One Piece - Usopp Centric -

Mentire per me era la cosa più naturale del mondo,eppure quando lo vedevo sorridere
e credermi senza esitazione o ombra di dubbio,a differenza del resto dei Nakama sapevo
di essermi innamorato proprio di uno sciocco.
-Davvero Usopp hai una ciurma di ottomila uomini?!-
Mi avvicino a lui e lo bacio su quelle sue bellissime labbra e gli rispondo
-Sciocco,perché credi sempre a tutto quello che ti dico?!-
E allora lui mi sorride con quei suoi occhi dolcissimi e mi fa
-perché ti amo Usopp e non smetterò mai di credere in te-

Usopp era abile nel costruire e riparare qualsiasi cosa fosse necessario per la nave e per i Nakama.
-Usopp mi si è rotto il manico della padella mentre la davo in testa a
quello stupido Marimo,me la puoi riparare?-
-Certo,mettila lì sul tavolo assieme -
Poi però un giorno arrivò Frankie e tutti smisero di rivolgersi a lui.
-Perché hai quella faccia avvilita Usopp?- gli chiese una sera Rufy,sedendosi accanto a lui.
-Ormai nessuno ha più bisogno di me e io mi sento inutile-
Il capitano allora si mise a cavalcioni sopra le sue gambe e prese a baciarlo con foga.
-In questo però sei ancora molto utile-
-Lieto di esserlo stato-

Usopp correva veloce nella foresta,senza preoccuparsi di dove andava.
L’importante era allontanarsi il più possibile da lui.
-Ti amo Rufy-
Gli disse quelle parole quasi senza riflettere.
Se lo era ritrovato improvvisamente e pochi centimetri da lui e non potè più resistere.
Gli occhi del capitano lo fissarono perplesso e fu allora che scappò via come un codardo.
Stanco e stremato si accasciò a terra,ma qualcuno lo aveva seguito.
Si voltò e vide che era Rufy,anch’egli ansimante per la corsa.
-TI AMO ANCH’IO BRUTTO NASONE!- gridò lui buttandosi tra le sue braccia.

Ogni giorno,Usopp osservava il mare per qualche istante e poi si diceva
-Un giorno non lontano,sarò un pirata coraggioso proprio come te papà-
Poi andava a mangiare assieme al resto dei Nakama e come sempre,
finiva per fare l’amore con il suo capitano da qualche parte per la nave.

Ogni notte,Usopp osservava il volto addormentato del suo capitano e si diceva
-Un giorno non lontano,sarò un pirata coraggioso e allora potrò amarti veramente alla pari-
E mentre lo diceva a voce bassa,un moro di nome Rufy,
lo ascoltava di nascosto ogni notte e silenziosamente se la rideva sotto i baffi

Fin da piccolo Usopp diceva spesso le bugie e così finiva che sua madre,
molte volte lo doveva mettere in castigo.
-Devi smetterla di raccontare in giro storie assurde- le diceva mamma Banchina.
-Ma è vero mamma,ho visto veramente una nave di pirati-
A distanza di tempo però le cose non sono cambiate…
-è vero Sanji,ho visto Zoro con i miei occhi mentre si mangiava la torta di nascosto-
-E allora perché la casacca di Rufy e la tua sono piene di briciole?!- fece il cuoco piuttosto irritato.

Da piccolo Usopp diceva le bugie per puro divertimento,
adesso,le racconta per puro spirito di sopravvivenza alle
maniere non certo ortodosse del cuoco.

Il look di Usopp era sempre stato lo stesso in tutti questi anni.
La solita salopette marrone con la solita bandana sulla testa.
Però un giorno,il cecchino si alzò una mattina con il desiderio
di voler cambiare quella specie di monotonia vestiaria.
-Allora che ne dite del mio nuovo look?-
domandò fiero ai Nakama che risposero all’unisono
-Fa schifo-
Fu così che Usopp non mostrò più quel suo nuovo look,
almeno,fino alla comparsa di Sogeking.

Ogni notte era sempre la stessa storia.
-Rufy,mi dici come diavolo a finire tutte le dannate volte sulla mia brandina?-
gli domandò Usopp dopo l’ennesima volta che si era svegliato
con il capitano messo a peso morto su suo stomaco.
-Veramente non lo so nemmeno io- rispose Rufy sorridendo.

Ogni notte Usopp restava sveglio,solo per poter vedere il suo
amato capitano,catapultarsi nel sonno dalla sua brandina e
poterlo così stringere a se sussurrargli piano
-lo so perché vieni…ti amo anch’io-

Da quando aveva incominciato la sua avventura,
Usopp si era ritrovato in tutte le situazioni possibile ed
inimmaginabili e il suo corpo ne era una chiara mappa dettagliata.

-questa è nuova!- esclamò Rufy,toccando una nuova cicatrice sul petto del suo cecchino.
Usopp la fissò e poi ricordandosi come se l’era fatta disse tutto spavaldo
-Ah questa…me la sono fatta combattendo contro 1000 soldati della marina-

Chopper che li stava ascoltando da lontano,si avvicinò ed esaminò anche lui la cicatrice e poi disse
-Usopp quella è la cicatrice della tua appendicite-

In genere Usopp era un tipo che non amava starsene da solo,ma proprio quel giorno,decise di far ritorno alla nave un po’ prima del solito.
Salì i gradini che portavano alla cucina e aprì la porta.
-apri di più le gambe Sanji-
-la fai facile te-

Usopp lì osservò qualche istante prima di esclamare
-vi serve una mano ragazzi?-

A cena,il cecchino si presentò a tavola pieno di lividi e il capitano gli chiese che cosa era successo.
-Nulla-replicò lui.
La prossima volta sarebbe tornato assieme a Franky,poco ma sicuro.

Usopp osservava quella nave avvicinarsi sempre di più verso la costa.
I suoi occhi brillarono sotto il sole,quando capì che quella nave era Thousand Sunny.
Erano venuti a prenderlo.
Dal ponte un enorme gridò si levò per aria e capì che non poteva essere altri che il suo capitano.

-RUFYYYYYYYYYYY- esclamò forte il cecchino.
Fu un attimo e se lo ritrovò steso addosso,su quella spiaggia desolata e lo fissava di nuovo negli occhi dopo tanto tempo.
-Mi sei mancato Usopp-

-Anche tu mio capitano- replicò Usopp baciandolo.

Intanto sul ponte della nave,tutti i Nakama li guardavano con tenerezza…
tutti eccetto Boa Hancock che in quel momento svenne nello scoprire che il suo Rufy amava un uomo