Alice's love

yaoi-romantica originale Nc17

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  1. vexill
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    Ciao a tutti!! ^0^ non è la prima volta che scrivo ma... che dire...



    YAOI LOVER! XD



    ok, mi sono sfogata. Questa storia mi è venuta in mente guardando Pandora hearts, ma tutta la storia è originale



    Rating: Rosso | Genere: Drammatico, Erotico, Triste | Capitoli: 3 | In corso

    Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Note: AU, Cross-over, Lemon | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate, Violenza 



    Trama: Vi ricordate della storia di Alice nel paese delle meraviglie? Sapevate che ce un altra Alice? Che ha avuto una storia molto triste? No? Ve la racconto? Ma si dai... tanto ho tutto il tempo di farlo.

    Buona lettura! ^__^





    Vi ricordate della storia di Alice nel paese delle meraviglie? Sapevate che ce un altra Alice? Che ha avuto una storia molto triste? No? Ve la racconto? Ma si dai... tanto ho tutto il tempo di farlo.



     



     



    Tanto tempo fa, ci fu Alice, che rideva scherzava come tutte le persone. Uno dei pochi cuori puri esistenti. Peccato che a 10 anni un incendio distrusse la sua casa, e lei morì con essa.



    Vent'anni dopo si reincarnò, diventando Isabella. Ma anche lei a 10 anni venne rapita e uccisa, per la sua innata bellezza.



    Si reincarno molte altre volte ma... sempre morì. Ogni volta i suoi assalitori la facevano franca, così dentro di lei cresceva un odio spropositato, macchiando il suo cuore puro.



    Ma ad ogni rinascita in lei albergava nuova speranza, scacciando l';odio.



    Vorrei dire che per una volta ce la fece ma non è così, continuo sempre a morire e invece di covare l'odio, covò il dolore.



    Perché non posso vivere? Perché non posso amare?” si chiedeva disperatamente, ma non poteva avere le risposte perché nessuno poteva sentirle, tranne il sotto scritto. Ma a quel tempo non avevo mai tempo, hehe... sempre di corsa, non potevo ascoltare la povera Alice.



    Adesso mi sento in colpa per quello che le è accaduto... per questo voglio aiutarla. Dopo più di un secolo sono riuscito a raggiungere il suo fiore, che dopo l'ennesima morte, era diventata.



    Una rosa bianca, ancora un bocciolo. E al suo interno c'era lei...



    Tocco uno delle tante spine e la rosa cambiò. Il colore divenne Rosso scuro.



    Da rosso scuro passo ad un tenue rosa per poi in un azzurro.



    Ecco adesso, Alice, un regalo per te dal Cappellaio matto e il bianconiglio.



    Una nuova vita, ma diversa.



    Stai attenta, sarà difficile sin dall'inizio.



    Ti staremo sempre accanto.



     



    E te...



    si tu che stai leggendo, vuoi vedere come andrà la vita di Alice con noi? Vedere se c'è la farà questa volta, ad amare. Vuoi?



     



     



    In una città nel 1999 una donna stava dando tutta se stessa per dare alla vita una creatura dentro di lei.



    I dottori cercarono di aiutare la donna, che era li già da 3 ore. Quando finalmente la creatura uscì il dottore disse:



    È un maschietto!”

