il piccolo ricomincerà a scalciare e tu sai che quando ti arrabbi tanto,lo sa facendoti male poi- dico cercando di calmarla un po’.

    -Hai ragione- esclama lei -non ne vale la pena per una testa verde come lui -
    e così dicendo si avvia verso la cucina.

    Dopo circa una buona mezz’ora che aspettiamo in silenzio,dalla botola che porta sotto coperta,sbuca la figura di Usopp che girandosi verso di noi ci chiede
    -come mai non siete andati a mangiare?-
    -Beh,direi che per adesso si sia calmato- fa Zoro alzandosi,senza aver degnato la domanda di Usopp.
    Viene verso di me e mi aiuta a rialzarmi.
    -A quanto pare Sanji ha perso di nuovo le staffe- esclamo,vedendo il modo con cui osserva lo spadaccino,mentre entra in cucina cauto.

    -E stavolta che ha fatto?- chiede lui sbuffando.

    -Nulla a quanto pare-
    Le sue braccia,si stringono improvvisamente contro i miei fianchi e senza che me ne accorga,le sue labbra sono incollate alle mie.

    Schiudo un po’ la bocca per permettere alla sua dolce lingua di insinuarsi dentro la mia bocca e farmi così provare emozioni indescrivibili.
    Mi stacco da lui un po’ contro voglia,ma il mio stomaco sta davvero cominciando a brontolare e ormai,manchiamo solo noi a tavola.

    ***************************************


    -Nel Regno Di Sanji (Merry)-

    Maledetto Tom e la sua boccaccia.
    Per colpa sua ho dovuto ripulire la sua grande opera d’arte e quel che è peggio,ora Nii-san sarà di sicuro arrabbiato con me.
    Fisso a lungo il muro davanti a me con aria pensierosa.
    Come vorrei trovare un amico più simpatico che questo Dobe dai capelli azzurri.
    Uno che appena ti vede,ti saluta anziché farti le boccacce,come in questo momento.
    -Piantala Dobe- gli grido contro dall’altra parte del tavolo,dopo che per l’ennesima volta mi ha mostrato la lingua piena di cibo masticato.
    -E tu smettila si osservarmi Baka!- e mi lancia contro una carota con il cucchiaio.
    Per fortuna Frankie appena lo vede,gli intima di smettere subito o lo avrebbe punito per bene.
    Ben gli sta,mi dico trionfale e osservandolo con un sorriso compiaciuto.
    Improvvisamente la porta si apre e papi Rufy e papà,entrano con un’aria un po’ allegra.
    Chissà,magari hanno visto qualcosa di bello.
    Papi Rufy,va a sedersi come al solito a capo tavola,mentre papà gli siede subito accanto e lo guarda con un’aria strana.
    -Mi lasci in pace almeno quando mangio?- esclama di botto Nami,attirando su di se l’attenzione di tutti.
    -è un po’ agitato il piccolo- fa Nico Robin seduta accanto Frankie
    -Tutta colpa del mare- dice accarezzandosi il pancione,così da tranquillizzare il piccolo --fa così quando sente che il tempo sta per cambiare-
    “Tale madre,tale figlio” fa Chopper sorridente e facendo scappare una piccola risatina a Nami.

    -YOHOHOHOHOHO!!!Già immagino come sarà avere di nuovo lo sgambettare felice di un neonato su questa nave- fa Brook tutto elettrizzato.
    Brr…ogni volta che lo vedo in faccia mi da i brividi.
    Ma come farà a vedere senza gli occhi e il cibo che mangia,dove andrà mai a finire se è tutta ossa?
    “Comunque”fa Nami “per metà pomeriggio,dovremo attraccare sulla prossima isola,quindi mi raccomando” e punta un dito verso me e Tom “Non combinatemi casini come a Water Seven,chiaro?”
    “Ok”risponde sbuffando.
    “D’accordo” faccio io fissando con attenzione la patata che ho nel piatto.
    Io odio le patate.
    Nii-san deve essere proprio arrabbiato con me se mi ha dato una porzione extra di patate.
    Maledetto Tom,ti odio con tutto il cuore.

    :yo: Ed ecco a voi il secondo Capitolo

    Edited by Ayase Yukiya - 19/2/2010, 20:19
     
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  6. Juria
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    Oddio!!! Paragonare il sesso con Zoro a una specie di routine casalinga e senza più vita???!!!?? :wha: :wha:

    Pazzo Sanji!!! L'avessi io Zoro xD

    Ciemmequ la storia mi piace sempre di più (è originale al massimo xD)... Aspetto il prossimo capitolo ^^

    P.S. : Voglio precisare che non lo dico perchè ti voglio male xD però nel mondo di Sanji la frase "Come vorrei trovare un amico più simpatico che questo quel Dobe dai capelli azzurri" credo sia da correggere ^^
     
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  7. Ayase Yukiya
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    ^_^" corretto....cavolo che pessimi occhi che ho
     
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  8. Ayase Yukiya
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    :ha: e dopo varie fatiche e correzioni su correzioni,ecco a voi il terzo capitolo della storia...Lo posto oggi perchè domani non avrò tempo visto che andrò a fare cosplay al fumettopoli....

    :gr: Stavolta sono stata attentissima alla grammatica,quindi godetevela
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    Capitolo 3

    SILENT ISLAND



    -Thousand Sunny (Tom)-

    Perché deve essere sempre così difficile con lei?
    Ogni volta che sorride, mi viene quasi voglia di farlo pure io.
    Quando la faccio piangere, mi sento un verme e quando invece poi scopro che mia ha solo preso in giro la vorrei strozzare.
    Che cosa mi sta capitando?
    Abbiamo appena attraccato al porto di Silent Island e la osservo di nascosto dal tetto della coffa.
    Si è cambiata subito dopo pranzo.
    Adesso porta una maglietta nera con sopra il disegno di una farfalla rosa e suoi amati jeans portafortuna.
    Ha ancora qualche traccia residua di colore sulla cascata di ricci che le incorniciano il viso,in modo così strano.
    Che vado a pensare?
    Lei è un mostro con le sembianze di una bambina tenera e dolce,ecco tutto e io non mi farò corrompere da simili distrazioni.
    Zoro se la mette sulle spalle e lei,ride tutta contenta.
    Sento il mio stomaco stringersi in una strana morsa che ormai mi è molto familiare in questi ultimi tempi.
    La vedo girare la testa verso di me e guardarmi alcuni istanti,per poi gridarmi
    “Io vado,vuoi che ti porti qualcosa,magari un altro po’ di colore?”
    Mi alzo di scatto e le rispondo in malo modo
    “Va al diavolo BAKA,se non torni mi fai solo un gran favore!”
    Scendo da lì con un balzo e me ne vado verso la stanza dei pesi per allenarmi un po’.
    La odio da matti,ma allo stesso tempo credo di essermene innamorato perso.
    “…Cosa?”grido all’improvvisa affermazione dei miei pensieri
    "ma siamo matti!!Nooo,lei non piace,non può essere vero!"


