I've Got You Under My Skin

~Ginevra

Posted on 14/7/2010, 14:36

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Titolo: I've Got You Under My Skin

Capitoli: 1/?

Rating: NC-17

Pairing: molti, principalmente Yaoi, ma anche qualche accenno a relazioni Etero e Yuri

Avvertimenti: Slash, sesso tra maschi, a volte anche estremo e accenno alla pratica del bondage

A.N.: Salve a tutti ^_^

. So che sono qui da poco, ma volevo comunque farvi leggere la longfiction che sto scrivendo. Sperando che possa piacervi >.<.
Trama: Un ragazzo di nome Saul, appena compiuti 17 anni, scopre di avere qualità al di fuori del normale. Presto si troverà a dover affrontare una vita piena di sfide (di tutti i tipi *sguardo malizioso* u.u). Ma la sfida più importante sarà scoprire che non si può fuggire dall'amore. Per l'amore si combatte, si soffre, si piange, ma soprattutto si ama!

è la mia prima long fiction di questo genere e devo ammettere di essere particolarmente agitata, soprattutto perché il raiting è NC17 e quindi le scene di sesso-polverizza-neutroni-sani sono d’obbligo e io ne ho scritte solo quando giocavo ai GDR, quindi spero di non fare una figura deplorevole u.u. Vi avviso anche che non ci sarà alcuna coppia fissa (almeno per i primi 10 capitoli) perché Saul ha paura di amare e prima di accorgersi che è inutile scappare ci vorrà un po'. Dopotutto voglio che questa storia cresca man mano e non ho alcuna intenzione di affrettare le cose rischiando di rovinare la trama. Una cosa da precisare è che, oltre ad essere una storia romantica, è anche fantasy. Inoltre sono fissata con le citazioni quindi se riuscite a trovarne qualcuna ditemelo *avvia la caccia alle citazioni nascoste ghignando *.

Beh basta così…buona lettura e cercate di non far fuggire i vostri neuroni che potrebbero risultare utili…forse…

Capitolo 1. Una camicia troppo stretta.

-La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi se solo qualcuno si ricorda di accendere la luce. Da un po' penso a questa frase. Credo di averla letta in Harry Potter, forse. Sta di fatto che chiunque l'abbia detta a quanto pare pensa che tutti abbiano la lampadina magica che si accende a comando. Peccato che la mia è da un pezzo che è difettosa. Il mio psicologo dice che è un momento passeggero e che devo solo trovare la persona giusta che mi aiuti ad aggiustarla. Gli ho risposto di fare il suo lavoro e di aggiustarmela lui. Mi ha fatto notare che l’ora era finita-

Erano queste le parole che Saul scriveva freneticamente sbattendo le dita sulla tastiera del computer. Come fosse riuscita a rimanere intatta dopo 2 anni di maltrattamento era un mistero per chiunque.

-Comunque parliamo di qualcosa di più allegro. Domani compio 17 anni. Ok, forse non è un tasto molto piacevole, ma almeno non ho rimpianti e ho fatto tutto quello che da un bravo 17enne ci si aspetta. Magari esagerando un poco…o forse tanto. 17 anni. È difficile crederci. Mi sembra solo ieri quando ancora infilavo la mano dentro un sacco di legumi per sentirne la consistenza, o quando mi soffermavo a sentire il ticchettio delle lancette di un orologio senza sentirmi irritato dal passare del tempo. Piccole cose che rendevano tutto più semplice e più giusto.-

Saul spense il computer con una smorfia sul volto, forse scrivere non era stata una buona idea.

Si alzò dalla sedia, stiracchiandosi e mettendo così in mostra i lievi addominali e le fossette che formavano il bacino.

Il ragazzo sentì la serratura della porta di casa scattare e si mise in ascolto per capire se fosse suo padre o sua sorella.

“Saul vieni, ho portato il pranzo”. Sua sorella. Il ragazzo dai capelli biondi e gli occhi di un azzurro intenso sbuffò fuori l’aria dai polmoni, che senza accorgersi aveva trattenuto, sollevato.

Corse da sua sorella e l’abbracciò di slancio.

“Ehi come mai tutto questo affetto? Pensavi che fossi papà?” chiese con un luccichio derisorio negli occhi neri.

Il biondino per tutta risposta sollevo un sopracciglio irritato “Ovviamente”

“Non preoccuparti paparino caro sta digerendo i postumi della sbronza a casa di un’amica”

“Pff. Gliel’ho sempre detto io che è meglio che rimane costantemente ubriaco, così niente conseguenze post sbornia. E magari ce lo leviamo dalle palle prima” disse con una smorfia ironica .

“Finiscila Saul, è pur sempre nostro padre, ha fatto tanto per noi”

“Mm mm”

“O beh, ha fatto tanto per uno che è ubriaco il giorno prima e il giorno dopo anche”

“Ovviamente. È sempre stato un modello di comportamento”

“Dai mangiamo. Oggi cucina cinese”

“La tua preferita”

“Ovviamente”

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Finito di mangiare il riso al curry si alzò di tavola seguito a ruota da sua sorella che iniziò a sparecchiare. Adorava sua sorella, nonostante litigassero spesso e volentieri si volevano un bene dell’anima.

“Saul stavo pensando…domani compirai 17 anni, giusto?”

“giusto”

“Beh ti avviso che allora avrai una sorpresa veramente speciale”

“Mi farai una sorpresa Andrea?”

“Non io, figuriamoci. Ma fidati che ne avrai una” detto questo la sorella le rivolse un sorriso furbo e si dileguò nella sua stanza, lasciando da solo Saul a ribollirsi nel brodo della sua maledetta curiosità.

