Black Dagger Sisterhood - Dark Lover Scanlation Team

Posts written by Sarah del mondo antico

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    OH MY adoro questo mangaaaa, grazie per questo primo capitolooooooo <3 non vedo l'ora di leggere il prossimooo un baciooooo <3
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    Nyaaaan un'altro meraviglioso capolavoro della naono-sensei quanto amo questa mangakaaaa <3 grazie per averlo messo me feliceeee
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    che bellooo finalmente posso leggere il capitolo dueeee :luv: non vedevo l'ora che lo metteste, grazie milleeeeeeeee <3
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    davvero fantasticoooo :uk: il terzo capitolo stavo sbavando di brutto waaa, ma perchè lo hanno interrotto sul più belloooo :bam: non vedo l'ora di leggere il cap 4 grazieeeeeeeeeeeeeeeeee :chu:
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    è troppo bello questo mangaaa, ma continuerete a tradurlo? non sto nella pelle di leggere il seguitoooo <3 un bacio
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    Waaah questo manga ha davvero una trama molto interessante, me scarica scarica e leggeeee, e poi i disegni di questa autrice sono così belliiiiii <3
    grazie mille per aver messo le scan e per il vostro duro lavoro, me vi adora :tim: :luv: :chu: :chu:
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    grazieeee sono contenta ti sia piaciutaaa :luv:
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    Titolo: l'incantesimo del lago
    Serie: Originale (storia e personaggi inventati completamente dall'autore)
    Genere: One-shot, malinconico, nonsense, poesia


    Note: questa fanfiction è presente anche nel forum di EFP, ovviamente scritta da me sotto il nome di Chiby Rie_chan, buona lettura.

    Note 2: il testo di questa storia è di proprietà del suo autore, l'utilizzo o il salvataggio di esso da diritto ad un usufrutto
    personale a scopo di lettura.





    C’è un lago, in un luogo imprecisato, oltre le foreste perdute del regno di nessuno.
    Un lago magico, protetto dalle querce bianche, un lago dalle acque così pure che si pensi siano state le lacrime degli Dei a crearlo.
    La notte cala presto, tutto tace, la luna madre illumina dolcemente l’acqua cristallina e i fiori purpurei che circondano le sponde, c’è pace in quel luogo, etereo e magnifico, a nessuno e permesso raggiungere quel luogo sacro, poiché è dimora di un’anima.

    Quel lago è magico, ma lo è anche l’anima che ogni notte si reca in quel luogo incantato, un’anima bianca di sofferenza, che si bagna dolcemente i piedini candidi con le acque pure del lago.
    Le acque si trasformano e si cristallizzano, donando all’anima pura di sofferenza il suo conforto.
    Un pianoforte di cristallo per suonare la sua esistenza.

    E gli dei solo sanno quanto è struggente quella melodia, straziante come un pianto e canto d’usignolo, dita candide e sottili suonano note di memorie, e gocce di lacrime si uniscono alle acque pure degli dei.
    La luna accompagna quel dolce suono con malinconica presenza, le stelle sembrano assopirsi, le bianche querce cantano silenziose col vento fresco e rivitalizzante.

    Vola lontano la melodia dell’anima pura di sofferenza, ma che sofferenza piano si abbandona, smorzata da ogni nota, da ogni fruscio di petali e stoffe danzanti.
    La notte sembra eterna nel lago di lacrime, specchio di un’anima che suona la sua agonia con dolcezza materna, nessuno oltre madre natura ascolta quella melodia unica, melodiosa e stridula nella sua interezza.

    Il lago magico di lacrime si addormenta ora che l’alba è giunta, il piano forte di cristallo torna acqua purissima, mentre l’anima bianca di sofferenza ha trovato un dolce riposo per quella notte, un dolce e straziante suono di purezza e peccato infame.
    L’alba è arrivata e ora, in quel luogo incantato, l’acqua è solo acqua.



    Fine
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    Titolo: Sakkaku-Illusione
    Serie: Fullmetal Alchemist
    Genere: One-shot autoconclusiva, shonen-ai accennato, drammatico
    Raiting: giallo
    personaggi: Edward Elric Alphonse Elric Roy Mustang


    Note: i personaggi appartengono ad Arakawa-sensei e questa storia non è stata scritta a scopo di lucro.
    Note 2: spero che questa ficcy vi piaccia, l'ho postata anche su EFP sotto il nome di Chiby Rie_chan, buona lettura!



    Alphonse Elric era morto.

    Era morto perché il suo corpo -riottenuto da pochi mesi- era troppo demole.

    Era morto per una stupida malattia, la stessa malattia che anni prima aveva colpito la madre, e quel giorno, insieme ad Alphonse Elric era morto anche il fratello maggiore, involucro umano riempito di sofferenza e apatia.

    Dolore.

    Solitudine.

    Dolore.

    Silenzio.

    Dolore.

    Apatia.

    Pazzia.

    Edward Elric aveva lentamente passato tutte quelle fasi, consumato lentamente fino a non riconoscere più la realtà, fino a dimenticare tutto e tutti, fino alla pazzia che lo aveva spinto a credere a maligne allucinazioni.

