Quando il drago conobbe il falco

Crossover (Naruto-Fairy tail)

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    Questa è la mia fanfiction crossover con Naruto e Fairy tail.^^ Mi è stata chiesta da una mia amica, innamoratissima di Natsu e di Sasuke, mi chiese qualcosa di assurdo...una fanfictin con loro come coppia XD
    Perciò questa è la mia Natsu x Sasuke.^^
    Rating: Rosso
    Fandom: Fairy tail
    Paring: Natsu Dragnill x Sasuke Uchiha
    Status: In corso

    Capitolo 1
    Primo incontro.



    Sasuke si sentiva sfinito.
    Il corpo non rispondeva più ai suoi comandi, non riusciva a muovere le labbra per parlare, per chiedere aiuto, sentiva soltanto il dolore morale e fisico mentre era sdraiato a terra.
    Dove non lo sapeva, ricordava solo di aver combattuto contro suo fratello, e di essere svenuto tra le braccia di Naruto, la delusione e la consapevolezza di non essere ancora in grado di battere suo fratello erano grandi, ma lo era di più sapere di non poter far nulla per rimediare.
    Ormai era quasi morto, lo sapeva.
    Aveva abbandonato il villaggio di Konoha già da due anni, tutto per la sua vendetta.
    Ma quando venne a sapere che Sakura era stata uccisa durante una missione che coinvolgeva l’Akatsuki, l’organizzazione di cui faceva parte Itachi, il suo cuore tremò.
    Si rese conto che non avrebbe mai dovuto lasciare Konoha e i suoi amici, non avrebbe dovuto lasciare Sakura.
    Ma almeno poteva ancora proteggere Naruto, almeno così pensava.
    E invece eccolo li, sdraiato aspettando la morte imminente.
    Itachi lo aveva raggiunto prima di riuscire a rientrare nel villaggio, e anche se dopo un po’ arrivò Naruto a dargli man forte entrambi sono stati sconfitti dal maggiore degli Uchiha.
    Lui per primo ricorda solo il volto contratto dal dolore di Naruto mentre chiudeva piano gli occhi.
    Dopo un po’ cominciò a non sentire più niente, anche il dolore era scomparso così come la delusione per se stesso, ora l’unica cosa che pensava era che il dolore sarebbe finito con la sua morte.
    Ora si sentiva semplicemente, arrendevole.


    * * *

    Natsu Dragneel non era una persona paziente.
    Ora più che mai avrebbe voluto tirare in testa un barile di birra a Gajil Redfox costringendolo a smettere di cantare quell’orribile canzone che gli distruggeva i timpani, ma oggi non era proprio in vena.
    Il motivo? La gilda stava festeggiando per un fidanzamento, un fidanzamento che gli ha portato via l’unica ragazza che gli sia mai piaciuta, Lucy si era messa con Sting.
    E a Natsu non piaceva.
    La cosa davvero ironica era che si era accorto solo una settimana fa dei suoi sentimenti, così come si era altrettanto accorto che Sting non perdeva mai occasione di venire in gilda e andare sempre verso di lei.
    Verso Lucy.
    “Hei, fiammifero ambulante!” si sentii chiamare da Gray, ma invece che raccogliere la provocazione, Natsu rimase con la testa appoggiata sul palmo della mano, solo il suo sguardo ora rivolto verso il mago del ghiaccio fece capire che lo aveva sentito.
    Gray squadrò per bene il suo amico, già accortosi da tempo che qualcosa non andava in lui, ma oggi era particolarmente strano.
    “Che hai?” chiese a bruciapelo il giovane sedendosi di fronte a lui.
    “Nulla.”
    “Nulla? Non ti sei ancora scatenato come al solito in una rissa, non hai preso a pugni Gajil per quell’orribile canzone, devi pur avere qualcosa!”
    “Da quando ti interessi dei miei problemi?”
    “Da quando non fai più lo stupido.”
    “Devo fare lo stupido per compiacerti? Questa è bella.” Rise ironicamente il dragon slayer, intimorendo un po’ Gray, che sorpreso, ancora non parlava pensando a come fosse strano quel commento di Natsu.
    Non era da Natsu.
    “Natsu che ti è successo?” richiese stavolta mostrando un po’ più di comprensione e preoccupazione.
    Natsu rimase un po’ sorpreso dal tono di voce di Gray e subito si pentì di aver mostrato quel lato di lui al suo amico, voleva solo aiutarlo…
    “Gray…davvero, non è importante. Mi passerà subito, almeno per la prossima missione!”
    Gray si sentì sollevato nel vedere di nuovo il sorriso di Natsu, ingenuo e solare, così annuì.
    “Bene, allora che ne dici se andiamo a ordinare un po’ di birra?” gli propose ghignando.
    “Uff, scherzi? Se mi ubriaco come l’ultima volta Erza mi uccide! Passo!” declinò l’invito mentre l’altro fece spallucce e alzandosi annunciò che lui una birretta se la sarebbe fatta comunque.
    “Vai pure, tanto io devo tornare a casa, Happy ha ancora la febbre!”
    “Come vuoi, salutalo da parte mia piromane!”
    “Certo, principessa di ghiaccio!” ribeccò mentre si dirigeva verso casa sua, un po’ più sollevato di prima e impaziente di tornare dal suo amico gatto.
    Natsu si fermò però a metà strada, nella foresta, sentendo il suo istinto di Dragon slayer avvertirlo di un imminente pericolo, scattò in alto appena sentii qualcosa essergli lanciato a pochi centimetri da dove si trovava prima, ma prima che potesse pensare di fare qualcosa, l’oggetto scaraventato esplose abbagliandogli la vista e facendo indietreggiare mentre si preparava un pugno infuocato nella mano destra.
    La luce intensa e calda sparì, facendo vedere nient’altro che polvere e in essa un ombra che Natsu era pronto ad attaccare in qualsiasi momento, ma dopo che la polvere della terra si dissolse tutto il suo spirito combattivo scemò alla vista che gli si presentò davanti.
    Un ragazzo se ne stava rannicchiato in quel cratere poco profondo che probabilmente aveva creato la luce di prima, Natsu senza pensarci due volte gli si avvicinò guardandolo meglio e più vicino.
    Il ragazzo aveva una pelle chiarissima, che cozzava con la sua capigliatura nera e setosa, il corpo era leggermente muscoloso e i suoi vestiti erano ridotti malissimo, tanto che il petto del ragazzo era quasi del tutto scoperto fatta eccezione per un brandello che ancora gli passava sulla spalla, i pantaloni anche se sporchi, erano quasi del tutto interi, ma la cosa che preoccupava Natsu erano tutti quei tagli e i lividi sul corpo niveo del ragazzo.
    “Hei, ascoltami, riesci a sentirmi? Hei!” provò a svegliarlo il ragazzo, scuotendolo leggermente, sperando con tutto se stesso che non fosse morto, poi si riscosse, e prendendolo in braccio cercando di essere il più delicato possibile, tornò indietro alla gilda.


    * * *

    “Gray-sama, vuoi bere dalla bocca di Jubia?” chiese maliziosamente e mezza ubriaca la maga dell’acqua ad un alquanto imbarazzato e stranito Gray che rispose prontamente:
    “Non ci penso nemmeno!”
    La ragazza scoppiò a piangere imbarazzando ancora di più il moro che disperato, tentava di farla smettere.
    “Gray-samaaa! Finalmente la rivale in amore di Jubia è stata sconfitta, perché quindi non vuoi Jubia?!”
    Urlò più forte la donna dai capelli azzurri facendo voltare verso di loro mezza gilda tra cui anche Cana che commentò malignamente: “Gray vedo che come sempre fai piangere le ragazze, che cattivo!”
    “Hei, io non faccio piangere proprio nessuno!!!”
    “Jubia è così tristeeeee!!!” si lamentò piangendo così forte da creare una pozza d’acqua sotto di lei.
    “Haaa, smettila di piangere! Non c’è bisogno che piang-“ non finì la frase che si ritrovò a scivolare sulla pozza d’acqua creata con le lacrime della maga mandandolo a gambe all’aria e facendo ridere di cuore l’intera gilda, inclusi Lucy e Sting che si avvicinarono a loro e aiutarono Gray ad alzarsi, e Jubia a smettere di piangere.
    Tutta la gilda stava ridendo alla scena davanti a loro, quando improvvisamente la porta si spalancò.
    “Na-Natsu?” chiese Erza sconcertata fissando il ragazzo con la sciarpa tutto ansimante e sudato, ma soprattutto, avente tra le braccia un ragazzo svenuto ferito e indifeso.
    “Cos’è successo?” chiese ancora titania avvicinandosi al suo amico d’infanzia.
    “Lo trovato poco fa nella foresta, è ferito! Erza, aiutalo!” chiese affannato Natsu, Erza annuì facendo strada al suo amico tra la folla e condurlo fino all’infermeria, dove Wendy stava parlando di una nuova magia a Charle, finché non si stoppò nel vederli e si precipito da loro.
    “Co-cosa gli è successo?” chiese guardando le ferite del ragazzo.
    “Non lo so, puoi aiutarlo Wendy?”
    La ragazzina annuì e chiese a Natsu di farlo sdraiare su un lettino prima di cominciare le sue cure magiche.
    “Natsu-san, Erza-san, posso chiedervi di lasciare la stanza? Ci vorrà un po’…”
    “Certo, andiamo via Natsu.” Disse titania portandolo via con lei fuori dalla stanza dell’infermeria.