    ************************************************



    -Silent Island (Zoro)-

    È proprio cotto,ormai ne ho la certezza assoluta.
    Basta vedere come la stava spiando dal tetto della cucina poco fa.Arrivati all’ingresso del villaggio,la faccio scendere dalle mie spalle e lei si dilegua nel giro di appena due secondi.
    A volte,mi sembra di avere a che fare con una piccola Rufy in miniatura.
    “Dov’è Merry?” parli del diavolo.
    “Credo che se la sia già data a gambe” rispondo al capitano.
    Sbuffa lievemente avvilito e si avvia di nuovo verso nave.
    Povero Rufy,mi fa quasi tenerezza vederlo in quello stato.
    “Zoro aspettami” mi giro di nuovo e stavolta vedo Sanji che mi corre incontro.
    Dio,questa proprio non ci voleva.
    E poi,come diavolo si è vestito?
    Pantaloni neri stretti,una dannatissima camicia bianca immacolata e cosa ancora più scioccante,è senza la sua vitale cravatta.
    Se non fosse per quella cosa,me lo scoperei in questo momento ma visto com’è andata l’ultima volta da allora sto cercando di trattenermi per non rovinare tutto.
    “Che cosa vuoi cuoco?”gli domando freddamente.
    Pensa a qualcosa di orribile,schifoso e che ti faccia perdere quella maledetta voglia di baciarlo.
    “Credevo che avessi smesso ormai da qualche tempo di chiamarmi così,stupido di un marimo”esclama un po’ seccato
    “comunque,volevo chiederti se venivi con me per aiutarmi con le provviste perché i due piccioncini si sono già chiusi dentro”.
    Non osservargli le labbra mentre parla,non farlo.
    Dannazione,ma perché mi deve provocare in quel modo così terribilmente sexy?!
    “Non puoi chiederlo a Frankie o a Nico Robin?Io avrei altri programmi in mente”
    “Tipo quello di perderti come al tuo solito?”
    Colpo basso.
    Alla fine,dopo vari tentativi cedo e ci avviamo verso il mercato.
    Le ore passano lentamente,tra una bancarella e l’altra.
    Sanji sa come muoversi in questi posti,mentre io mi limito a seguirlo come un cagnolino per questa dannata strada che mi pare infinita.
    A un certo punto,passo davanti ad una vetrina che attira la mia attenzione.
    Cavolo non lo avevo ancora preso,ma si può essere più idioti.
    Con lo sguardo vedo che è impegnato a contrattare sul prezzo di alcune verdure.
    Benissimo,così non mi vedrà mentre entro.
    “Buon pomeriggio”mi fa la commessa appena varco la soglia.
    “Salve” faccio io un po’ impacciato “ecco io,starei cercando …”
    Cavolo non riesco a dirlo come se nulla fosse.
    Balbetto qualche frase senza senso ma con un sorriso di sicuro prestampato,la commessa mi risponde “capito signore e credo proprio di avere ciò che fa per lei”
    E si dirige verso una vetrinetta e poi torna verso di me con un oggetto in mano.
    Lo osservo estasiato,senza parole se non “sì,è perfetto”.


    *****************************************************



    -Al mercato (Sanji)-

    Con chi crede di avere a che fare quel fruttaiolo da due soldi?
    Voleva rifilarmi delle porcherie belle e buone ma per fortuna che con me non attacca.
    Mi giro alla ricerca di Zoro, per consegnargli un po’ di buste della spesa ma non riesco a trovarlo da nessuna parte.
    Dopo circa qualche minuto,lo vedo arrivare da un punto imprecisato del mercato.
    “Si può sapere, dove diavolo eri andato a finire?” gli chiedo sbattendogli le buste in faccia.
    “Quanto siamo permaloso oggi“, esclama sbuffando
    “dovresti darti una calmata sai?”
    Una vena nella tempia comincia a pulsarmi in maniera minacciosa.
    Mi calmerei anche, se però una certa persona di mia conoscenza non avesse deciso dall’oggi al domani di non scoparmi più perché dice che così non riesce ad allenarsi con lo stesso ritmo di una volta.
    Tutte assurdità,bastardo.
    Che credi che non mi accorga delle volte in cui stai in bagno per una mezz’ora filata e poi te ne esci con il sorriso sulle labbra?
    Stiamo calmi altrimenti va a finire che litighiamo di nuovo.
    “Certo che questo posto è cambiato parecchio”
    fa Zoro osservando gli addobbi che hanno messo lungo le strade e la moltitudine di gente che ci viene addosso.
    “In effetti è totalmente diversa da dieci anni fa”
    “Devi ancora prendere altro o possiamo tornare alla nave?”
    mi chiede raccogliendo le buste che stanno ai miei piedi.
    “Credo che per oggi possa bastare”
    rispondo e ci incamminiamo di nuovo verso la Sunny.
     
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  9. Juria
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    Questo capitolo è scritto davvero bene :uk:

    Sanji frustrato è una meraviglia xD

    Aspetto il seguito ^^
     
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  10. Atis
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    Come promesso in questo commento niente critiche e solo complimenti.
    Spero di leggere presto il prossimo perchè quoto Juria quando parla di SSanji e sono curiosa di scoprire che cosa ha comprato Zoro!!!
     
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  11. Ayase Yukiya
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    Capitolo 4

    UN POMERIGGIO MOVIMENTATO




    Finalmente libera di correre per immensi spazi aperti.

    Non vedo l’ora di conoscere il mio nuovo amico.

    So che è su quest’isola e giuro che lo troverò ad ogni costo.


    *******************************************************



    Quasi tutti sono scesi a terra.

    Gli unici rimasti sono io Brook e Tom che è in punizione.

    Quel piccolo demonietto, la deve smettere di coinvolgere sempre la mia piccolina, nelle sue dannate marachelle.