Il biondino sbuffò indispettito. Di che sorpresa parlava quella stupida gallina? Lui non riceveva mai niente per il suo compleanno e non voleva niente. Si strofinò i capelli biondi nervosamente e si avvicinò alla biblioteca. Prese “Il 18° Vampiro”, il suo libro preferito, e iniziò a sfogliarlo lentamente per perdersi in un mondo completamente diverso dal suo, per estraniarsi almeno per un poco da quello che lo circondava.

La verità era che il mondo reale gli stava scomodo. Era come una camicia troppo stretta priva di bottoni. Si chiedeva se un giorno avrebbe trovato la forbice adatta per togliersela di dosso o magari qualcuno che gliela strappasse senza troppi complimenti.

In realtà avrebbe dovuto leggere i libri che gli avevano dato per le vacanze ma non ne aveva assolutamente voglia. Non che i classici non lo attirassero, li aveva letti praticamente tutti, ma quel giorno aveva bisogno di qualcosa di diverso. In realtà era da tutta che sentiva di averne bisogno.

Il campanello suonò distogliendo da quei pensieri –meglio note come seghe mentali- il nostro biondino. Si alzò e aprì la porta senza preoccuparsi di vedere chi fosse, tanto suo padre usava le chiavi.

“Ciao Ginello” lo salutò una ragazza alta con dei grandi occhi castani e dai capelli corti e sbarazzini.

“Heilà Passerella” l’apostrofò Saul ridacchiando e abbracciando la sua migliore amica di slancio.

“Saul, da quanto. Aspetta…c’è tuo padre in casa?”

“No, no. Tranquilla Dany entra”

La ragazza, sorridendo sollevata, entrò salutando la casa come era suo solito fare. Un giorno il biondino le chiese il motivo per cui lo faceva “Perché se no la casa si offende” aveva risposto la sua amica con semplicità, facendolo sorridere divertito.

Era dall’infanzia che si conoscevano e non avevano mai litigato. A volte si erano persi di vista ma in un modo o nell’altro finivano sempre per ricercarsi e ricominciare a chiacchierare come se il tempo non passasse mai.

Non parlavano quasi mai della loro vita familiare o dei loro problemi, ma a entrambi andava bene così. Si vedevano per non pensare a niente e quando erano insieme ci riuscivano benissimo.

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La giornata era passata tranquilla, soprattutto perché suo padre, a quanto pare, ritrovandosi a casa della sua “amica” ne aveva approfittato.

Saul rabbrividì quando si ricordò della proposta del padre di unirsi con lui alle sue “seratine occasionali”, che di occasionali avevano solo il nome, visto che le faceva ogni giorno. Saul quella volta si era limitato a guardarlo disgustato e a rinchiudersi nella sua stanza. Non che fosse un santarellino, ma non aveva alcuna intenzione di sprecare il suo tempo nell’illudere ragazze, non aveva alcuna intenzione di portarsele al letto. Preferiva di gran lunga la compagnia dei ragazzi e suo padre e non era un buon accompagnatore per la caccia al sesso-forte-solo-a-letto. Anche perché non sapeva nulla dei suoi gusti sessuali, nonostante sua sorella le avesse raccomandato di parlargliene. Non che pensasse che sapendolo si sarebbe arrabbiato o disgustato, per quanto ne sapeva non aveva pregiudizi, ma semplicemente perché non aveva alcuna intenzione di parlare col padre di qualunque cosa fosse, se non per ricordargli di vomitare nel water.

Saul si distese sul letto. Erano ancora le undici e mezza di sera ma non gli andava di aspettare il suo compleanno e, chiudendo gli occhi, sperò di svegliarsi e scoprire che fosse già passato.

SPOILER (click to view)

*Questo è solo l’inizio ovviamente (oddio Saul mi ha contagiata con sta parola u.u) e conto di fare i prossimi capitoli più lunghi (ci piacciono le cose lunghe O.o XD). Comunque, prima di continuare, vorrei farvi vedere come sono nella mia mente i personaggi di questa storia, sperando che siano di vostro gradimento.

Saul: http://www.google.it/images?q=Mitch%20Hewe...=N&hl=it&tab=wi

La sorella Andrea: http://static.blogo.it/tvblog/noramogalle_01.jpg

Daniela (Dany o ginella passerella xD): http://bellezza.pourfemme.it/wp-galleryo/f...lli-corti-4.jpg

Un bacione e lasciate tanti commenti che ci tengo u.u

anxieroxiemuxie-chan

Posted on 23/7/2010, 20:26

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*___* L'inizio di questa storia è a dir poco fantastico! La trama, i personaggi, il modo di scrivere... insomma, questa storia mi ha colpita molto per tutto! Non vedo l'ora di leggere il seguito!! *___*

† Satsuki_Kamui †

Posted on 24/7/2010, 19:32

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mmm*v* molto beloooo^o^ Saul è gnoccoXD
Non vedo l'ora di leggere il continuo! =)

SPOILER (click to view)

mm... voglio farti una proposta... ti piacerebbe se provassi a trasferirlo in manga?
Se vuoi sapere come disegno magari guarda qui ^____^ https://blackdaggersisterhood.blogfree.net/...720891#lastpost
ps: che bello che è reita nel tuo avatar=ç=

Toride-kun

Posted on 27/7/2010, 16:05

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Bella! brava Ginevra, aspetto con ansia il seguito. Viste le premesse e le foto del "biondino" (quella sdraiato nudo :blo: