Love Destiny

Ispirato alla ward

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  1. DarkLady90
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    Ecco...scusate dell'attesa...!! Spero lo apprezziate.. ;)

    sempre Dominick

    Tornò ad osservare il maschio di fronte a lui. <È qui da qualche parte.> rispose, poi, guardando in giro per poterlo rintracciare. Ma sapeva già che a quel punto erano molto impegnati in altre cose.
    <dobbiamo aspettarlo a lungo?> chiese.
    <non saprei cosa abbia intenzione di fare. Ma non devi farlo se non lo vuoi.>
    <va bene. Io sono Phury. Sono qui in veste del re e non ti terrò a lungo all’oscuro del perché siete stati chiamati da così lontano. Perciò ecco la ragione: stiamo selezionando delle reclute per combattere. Abbiamo perso una buona parte dei nostri guerrieri. E abbiamo sentito un mucchio di notizie su di te e il tuo compare. A quanto pare Wrath ti conosce molto da vicino perciò ha deciso di invitarvi in questa città. Vorremmo farvi una proposta che a questo punto l’avrai già capito.> Be’ questa è nuova, chi l’avrebbe mai detto che il re si sarebbe ricordato di me?! Davvero sorprendente.
    <sì, la proposta è chiara. Volete che combattiamo per voi dato che i lesser si sono tutti riuniti qui. Ma una cosa non mi è ancora chiara.> disse D.
    <spara.> incoraggiò il fratello. Aveva gli occhi davvero di un giallo tranquillante ma in quel momento erano curiosi.
    <perché proprio adesso? Voglio dire i problemi con i lesser ci sono sempre stati ma il re perché ha aspettato tanto?> chiese il civile appoggiando la schiena indietro.
    <dominick, il perch… Oh cazzo.> sussurrò sotto voce le ultime parole sgranando gli occhi alla vista di Rhethoy. Si alzò e stette per dire qualcosa ma Rhet lo anticipò.
    <scusate ho fatto tardi. Ero un tantino impegnato. Tu devi essere uno dei frat…>
    Non lasciò finire la frase. <ma cosa cazzo… > disse Phury con tono duro e afflitto poi scosse il capo a destra e a sinistra. Era ancora più stordito quando vide Rhet alla luce della lampada. <ma… come è possibile?> chiese accigliandosi.
    <di cosa parli?> Rhet diede un occhiata a D e poi rivolse di nuovo la sua attenzione di fronte.
    <tu sei… > Phury sbatteva gli occhi come se avesse visto un alieno e se ne stava a bocca aperta. Non riuscì a finire la frase un’altra volta.
    Be’ Dominick aveva visto di gente che rimaneva colpita dalla bellezza ma la reazione del guerriero andava oltre ogni limite.
    Finì la frase al suo posto. <bello? Sì lo è davvero. Tutti rimangono ammaliati dalla sua perfezione. Ma tu più di tutti.> concluse D. Un po’ divertito dall’espressione di Phury.
    <no, cioè sì. Voglio dire sì, è bello ma è un altro il motivo per cui mi ha lasciato senza parole.> bofonchiò alla fine, ma non si decise a dire la ragione del suo comportamento. Poi riprendendosi rispose alla domanda di Dominick <il perché di tutto questo dovresti chiedere solo al re. Io sono qui per accompagnarvi e darvi istruzioni per poi lasciarvi nel quartiere High Struck Danger finchè Wrath non vi vedrà in azione e deciderà cosa fare con voi.>
    <wo, wo vacci piano amico! Cosa deve decidere il re di noi? E cosa sarebbe questo High Struck Danger?> Reht sembrava un po’ infastidito dal tono frettoloso del vampiro di fronte a lui.
    <mentre tu flirtavi ho spiegato al tuo compagno la situazione…>
    <flirtare non è proprio il termine che avrei usato per definire quello che stavo facendo ma se vuoi rendere la cosa più romantica di quello che fosse allora può andare.> Reth interrupe il fratello e disse queste parole con un sorriso sul volto da angelo.
    Phury decise di ignorare la battuta e continuò <per ora non potete stare alla residenza della confraternità per motivi di sicurezza, il re vuole vedere come ve la cavate in battaglia per poi decidere se entrerete o no nel gruppo. HSD è la villa che da il nome a uno dei quartieri più frequentati dai vampiri, dove voi vivrete di fronte al Porto Sicuro. Non ci sono molti umani nei d’intorni e questo rende le cose più facile a tutti.>
    Mentre parlava il vampiro dai capelli colorati si diresse verso l’uscita e gli altri lo seguirono. Arrivarono velocemente all’auto che non appena messa in moto sgommò veloce in direzione del posto di cui li aveva appena parlato.