    Sono dentro la mia cabina, sdraiato sul letto e con i soli boxer addosso.

    Fuori il sole picchia così forte che qua dentro si crepa dal caldo, anche con l’oblò aperto e il venticello fresco che entra ogni tanto.

    La porta si apre con un piccolo cigolio e vedo Rufy entrare con un’aria un po’ avvilita.

    “Come mai sei tornato così presto?”gli chiedo

    “Non ho fatto in tempo a raggiungere Merry” mi risponde sedendosi al bordo del letto e levandosi il cappello di paglia,per poi appoggiarlo sul comodino lì accanto.

    “Da quando abbiamo lasciato Water Seven,non fa altro che evitarmi” prosegue sospirando, “credo di essere un fallimento come genitore”.

    È la prima volta che gli sento dire cose del genere,non è da lui buttarsi giù in quel modo.

    Che c’entri forse lo schiaffo che gli tirò quella volta?

    Si leva la maglietta rossa e i bermuda di jeans,rimanendo così con il solo intimo addosso.

    “Dio che caldo che fa”sbuffa rannicchiandosi accanto a me e poggiando la testa sopra il mio petto.

    Con una mano,comincio ad accarezzargli i capelli neri corti,lentamente.

    “Sei un bravo genitore,credimi”gli sussurro all’orecchio, “e te lo dico perché è vero”.

    Alza il viso verso di me e mi guarda con i suoi profondissimi occhi neri.

    Appoggia lievemente le sue labbra sulle mie e poi mi bacia.

    Teneramente,come solo lui sa farlo.

    Dio,anche se sono passati tanti,quel contatto così leggero,è ancora in grado di far sussultare il mio cuore come se fosse la prima volta.

    Le mie mani si stringono attorno al suo corpo,per poterlo avvicinare di più a me.

    Premo un po’ di più su quelle bellissime labbra e chiedo il permesso di poter entrare nella sua adorabile bocca.

    La sua lingua calda e morbida che danza meravigliosamente con la mia e intanto,le sue mani che vagano sulla mia schiena nuda,come a volere memorizzare per bene,ogni mio centimetro di pelle.

    Lo faccio sdraiare sotto di me,staccandoci un attimo per riprendere fiato.

    Le guance rosse e gli occhi semichiusi.Dio com’è bello,ed è finalmente mio.

    Anche se sono passati tanti anni,vederlo in quello stato mi manda in paradiso.

    “Ti amo Usopp”mi sussurra lievemente e portando le sue braccia ad agganciarsi dietro il mio collo “non mi stancherò mai di dirtelo,mai …ti amo Usopp.Ti amo,ti amo,ti amo”

    Sorrido a quelle frasi dette con quel tono così sexy che solo lui sa fare.

    “Lo so amore mio,lo so”

    Mi chino di nuovo su di lui e riprendo a baciarlo con ancora più foga.

    Scendo lentamente sul suo torace che si abbassa e alza al ritmo del suo respiro sempre più veloce.

    Con un dito,stuzzico lieve uno dei suoi capezzoli e lo sento emettere piccoli gemiti di piacere.

    Le mie labbra,non possono smettere di assaporare il sapore di mare che ha quella pelle così chiara.

    “Usopp,la lingua …ti prego,usa la lingua” mi dice tra un verso e l’altro.

    Lentamente mi avvicino all’altro capezzolo già turgido di piacere e comincio a leccarlo e a baciarlo.

    Lo fa impazzire da matti quando faccio così.

    Oh Rufy,non mi basti mai.

    Intanto con l’altra mano,massaggio la sua virilità già dura,da sopra la stoffa dei boxer,facendolo ormai gemere senza ritegno.

    “Ti prego,prendilo” mi supplica con voce suadente.

    Non posso non resistere a quella richiesta e svelto,libero il membro da quella costrizione fatta di stoffa e comincio a leccarglielo.

    Lentamente,per sentire quanto possono diventare acuti,quei bellissimi ansimi di piacere che entrano nella mia testa e mi drogano di lussuria.

    Lo prendo in bocca e comincio pompare piano.Le sue mani s’infilano tra i miei capelli e cercano di farmi andare più veloce.

    Lo accontento e aumento di più la velocità.

    “Più forte,ti prego … ancora … ancora!!!”grida quasi per come lo sto facendo impazzire.

    In un attimo,lo sento arrivare al culmine e un liquido caldo,si riversa nella mia bocca,deglutendolo.

    Alzo lo sguardo per osservarlo in faccia.

    La bocca spalancata che cerca di mandare più aria possibile nei polmoni.

    Gli occhi ridotti a due fessure e le guance rosse come mele,per il piacere che ha provato in questo momento.

    Mi stendo sopra di lui,sempre continuando a osservarlo.

    Non mi stancherò mai di guardarlo…mai.

    All’improvviso la sua espressione cambia,diventando un sorriso malizioso e senza che me ne possa rendere conto,mi ritrovo al suo posto e con la sua bocca,che mi bacia in maniera famelica.

    Si stacca qualche secondo per riprendere fiato e mi sussurra piano “adesso tocca a me” e scende,lungo il mio addome,lasciando durante il suo percorso una piccola scia di saliva.

    Lo sento sfilarmi l’unico indumento che ho addosso e una calda bocca che mi fa sussultare all’improvviso.

    “Usopp” lo sento chiamarmi,prolungando le vocali del mio nome.

    Mi alzo leggermente per vederlo,lì in mezzo alle mie gambe.

    La bocca così vicina al mio membro eretto e il suo larghissimo sorriso,mentre mi guarda con quegli occhi carichi di piacere.

    “AAH” o dio che figura!

    Quella scena mi ha fatto venire quasi l’istante,riversando il mio seme sulla sua faccia.

    Merda,merda,merda!

    Mi copro la faccia tutta rossa per l’imbarazzo,con le mani,ma lui riprende a chiamarmi con quella sua dannata voce ipnotizzante.

    “Usopp,posso farti mio?”

    Quella domanda mi lascia a dir poco spiazzato e senza lasciarmi il tempo di rispondere,due dita,s’insinuano dentro la mia apertura e provocandomi una scarica elettrica di dolore lungo la spina dorsale.

    “RUFY!”grido senza trattenermi.
    Aggiunge un terzo dito e allarga sempre di più l’apertura.

    Il dolore,è presto sostituito da un piacere immenso.

    Il mio bacino,comincia a seguire i movimenti di quelle dite e capendo che sono pronto,si avvicina lieve a me.

    “Apri gli occhi”

    Lo faccio e mi ritrovo il suo viso ancora un po’ sporco di seme,davanti al mio.

    Con un colpo secco,entra.
    “Ah cazzo!”urlo.

    Lui continua a sorridermi,mandandomi in estasi.

    Dopo alcuni istanti di stallo,lentamente comincia a muoversi dentro di me.

    “Di più,ancora” sento le sue spinte farsi sempre più profonde e veloci.

    La mia mente è un turbinio di emozione di un’intensità tale che temo di sentire il mio cuore esplodere.

    Le nostre bocche si uniscono in bacio terribilmente infuocato.

    Le lingue che si scontrano al ritmo delle sue spinte sempre più veloci e i nostri gemiti che si propagano per tutta la stanza.

    Con un’ultima poderosa,spinta,veniamo entrambi. Lui dentro di me ed io tra i nostri due stomaci sudati.

    Si accascia sfinito sopra di me.

    I nostri respiri che cercano di normalizzarsi.

    Sono passati dieci anni amore mio eppure,ogni volta che facciamo l’amore,mi sembra che sia sempre la prima volta.

    Così unica e profonda,da farmi mandare in paradiso ogni volta.


    ***************************************************




    -Da qualche parte sull’isola-

    Credo di essermi persa.

    Davanti a me, si stende un’immessa boscaglia che mi pare tutta uguale.

    E adesso che faccio?

    Cammino,senza sapere nemmeno io dove sto andando esattamente,ma seguendo il mio istinto,forse,da qualche parte sbucherò,di sicuro.

    All’improvviso sento,rumori di passi leggeri dietro le mie spalle.

    Mi volto,ma non vedo nessuno.

    Continuo a camminare,ma i passi si fanno sempre più vicini.

    Di scatto,mi volto e afferro il mio inseguitore,buttandomi sopra di lui.

    “Ciao,perché mi stavi seguendo?” gli chiedo con un sorriso in faccia.

    È un bambino,proprio come me.Al massimo ha l’età di Tom e mi fissa,con occhi spaventati.

    “Mi rispondi’”insisto io vedendo che continua a fissarmi senza dirmi una parola.

    Poi,però capisco che gli sono in pratica sopra e così,mi alzo da lui.

    Si rimette in piede,senza staccarmi gli occhi di dosso e solo allora mi accorgo che ha qualcosa di veramente bizzarro.

    OH cavolo,quel bambino ha le orecchie e la coda da gatto.

    Appena vede la mi faccia sorpresa,tenta di andarsene,ma lo blocco per un braccio.

    “non scappare per favore” gli dico gentilmente “mi sono persa,magari tu puoi aiutarmi a tornare al villaggio”.

    Si gira verso di me con uno scatto felino e mi guarda dentro le pupille degli occhi.

    Cavolo,com’è carino.

    Gli occhi,sono neri come le notti d’inverno,mentre i suoi capelli,sono infuocati come la più calda delle stagioni estive.

    Dopo che mi osserva per svariati minuti, alla fine credo abbia deciso di aiutarmi e sempre con la mia mano attaccata al suo braccio, lo seguo silenziosamente,mentre il sole dietro di noi,comincia lentamente e scendere sul mare.


    *********************************************



    Arriviamo alla nave che il sole sta calando dietro di noi.

    Assieme a Zoro,sistemo le provviste appena prese,dentro la dispensa.

    Una volta che abbiamo finito,mi accendo la prima sigaretta della giornata.

    Ormai sto perdendo questo vizio,ma non mi dispiace fumarmene ancora una ogni tanto.

    Zoro,non la smette di osservarmi,neanche fossi un piatto succulento.

    Mi avvio verso i fornelli e comincio a preparare la cena per stasera.

    “Per quanto ancora intendi startene lì imbambolato a osservarmi?” gli chiedo leggermente seccato.

    L’osservo con la coda dell’occhio,mentre pulisco le verdure sotto l’acqua corrente.

    È la prima volta che lo vedo tormentarsi le mani in quel modo e se lo fa,vuole dire che ha qualcosa di molto importante da dirmi.

    Scuote leggermente e se ne esce dalla cucina.

    Davvero strano ma infondo,è tipico di quell’odioso Marimo.

     
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  12. Juria
        +1   -1
     
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    Aaaaahhh....Hooootttt :blo:

    Immagino Zoro tormentarsi le mani e l'unica cosa che mi viene in mente è un chibi Zoro xD....kawaiiii xD

    Voglio il seguito...assolutamente *_*
     
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  13. Ayase Yukiya
        +1   -1
     
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    User deleted


    :wak: rullo di tamburi gente....
    cioè In questo capitolo si capisce bene la completa ottusita del marimo più arrapato della rotta maggiore...

    Capitolo 5

    LO STRANO BAMBINO E LA DICHIARAZIONE DI’ ZORO




    -Alle porte del villaggio(Merry)-

    Cavolo com’è tardi.
    Ormai il sole è calato del tutto e di sicuro papà si starà chiedendo, dove sono andata a finire.
    Il bambino con le orecchie da gatto,è stato zitto per tutto il tragitto.
    Finalmente,comincio a scorgere le prime abitazioni e i suoi passi si arrestano all'improvviso.
    Alza un dito e indica il sentiero principale che porta dritto al porto.
    “Grazie” dico io,dandogli un bacio sulla guancia.
    Se non era per quel bambino così strano di sicuro, sarei stata ancora lì e a chiedermi come sarei tornata a casa.
    Le sue guance si fanno improvvisamente rosse e le piccole buffe orecchie,si piegano in una strana posizione supina.
    “Di nulla” risponde con voce flebile.
    “Allora sai parlare?” chiedo io sorpresa.
    “Tu non sei di qui,vero?” mi chiede un po’ titubante.
    Annuisco di si con la testa e improvvisamente,i suoi occhi s’illuminano.
    “Come ti chiami?” gli chiedo curiosa.
    È diventato ancora più rosso.Quasi come i suoi capelli.
    Com’è carino.
    “Jonas Queen”
    “Piacere di conoscerti,io sono Merry” e a quella frase mia,sorride gentilmente.
    Finalmente,ecco il mio nuovo amico!