    Lui lo vedeva, il volto sorridente di suo fratello, e lo chiamava, gli diceva di seguirlo, e lui lo aveva fatto.

    Aveva girato per ore nelle strade inseguendo quell’allucinazione.

    Scalzo, coi capelli sciolti, a coprire le sue membra stanche solo un pantalone e una maglia leggeri, neri come il lutto che ancora portava nel cuore.

    “fratellone, vieni”

    E lui lo seguiva, in ogni vicolo in ogni strada, lui seguiva il suo amato fratellino, perché era tornato da lui, non era morto come ricordava, era vivo e lo stava chiamando, lui doveva seguirlo.

    “vieni fratellone, forza, da questa parte”

    - Al… -

     

    Quando il colonnello Mustang aveva scoperto della scomparsa del ragazzo aveva dato subito l’allarme, insieme alla sua squadra lo aveva cercato in ogni dove, fino a quando una guardia non lo aveva avvertito che il fullmetal era sulla terrazza del Quartier generale.

    Aveva corso il più velocemente possibile per raggiungerlo.

    Il vento accarezzava dolcemente i suoi capelli, facendoli danzare nell’aria, seduto sul parapetto della terrazza con le gambe penzolanti, bellissimo nella sua pazzia, gli occhi dorati guardavano la figura immaginaria affianco a se, le labbra increspate in un dolce sorriso, erano mesi che non sorrideva ormai, non ricordava il perché, ma adesso Alphonse era li con lui, a guardare la città dall’alto del Quartier generale, insieme come doveva essere.

    - è bello quassù vero Al? -

    “si, è bellissimo”

    - era da tanto che non ci venivamo, nella pausa pranzo venivamo sempre qui, chissà perché non ci siamo più venuti?! - il suo viso era pensieroso, era strano, era come se una parte della sua memoria fosse scomparsa.

    La sua attenzione venne di nuovo attirata dal fratello minore che si era messo a camminare avanti e indietro sul parapetto, poi gli fece segno di salire anche lui, si issò su aiutandosi con le braccia e guardò giù, era così alto.

    Poi una voce.

    - ACCIAIO! -

    - colonnello, tenente, maggiore, che ci fate qui? - era stupito, il colonnello e gli altri sembravano così preoccupati.

    - acciaio vieni giu da li! - gli porse la mano il moro, stava per allungare la mano ma Alphonse lo richiamò, era dall’altra parte del parapetto, sospeso nel vuoto.

    “ no fratellone, vieni qui”

    - acciaio forza dammi la mano! -

    “ vieni da me fratellone, così staremo insieme”

    Edward era confuso, c’era qualcosa di strano, lo sentiva, lo vedeva dallo sguardo preoccupante del colonnello, lo vedeva dallo sguardo scuro di suo fratello, però… Alphonse non aveva mai avuto gli occhi neri!!

    “ VIENI DA ME EDWARD!”

    - NO! LASCIAMI STARE-

    Fu un attimo, mentre si spostava all’indietro il piede aveva perso stabilità, sentiva il vuoto sotto di se.

    - EDWARD! -

    E tremava, tremava Edward, la paura evidente nei suoi occhi, mentre l’illusione di Al scompariva senza lasciare più traccia, e tremava Edward nelle braccia del colonnello dopo che lo aveva tirato su, tremava e piangeva, perché suo fratello non era con lui, perché si sentiva irrimediabilmente perso, perché era solo e aveva paura.

    Sentiva solo la mano calda di Mustang che gli accarezzava dolcemente i capelli e gli sussurrava parole di conforto stringendolo forte al suo petto.

    - va tutto bene Edward, va tutto bene, è finita -

    - c-colonnello, ho paura, ho paura! -

    E quelle furono le ultime parole pronunciate da Edward Elric, aveva perso la parola, non aveva piiù parlato, e poi qualche anno dopo era morto, consumato dalla stessa malattia che gli aveva portato via la madre e il fratello minore, era morto tra le braccia di quell’uomo che per lui era stato come un padre.

     

    THE END


  10. .

    Titolo: Ti desidero, ma non lo saprai mai!
    Serie: Fullmetal Alchemist
    Genere: One-shot autoconclusiva, Shonen-ai, Malinconico. Romantico
    Raiting: verde/giallo
    Pairing: Envy/Ed Ed/Envy



    Note: questa è una fanfiction che ho scritto tempo fa e a cui sono affezionata, l'ho gia postata sul sito EFP sotto il nome di Chiby Rie_chan, spero vi piaccia!

    Note 2: i personaggi appartengono ad Arakawa-sensei e la storia non è stata scritta a scopo di lucro <3




    Ultimamente lo faceva spesso.

    Quasi ogni notte.

    Entrava silenzioso dalla finestra che il ragazzo lasciava aperta la sera, prima di andare a dormire.

    E restava li, immobile, seduto sulla sponda del letto, semplicemente ad osservarlo.