    * * *

    “Allora, Salamander, chi era quel ragazzo di prima?” chiese Redfox con voce curiosa e un po’ scura dal troppo alcol, lui era uno dei pochi ancora in gilda visto che tutti dopo la scena avevano perso la voglia di festeggiare.
    “Vi ho detto che non lo so.” Insistette Natsu per l’ennesima volta che lui e Luxus glielo chiedevano.
    “E tu lo avresti aiutato senza sapere chi sia?” alzò un sopracciglio Sting, rimasto in gilda con Lucy, Jubia e Gray.
    “Cosa ci sarebbe di strano?” borbottò scocciato alla domanda di Sting.
    “Lasciate perdere ragazzi, sapete com’è fatto Natsu.” Lo difese dopo un po’ Gray facendo annuire Lucy e Erza.
    “E poi…sinceramente anch’io avrei fatto lo stesso vedendo com’era ridotto…” si fece cupo.
    Gajil sbuffò in risposta, ma non disse più nulla, così prese parola Laxus.
    “Avete notato che strano abbigliamento aveva?”
    “Umh, ci ho pensato anch’io.” Disse Lucy.
    “In effetti aveva anche una katana con se…”
    “Una katana? Bhè, anche tu ce ne hai una Erza.”
    “Ma lei è Erza, Sting.”
    “E questo dovrebbe spiegare tutto…?” commentò pensierosa Jubia.
    “Ragazzi.” Tutti si voltarono riconoscendo la voce del master Makarov appena uscito dall’infermeria.
    “Master, come sta il ragazzo?” chiese Erza avvicinandosi.
    “Bene, Wendy a fatto un ottimo lavoro, ora non ci resta che aspettare che si svegli, voi andate pure a casa.”
    “Ne è sicuro?” chiese Gray.
    “Certo, rimarremo io e Mirajene, non dovete preoccuparvi.”
    “Posso rimanere anch’io? Dopotutto è responsabilità mia.”
    Makarov sorrise, ritrovando come sempre in Natsu un bambino buono e dal cuore gentile che non ci pensava due volte ad aiutare il prossimo.
    “Non ce ne bisogno Natsu, Happy ti aspetta a casa no?”
    Natsu si irrigidì, si era dimenticato di Happy…che probabilmente lo stava ancora aspettando a casa preoccupato del suo ritardo.
    Deglutì, ma annuì.
    Così segui gli altri fuori dalla porta salutandoli e dirigendosi nuovamente verso casa sua, ma non prima di aver dato un ultimo sguardo indietro alla gilda pensando ancora al ragazzo senza nome.
    Era proprio bello, inoltre, sembrava anche più giovane di lui.
    Si chiedeva se potesse stare tranquillo fino a domani…
    Scosse la testa, ricordandosi che era nelle mani del master e di quella furia di Mirajane, se anche la persona che lo aveva ridotto così lo avesse ritrovato, non avrebbe avuto vita facile.
    Tornato finalmente a casa a notte fonda, Natsu si diresse velocemente verso la sua stanza ansioso di vedere come stava Happy, sorrise quando vide il gatto blu sul suo letto impegnato a mangiare un pesce che gli aveva lasciato quella sera prima di andare alla gilda.
    “Natsu!!” urlò felice l’exceed saltandogli addosso facendolo ridere sollevato.
    “Happy! Stai meglio?”
    “Certo! Sono robusto io!”
    Natsu era davvero felice che Happy stesse bene, quella sera si era sentito improvvisamente male, era caldo e sudato e Natsu non sapeva cosa fare visto che non gli era mai capitato prima, ma Happy decise da solo di restare a casa e di non volere le cure di nessuno, era forte lui.
    “Allora com’è andata la festa? Ti sei divertito? Chiese impaziente Happy, al che Natsu si oscurò.
    “Veramente…è successa una cosa…” disse esitante.