    ***************************************************



    -Silent Island(Usopp)-

    Sto girando per queste stradine,ormai da circa un’ora,quando all’improvviso,la vedo.
    Sta parlando con qualcuno,un bambino.
    La luna illumina il suo volto e per un istante,rimango pietrificato dallo stupore.
    No,non può essere vero.
    Corro subito verso di loro e con un gesto un po’ brusco,allontano Merry da lui.
    “Papà che fai?”mi chiede lei stupita da quel mio gesto.
    Non mi sono sbagliato,è proprio lui.
    Il mostro dell’isola di dieci anni fa,solo in versione più piccola,ma non di certo meno feroce dell’ultima volta che l’ho visto.
    Afferro Merry per un polso e prima di andarcene,dico chiaro e tondo a quell’essere “Sta lontana da mia figlia o farai i conti con il sottoscritto”.
    Cammino a passo svelto,con lei che si trascina dietro di me e continua a chiedermi perché l’ho trattato in quel modo.
    “Se non fosse stato per quel bambino,mi sarei persa di sicuro” protesta,ma la mia mente è altrove.
    Non può essere vero che quell’essere così crudele,sia sopravvissuto all’inabissamento dell’isola e poi.
    Ne sono sicuro.
    Lo avevo trafitto a morte.
    Arrivati alla nave,mi fermo e abbraccio forte mia figlia.

    “Papa?”
    “Mi hai fatto davvero preoccupare sai?” dico,stringendola più forte a me.
    L’incubo è ricominciato... perché?