    Osservava rapito quella lunga cascata dorata, sparpagliata disordinatamente sul morbido cuscino bianco, osservava il suo viso rilassato che, nonostante lui avesse 19 anni, non aveva perso i tratti fanciulleschi.

    Osservava poi il suo piccolo corpo, sdraiato supino sotto le coperte, osservava la sua pelle, liscia, profumata e morbida, martoriata dalle varie cicatrici.

    Si era azzardato a volte di accarezzarle, di sentire la consistenza di quelle piccole macchie, alcune, provocate da lui stesso durante gli scontri passati.

    Era bello Edward.

    Bello dannatamente bello e lui non poteva fare a meno di desiderarlo, di volerlo eclusivamente per se.

    Ma aveva il timore di toccarlo, aveva una paura dannata di ferirlo e di sporcarlo con i suoi peccati.

    Lo amava ormai lo aveva capito.

    E forse lo amava troppo.

    E si sentiva ridicolo, debole, ma lui era Envy dannazione, l’ homunculus più spietato, lui era l’invidia, LUI NON ERA UMANO!

    Ma quel dannato ragazzino più simle ad un’angelo lo aveva stregato.

    Come una sirena lo aveva attirato con la sua voce melodiosa.

    Era un vero idiota!



    - Se solo sapessi quanto ti desidero! –



    Sussurrava alle volte, guardando il suo viso baciato dai raggi lunari.

    E poi delicato si abbassava su di lui, poggiando un bacio terribilmente casto su quelle labbra morbide, rosse di frutti.

    Ma mai si spingeva oltre, per paura di svegliarlo, per paura di vedere odio in quei laghi dorati che erano gli occhi di Edward.

    E poi, quando iniziavano a vedersi i primi colori chiari dell’alba, se ne andava, senza guardarsi mai indietro, usciva silenzioso come la morte da quella stessa finestra, sicuro che Edward non avrebbe mai saputo cosa gli celava il suo cuore.



    Ma lui non sapeva che in realtà Edward era sveglio, che lasciava la finestra aperta apposta per lui, che aspettava impaziente il suo arrivo mentre faceva finta di dormire.

    Non sapeva Envy, che anche lui lo amava, che anche lui lo desiderava costantemente.

    Non sapeva Envy, che lui si sentiva perso senza quei tocchi delicati che la motte gli riservava, così leggeri, come se avesse paura di romperlo.

    Non sapeva Envy, che lui si sentiva morire quando silenzioso scappava via dalla sua stanza, lasciando un gelo indescrivibile nel suo cuore.



    Eppure Edward non parlava, stava in silenzio, aspettando paziente che calasse la sera .

    Aveva paura di scoprirsi, nonostante sapesse che cosa l’homunculus provasse per lui, paura che tutto potesse cambiare, paura che Envy non pronunciasse piu quella frase che ogni volta lo mandava in iperventilazione.

    Si limitava a desiderarlo in silenzio, così come l’homunculus.

    Ma forse era meglio così!



    The end :lov:

  11. .
    grazie a tutti ^_^
    oooh yukino, non sai quanto lo odio, oltretutto ho una pelle molto delicata non mi possono toccare che mi segnano e il sole mi mandal letteralmente a fuoco, lo odiooooo :fire: vorrei fosse sempre notte :lov:
  12. .
    mizukamiiiii come fai a creare manga così favolosiiiiii? me ti adora e adora voi per aver messo questo mangaaaaa :lov: :luluv:
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    waaaah i disegni della sakuragi sono così belliiiii, e questo suo manga nn l'ho ancora letto, me scricaaa, grazieeeee :gr: :luv:
  14. .
    Grazie mille a tutti :chu:
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    Buona sera a tutti, mi chiamo Sarah e sono nata il 4 settembre 1993, e alla veneranda età di 18 anni sono una yaoista incallita :deheh:
    sono un pò particolarem a dire la veirà non mi capisco nemmeno io XD, sono socievole ma un poco timida, mi piace molto la notte, leggere, scrivere, disegnare, e guardare film, adoro scoprire cose nuove e sn piuttosto curiosa, ma non sono invadente, adoro il gelato alla nocciola :sbav: e ovviamente i manga e gli anime!
    mi piace stare in campagna o tra i boschi, li trovo posti rilassanti e unici, mi piace l'inverno e l'autunno, gli animali, e adoro mio fratello :kawaii:
    odio le persone che rispondono male, litigare, vedere qualcuno litigare, il pc quando si blocca XD e il sole (strani ma vero) a volte mi lascio andare alla malinconia e sorrido per non far preoccupare gli altri u,u
    il mio sogno nel casseto è appunto trovarne uno, sn un pò pigra e a volte mi faccio domande sul mondo, sono una di quelle persone che sta troppo spesso nel suo piccolo mondo antico, mi piace aiutare le persone e dare consigli, sono un ottimo scrigno per i segreti eheh.
    questo sito mi pare molto interessante, sono iscritta anche ad altri e questo l'ho trovato per caso, ma mi attira moltooo.
    spero di fare presto delle nuove amicizie un bacio e buona serata :kiss:
60 replies since 27/10/2011
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