E' solo rivalità?

Shounen-ai Aomine X Kise

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  1. alexis98
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    DALLA RIVALITA' PUO' NASCERE QUALCOSA

    Era sempre stato il suo idolo, per lui aveva lasciato periodicamente la sua agenzia da modello per seguire Aomine nel basket. All'inizio il suo vero intento era trovare qualcuno più forte di lui per poteri confrontare e non annoiarsi come negli altri sport. Ma con il tempo questa ambizione si tramutò in un'altra cosa, in qualcosa di più profondo.
    Era un giorno d' estate e Kise passeggiando nelle vicinanze della scuola vide Aomine, suo eterno “rivale”, allenarsi a scuola e appena lo vide si incammino verso la palestra nell'intenzione di sfidarlo un'ennesima volta. Sapeva che lui non avrebbe vinto mai contro quel fenomeno, ma la voglia di giocarci contro era troppa.
    Fu proprio in quel giorno che Aomine si accorse di qualcosa di strano nel biondo. Egli infatti, non sembrava più attento come al solito. Kise, invece di seguire i movimenti della palla, seguiva gli sguardi di Aomine che velocemente si spostavano da una parte all'altra. Ci fu un momento nella sfida in cui kise stava per fare una tripla ( un tiro da tre) e quando Aomine gli salto davanti per stopparlo,notò che Kise aveva gli occhi fissi su di lui guardava i suoi occhi blu color del mare e le gocce di sudore che gli percorrevano il collo fino sotto alla maglietta. Inizio a essere cosi affascinato da lui che iniziò a pensare che sarebbe voluto essere una di quelle gocce e fu a quel pensiero che lui tirò e sbaglio completamente la direzione del tiro.
    -A-Aominecchi.-
    Lo chiamò con voce frammentata. Il ragazzo chiamato in causa alzò gli occhi verso il volto contratto dell'altro asciugandosi il mento con la maglia:
    -Che c'è?- disse.
    -Non riesco a giocare se davanti ho te - ammise fissando le scarpe per la vergogna.
    -Cosa intendi dire?- domandò perplesso.
    - Non lo so provo una sensazione strana....-
    Aomine rimase un po’ schioccato allora gli arruffo i capelli e gli disse:
    -A tutti capita un giorno no. Riposiamo ci e poi ci riprovi.- anche se per lui era strano vedere Kise sbagliare un tiro cosi semplice e non lo aveva mai visto cosi nervoso. Kise a causa dell’ansia si agitò fino a dirgli ciò che gli passa per la testa:
    -Caspita Aominecchi! Non lo capisci che non riesco a giocare contro di te, proprio perchè mi piaci?!- urlò con l'imbarazzo che gli pervase l'intero corpo.
    Aomine sgranò gli occhi. Di certo non si aspettava una dichiarazione così, e sopratutto non se l'aspettava da un maschio! Allora, si avvicinò con l'intenzione di dargli un calcio in testa, ma la sua rabbia diede posto ad un altro sentimento. Era strano che all'improvviso tutte le sue percezioni su Kise riaffiorarono a galla. Anche lui, fin da quando Kise mise piede dentro la palestra in cui si stava allenando provò qualcosa di più della semplice amicizia e rivalità, però non era mai riuscito a manifestare il suo interesse ed ogni volta che pensava a questo, si innervosiva ed iniziava a consumarsi le unghie con i denti.
    Forse è proprio per questo che Aomine aveva le unghie davvero corte.
    Aomine essendo imbarazzato e non capendo bene i suoi sentimenti:
    - Senti Kise il vado a casa. - fece finta di ignorare quello che aveva detto e si avviò verso casa.
    Arrivato a casa si allungo sul letto e penso a quello che era successo.
    all'improvviso sentì il campanello suonare ed andò ad aprire senza riflettere a chiedere chi era dietro alla porta. Quando l’ha aprì spalancò gli occhi: era Kise che lo aveva seguito fino a casa sua. Aomine schioccato non sapeva che fare,per lui era strano trattate Kise come se non fosse più suo amico ma qualcosa di più.
    Il biondino iniziò a scusarsi:
    -Aomenecchi scusami sono un idiota ora non saremmo più amici come prima e sinceramente mi sento strano ma vedrei che mi passera per te avere una confessione da una ragazza ti sarà sembrato disgustoso…-
    Non sapeva il motivo ma le sue scuse lo rendevano davvero felice, ma mentre ascoltava le sue scuse e vedendolo imbarazzato non poté resistere e lo bacio.
    Kise schioccato con la faccia tutta rossa gli chiese:
    -Perché? - con la voce tremante. Aomine gli si avviccino e ormai faccia a faccia gli disse sottovoce
    - perché mi piaci anche tu.- e al sentire di quelle parole la faccia di Kise era completamente rossa e inizio a piangere per la felicita e Aomine per evitare l imbarazzo al ragazzo lo bacio e salirono fino in camera senza mai staccarsi l’uno dall’altro finché non arrivo il momento per Kise di tornare a casa.
     
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