    * * *
    Sasuke non era solito sognare, quando iniziava a dormire era semplicemente tutto nero, la sua coscienza stava comunque allerta come quella di ogni shinobi di alto rango, ma sogni ne faceva solo da piccolo, per questo si sentiva a disagio nell’avere quell’incubo.
    Stava correndo come un matto in una pozza di catrame per raggiungere qualcosa o qualcuno, avvicinandosi sempre di più si rese conto che quel qualcuno era Sakura, dodicenne, che lo guardava con occhi pieni del suo amore per lui.
    “Sakura!!!” gridò forte l’Uchiha cercando di raggiungerla, ma lei stava svanendo a poco a poco, la pozza di catrame si trasformò in sangue e Sasuke, disperato, tentò di afferrarla ma non ci riuscì.
    L’aveva persa.
    “No…Sakura…no…” sussurrò spalancando gli occhi dall’orrore sentendo poi una voce dietro alle spalle molto familiare.
    “Sask’è.”
    “Naruto?” chiese girandosi verso il suo amico che lo guardava sorridendo.
    “Naruto!” gridò ancora cercando di raggiungere il suo amico biondo che gli sembrava sempre più distante.
    “Sask’è…sono felice di averti incontrato.”
    “Naruto!” urlò il moro alzandosi di scatto a sedere prendendo poi coscienza che era tutto falso, facendo diminuire i battiti del suo cuore e il respiro affannoso.
    Quando si sentì più calmo, si reso conto di una cosa molto importante.
    Non era morto.
    Guardandosi freneticamente intorno si sentì ancora più confuso non riconoscendo per niente la stanza in cui si trovava, ne capiva perché le sue ferite erano guarite e fasciate.
    I suoi pensieri si interruppero di colpo quando una persona fece irruzione nella stanza.
    “Che succede?” chiese prontamente un ragazzo moro senza camicia, spaventato probabilmente dall’urlo di prima.
    “Ho…” disse poi guardando Sasuke.
    “Ti sei svegliato!” disse poi avvicinandosi, facendo indietreggiare nel letto il convalescente.
    “Hei, non ti mangio mica…” cercò di rassicurarlo il mago del ghiaccio fermandosi per non spaventarlo.
    “Chi sei tu…?” chiese ancora diffidente Sasuke, ma non riuscendo a sembrare minaccioso vista la stanchezza.
    “Mi chiamo Gray Fullbuster, sono un mago di Fairy tail.” Spiegò sorridendo piacevolmente.
    “Mago?” chiese intontito il moro.
    “Mago.” Ripeté allora Gray sorpreso della strana domanda fattagli.
    “Sai, quelli che usano la magia…” continuò grattandosi la testa.
    “Magia?” chiese nuovamente Sasuke, sempre più confuso.
    “Tu…non sai cos’è la magia?” chiese sconcertato Gray, vedendo il ragazzo scuotere la testa in diniego.
    “Gray, che ci fai…” entrambi i mori si voltarono verso la fonte della voce, Sasuke vide che era un ragazzo dai capelli rosa sporco e una strana sciarpa poco coordinata al resto dei vestiti neri e aderenti, di fianco vi era un gatto blu con gli occhi a palla che spaventò ulteriormente il moro, soprattutto quando si mise a parlare.
    “Woo, il ragazzo misterioso si è svegliato!”
    “Happy, che ti dicevo? Non mi credevi!”
    “Scusa Natsu, avevi ragione..”
    Natsu sorrise raggiante avvicinandosi velocemente al moro che questa volta non indietreggiò con grande stupore di Gray, Sasuke dal canto suo non riusciva a trovare quel ragazzo appena conosciuto pericoloso, aveva un sorriso così solare e genuino che lo rilassò in qualche modo.
    “Ciao, mi chiamo Natsu Dragnell”
    “….Sasuke Uchiha…”

     
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    Davvero bellissima... complimenti!!!
     
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    Grazie <3
     
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