     
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  2. vexill
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    1 aprile 2012
    In una comunissima mattina alle 7:45 un ragazzo stava dormendo beatamente, ignorando il fatto che la sveglia fosse rotta.
    Se non avete capito quel ragazzo sono io e purtroppo quel giorno facevo tardi a scuola.... ed era anche il 1° giorno!!
    Sono in prima media... anche se dovrei essere in seconda. Ho 13 anni e siamo ad Aprile... ma vi chiederete voi “come 1° giorno di scuola se è aprile?” semplice.
    Mi sono dovuto trasferire molte volte e adesso mi tocca il Giappone! Sono nato in Francia a Parigi ma a 5 anni ci siamo trasferiti in Inghilterra per poi passare all'Italia (paese che stimo per la sua lingua tra l'altro!) certamente non poteva mancare l'Egitto e Germania. Ogni volta è stato difficile! Avevo gli amici che, puntualmente, lasciavo. Mio padre ha detto che staremo in Giappone per un bel periodo e che avrei completato “felicemente” gli studi qua. ç_ç vita difficile la mia! (Nda non sai quanto)
    Cerco di alzarmi altrimenti... la mia bellissima porta andò in frantumi grazie ad un calcio alla chuck norris da mio padre.
    “SVEGLIA FIGLIO!! DEVI ANDARE A SCUOLA!” urla lui
    “ZITTO PADRE, SONO Già SVEGLIO!” urlo io
    “ALLORA VESTITI, RICORDA CHE QUSTO POMERIGGIO ANDIAMO A PRENDERE LA DIVISA!”
    “HO CAPITO!”
    avete assisto a una mia mattinata tipica, lui urla, rispondo urlando, e poi continuiamo a dirci le cose che dovrebbero essere dette con calma invece che urlate.
    Mi alzo a mala voglia e vado all'armadio.
    Scelgo dei pantaloncini neri corti fino alle ginocchia che appena si muovono producono un rumore metallico (non ci sono catene! Sono i bottoni che sbattono tra loro) e una maglietta bianca e delle scarpe da tennis.
    Mi guardo allo specchio e mi una controllata ai capelli.
    “FIGLIO, PANE E MARMELATA E MACCHINA!”
    Alzo gli occhi al cielo e mi chiedo come diavolo riuscivo a dialogare con mio padre, sono esasperato!
    Scendo dalle scale e prendo il pane con la marmellata spalmata sopra, e lo zaino.
    Mio padre sta divorando la sua fetta e quando mi vede mi tira per un braccio fino all'uscita e mi porta alla sua macchina.
    Come ho detto prima sono esasperato! Mangio l'ultimo boccone e guardo fuori con l'mp3 a tutto volume.
    L'unica cosa che mi piaceva del Giappone sono le canzoni dei VOCALOIDS e gli anime che producono.
    Ho sentito che le elementari dorano 6 anni qui! Oddio, io non avrei resistito!
    All'improvviso sento la mia opening preferita, quella di Pandora Hearts, e mi sento stingere il cuore.
    “figlio, siamo arrivati” dice mio padre, richiamando la mia attenzione.
    Scendo e spengo l'mp3.
    Lo seguo fino dentro l'istituto. È molto grande e, beh, mi piace.
    Entriamo dentro una sala e mentre mio padre parla con la segretaria, io mi guardo un po intorno.
    Ci sono un bel po di studenti insieme ai genitori, alcuni senza divisa come me.
    “la sua classe è quella economica?” chiede la segretaria, ma quando mi giro a guardarla, arrossisce e riporta lo sguardo a mio padre.
    “Certo che no! Voglio il meglio per mio figlio!! oggi andiamo a prendere la divisa.”
    “ha, ok” il suo italiano è un po' strano ma sicuramente è meglio per me, in questo modo mio padre la capisce, io non ho problemi con la lingua.
    La ragazza si gira verso di me e abbronza un sorriso gentile, devo dire che è molto giovane.
    “se vuole seguirmi, sarà un piacere portarla nella sua classe”
    “d'accordo” dice mio padre mentre io annuisco.
    “Quelli della 1°D mi seguono, per favore” dice agli altri, in Giapponese. So il giapponese, ma mi è un po' complicato parlarlo.
    Genitori e alunni seguono la segretaria fino ad alla porta della classe (è scorrevole, a casa nostra non c'è....) a destra.
    Bussa e dopo un “avanti” entriamo.
    La classe è... è enorme!! i banchi sono messi in fila, e alcuni alunni sono già dentro. La maggior parte sono delle ragazze.
    “hai visto quello quanto è carino <3” “si hai ragione ” fungils, mi mancavano solo queste.
    Lascio mio padre parlare con l'insegnante e cerco disperatamente di uscire dal gruppo.
    Molte ragazze mi guardano e anche alcuni ragazzi.
    “Alleeeeeennnn!!! <3” mi salta addosso una ragazza.
    La guardo sorpreso, ma poi la riconosco.
    “A-annah?”
    “Yay, ti ricordi meeeee <3” ho, no... è diventata una fungils... NOOOOOO
    “da quanto tempo, sei cambiato tantissimo!!” siamo amici sin dall'infanzia, ci siamo incontranti alla scuola Materna a Parigi, da allora ci teniamo in contatto.
    “è ovvio, dopo 9 anni. E potresti smetterla di abbracciarmi, per favore. Stiamo dando spettacolo.” cerco di staccarla da me, spero che non si sia spalmata la colla per starmi così appiccata.
    “aww, cucciolo lui!” voglio piangere... chi cavolo me l'ha fatto fare?!
    “Ann, ce lo presenti?” chiede una compagna nella sua lingua natale.
    “mi chiamo Allen Dravis, piacere” dico io in giap, pensano che non sappia la loro lingua, t'ho!
    “Allen? Che nome carino!!!” perché pensano che sia carino?! Tutte, tutte, lo fanno. Credo che avrò la donna-fobia.....

    Quando, finalmente, i genitori se ne andarono il prof si alzo e fece un discorso che ho completamente ignorato. Mi sono seduto all'ultimo banco vicino alla finestra.
    Sono molto stanco, appoggio la testa sulle braccia (le avevo incrociate sul banco)e mi abbandono al sonno che mi divorava.
     
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    ioooo :3

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    molto carina spero che la continuerai
     
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