    Il tratto di strada trascorsa per arrivare al quartiere HSD fu silenzioso. Nessuno aveva un gran che da dire persino Rhet era immerso nei suoi pensieri. Sempre che ne abbia. Appena giunsero alla destinazione Phury li fece entrare nella loro abitazione che si trovava di fronte ad un enorme edificio sull’altro lato della strada. Mentre dirigevano il vampiro che li aveva portato in quel posto aggiornò i nuovi arrivati sulla casa che stava di fronte all’HSD. Cavolo, era proprio colossale. Quello si che poteva essere chiamato Porto Sicuro, come lo aveva chiamato Phury, pensò Dominick.
    Il posto riservato ai due compagni, era meno grande rispetto alla struttura di fronte ma era comunque troppo per solo due persone. Aveva delle forme davvero straordinarie, però, un po’ allo stile Gaudì. Quando furono giunti all’interno, be’ non ebbero parole per definire quanto il luogo fosse armonioso e gotico. Nel sotterraneo trovarono una serie di camere, poi cucina e il soggiorno e una sala enorme dove c’era un piccolo bar e tavolo da biliardo, due divani ad angolo di dimensioni giganteschi e altri giochi come la Play Station e la Wii. Dalla sala c’era un corridoio che portava in palestra. Le finestre munite di un sistema di chiusura eccezionale che permettevano di girare in casa anche di giorno. Tutte le forme della casa erano particolarmente rotonde, persino i mobili. Era una residenza particolare.
    <questo posto è magnifico. Sembra di essere nella casa dei sogni.> commentò Rhet.
    <sì, è davvero speciale. V ha messo anche il sistema di allarme che verrà controllato da lui.> Intanto il vampiro dagli occhi gialli spiegò ai nuovi arrivati il loro principale incarico, ovvero quello di proteggere il Porto Sicuro. Non era necessario visto il sistema di sicurezza a prova di bomba di cui era fornito. Si vedeva lontano mille miglia che solo uno malato di mente poteva tentare di superare quelle mura.
    <mi stai prendendo in giro, amico? Voglio dire quel posto è sicuro come la casa del diavolo…> Rhet scherzò e poi aggiunse mettendo in moto una volta tanto il suo cervellino <…comunque non mi faccio tanti problemi. Ci va di lusso questo posto e anche l’incarico vero D?>
    <sì, sì va bene.> disse frettoloso.
    D si sentiva molto spossato. Cosa che gli era del tutto estranea. Non voleva altro che andare sotto il getto freddo dell’acqua e poi chiudere gli occhi. Solo che sapeva esattamente cosa sarebbe successo. Il sonno sarebbe stato l’ultimo ad arrivare. Avrebbe visto lei. La sua amata… era tutto così dannatamente crudele. Tutta questa sensazione di presentimento che andava oltre la sua portata, qualcosa di particolarmente energico ma impenetrabile.
    Phury, intanto, stava rispondendo alle domande del vampiro <il vostro ruolo non sarà tanto all’interno del Porto Sicuro quanto all’esterno. Questa zona deve essere protetta dai lesser che ogni tanto vi imbattono. Oltre al Porto Sicuro ci sono famiglie civili di cui dovrete occuparvi in aggiunta.> concluse il guerriero.
    <vuoi dire che quelle fecce attaccano nelle case?> chiese D.
    <hanno cambiato la loro strategia. Cercano, attraverso mezzi tecnologici avanzati, le proprietà che sono intitolate a nomi della nostra razza. La maggior parte, quando acquista le case, fornisce dati falsi ma umani ma quei pochi che non l’hanno fatto sono in pericolo.>
    <che figli di puttana!> imprecò Diminick, ripensando al passato.
    <non possiamo entrare in nessuna residenza? Nemmeno nel Porto Sicuro?> intromise Rhet.
    <siete autorizzati ad entrare ma fate attenzione le prime volte perché ci sono donne e bambini che hanno subito violenze domestiche, quindi possono spaventarsi alla vista di due estranei.> Le parole di Phury erano soprattutto rivolte al biondo. Li avvertì con tono serio e per una volta anche Rhet sembrò avere un’espressione grave sul volto da rubacuori, ed annuì come Dominick.
    <che razza di idiota tratterebbe male una donna? Sono dei bastardi senza cuore. Come se non bastassero i lesser, adesso si aggiungono anche questi stronzi.> con la fronte aggrottata Rhethoy era veramente addolorato.
    <già. Comunque adesso vi lascio sistemare la vostra roba. Per stasera ve la dovete cavare da soli ragazzi. Domani appena all’alba… al quale non manca molto arriverà la vostra doggen.> Uscendo dall’atrio, con il sorriso sulle labbra, aggiunse <io intanto vado a fare un po’ di piazza pulita… Ah dimenticavo, domenica sera ci sarà una specie di festa. Sarà l’occasione per un po’ di conoscenze. Tenetevi pronti. Domani qualcuno di noi passerà a trovarvi.>

    Vi lascio un anteprima del prossimo capitolo: Conoscerete il personaggio femminile.. ;)

    Si mosse come un predatore esperto da non lasciare nemmeno il tempo di respirare che fu padrone di me nel secondo che trascorse dal momento che lo trovai di fronte a me. Mi mise una mano, grande e grossa, sulla bocca, impedendomi di urlare, e con l’altra mi attirò a se con il braccio intorno alla vita. <non urlare femmina.> ordinò. Quella voce!
     
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  2. adler
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    @DarkLady90
    l'ho iniziata a leggere da pochissimo ma devo dire che la storia come l'hai improntata e raccontata mi prende.
    complimenti spero di leggere il seguito.
    :chu: :chu:
     
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16 replies since 28/6/2010, 11:14   167 views
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