    *****************************************



    -Cucina della Sunny(Zoro)-

    Cavolo ma quanto tempo ci sta impiegando Usopp per trovare quella mocciosa?
    Intanto gli altri stanno mangiando come se nulla fosse,ma io stasera,mi sento lo stomaco chiuso.
    “Se non lo mangi subito, te lo faccio ingoiare a forza” mi minaccia Sanji seduto davanti a me.
    Cavolo,proprio qui si è dovuto sedere?
    Prendo in mano le posate e tento di mandare giù almeno qualche boccone,ma è davvero difficile,riuscire a mandare giù i bocconi.
    Alla fine dalla porta fanno capolino i due dispersi.
    “Eccoci qui” fa lei con la sua solita aria sdolcinata e andando a sedersi al suo solito posto.
    “Spero che abbiate lasciato qualcosa per un povero affamato” fa Usopp,mettendosi vicino a Rufy e dandogli un bacio a stampo.
    Dio, perché sono così sdolcinati?
    “A proposito,Frankie”fa Nami rivolgendosi al Cyborg “si potrebbe insonorizzare la mia stanza?”
    “Certo,ma perché?” chiede lui curioso.
    “Oggi pomeriggio,quando sono tornata dalle compere con Robin,volevo farmi un riposino,ma certe urla provenienti da una stanza sotto di me,l’hanno impedito” e fulmina con lo sguardo,il capitano e il cecchino che diventano rossi in faccia.
    Beati loro che si sono divertiti oggi pomeriggio,mi dico tristemente.
    Ormai sono undici giorni che mi sto trattenendo e credetemi,l’astinenza forzata fa più male che bene ma non potevo fare altrimenti.
    Quella volta,per fortuna non mi aveva sentito,mentre pronunciavo quelle parole subito dopo l’orgasmo.
    Finito di mangiare,aiuto Sanji a sparecchiare in fretta.
    Ora è il momento.Ho provato il discorso davanti allo specchio così tante volte che mi sento molto sicuro di me stesso.
    Vado al centro della stanza e chiamo Sanji a venire lì.
    “Che cosa c’è Marimo?” mi chiede con il suo solito tono.
    Forza e coraggio Zoro,adesso è il momento.
    Prendo le sue mani tra le mie e fissandolo dritto in faccia,faccio un lungo respiro e dico “Sanji...”
    “Questo è il mio nome,lo so”fa lui interrompendomi.
    Cazzo,vuole starsene zitto ogni tanto,in vita sua?
    “Sanji”ripeto in tono più chiaro possibile.
    Il suo sguardo,i suoi occhi.
    Voglio vederli per il resto della mia vita e voglio,che sia solo mio,per tutta la vita.
    “Sanji,vuoi sposarmi?”....
    Cazzo!Mi ero preparato un discorso e me ne esco con questa cagata pazzesca?
    Tiro fuori dalla tasca,la scatolina contenente l’anello che avevo preso quel pomeriggio e glielo porgo.
    Lo fissa ebete,come se non capissi che diavolo fosse,ma poi aprendolo,la sua espressione cambia totalmente.
    Tutti ci fissano con uno sguardo attonito,senza dire una sola parola.
    Ma non sono le loro voci che voglio sentire,ma la sua.
    Dopo attimi che sembrano durare un’eternità,alla fine,indossa l’anello e incrociando le braccia sul petto,mi risponde “Era ora,cavolo ti ci son voluti ben dieci anni per chiedermelo,ma alla fine l’hai fatta”
    Giuro che adesso lo ammazzo!Ma come si permette di dirmi certe cose e poi,in un momento come questo?
    Senza che me ne accorgessi,si avvicina e mi bacia lieve sulle labbra.
    “Certo che ti sposo,idiota di un Marimo”.
    Il mio cuore batte come un forsennato al suono di quella risposta.
    Lo abbraccio stretto a me e affondo il viso nell‘incavo della sua spalla.
    Non mi sono mai sentito così felice in tutta la mia vita.
    Intanto,un coro d’esaltazione si levano accanto a noi.
    Rufy e Usopp gridano come due forsennati e Frankie,ha cominciato a piangere come suo figlio.
    “Evviva!siamo contenti per voi”.
    Festeggiamo fino a sera tarda.
    Boccali di birra,si levano alti a ogni grido di Rufy e Nami per farlo calmare,è costretta picchiarlo sulla testa ogni dieci minuti.
    A un certo punto della serata,ci accorgiamo che Merry e Tom,sono crollati addormentati sul tavolo da pranzo e capiamo che è ora di andare a letto.
    Nico Robin,prende con delicatezza,suo figlio in braccio e lo bacia appena sulla fronte.
    “Mamma”mugugna lui nel sonno.
    “Adesso andiamo a letto”sussurra lei lievemente,mentre escono.
    Rufy e Usopp,sono crollati sul pavimento e se la dormono della grossa,abbracciati stretti l’uno all’altro come due sanguisughe e mormorando frasi sconnesse nel sonno come ‘carne,ancora carne’ , o ‘non toccare la mia bambina’.
    “YOHOHOHOHO!Forza,piccola Merry” fa Brook prendendola in braccio e facendo appoggiare la sua piccola testa sulla sua spalla “a quanto pare tuoi papà sono già crollati,quindi ti porto io a letto” e se ne esce assieme al resto della ciurma.
    Dire che Sanji sia leggermente ubriaco,è un eufemismo.
    Le guance sono così rosse che sembra stia trattenendo il fiato.
    Al suo dito,il mio anello che testimonia che da quel momento,è solo mio e di nessun altro.
    Lo aiuto ad alzarti dalla sedia e sorreggendolo per un braccio,andiamo in camera nostra.
    “è davvero un bellissimo anello”mi sussurra,mentre rimira il gioiello sotto il chiaro di luna di quella notte “deve esserti costato parecchio”.
    “Per il mio principino questo e altro”.
    Anche se a dirla tutta,ora ho debito enorme verso Nami.
    Maledetta strozzina,neanche la gravidanza è riuscita ad addolcirla un po’.
    Arrivati in camera,entriamo e chiudo la porta dietro di me.
    Un attimo di distrazione e Sanji,si avventa contro di me,baciandomi con una foga che non gli avevo mai visto prima.
    “Undici giorni di astinenza” mormora tra un bacio e l’altro “volevi farmi morire?”
    Le sue mani scendo verso il mio basso ventre e cominciano a massaggiare in mezzo alle mie cosce.
    “Ah” quanto mi mancava quel contatto.

    Continua... ^_^
    Si! Sono una bastarda!!!!
    Al prossimo capitolo!!!
    YOHOHOHOHOHO!!!


    Ecco l’immagine dell’anello che Zoro a dato a Sanji!!!
    SPOILER (click to view)
     
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  14. Juria
        +1   -1
     
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    Che bellaaaaa :çoç:

    Però....uffaaaa sei cattivaaaa xD

    Se non dormirò sarà tutta colpa tua xD

     
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  15. Ayase Yukiya
        +1   -1
     
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    U_U se aspetterai fino a domani sera...avrai il seguito più piccante della storia
     
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25 replies since 18/2/2010, 13:45   582 views
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