Black Dagger Sisterhood - Dark Lover Scanlation Team

Posts written by Chizuru

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    Billlooooooooooooooooooooooooooooooo!! Davvero molto bello...ne voglio ancoraaaaaaaaa!! :-D Grazie mille per tutti i progetti! :-D
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    Ma che bellooooooooooooooooo!!! :luv: :luv: :luv:
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    Grazie Nadine...in effetti essedo solo delle one shot le cose si concentrano solo sull'hard e non molto su di loro! :-) Ma la loro storia è in fase di scrittura, solo che ultimamente non ho molto tempo per scrivere, sono impegnata con le gare, devo cercare di qualificarmi per i campionati italiani!
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    ahahahahah!! Sapevo che l'avresti apprezzata! Grazie mille! :-) :plea: :chu: :chu:
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    Titolo: Regalo di compleanno....
    Serie: originale
    Genere: YAOI hard
    VM 18

    Questa Oneshot contiene descrizioni di sesso esplicito tra uomini, se sei minorenne o se l'amore tra uomini ti offende ti prego di non proseguire nella lettura



    La luce del sole mattutino illuminava debolmente la stanza filtrando attraverso le spesse tende.
    Il viso di Abram ancora immerso nel sonno, era come sempre bellissimo e dolce. Ren lo osservò per un lungo istante, poi lo baciò delicatamente sulle labbra e su una guancia.
    Il bel ragazzo dalla perenne abbronzatura dorata che giaceva accanto a lui aprì gli occhi sentendo quel lieve tocco.
    "Buongiorno!" - "buongiorno mon petit". Il sorriso di Ren era un balsamo per Abram. Qualunque fosse il suo umore riusciva sempre a farlo sentire meglio. "Che ore sono?" S'informò con la voce tipicamente roca di chi si è appena svegliato. "E' presto, sono le 6.30, abbiamo ancora tempo, puoi riposare se vuoi ". Ma una luce sinistra e lussuriosa attraversò lo sguardo di Ren,mentre rispondeva, e poco dopo si chinò verso le labbra dell'amato.
    Non fu un bacio dolce, ma passionale e vorace. Le mani di Ren accarezzarono il petto dell'amante trovando i capezzoli e iniziando a stucchizzarli. Abram gemette, poi afferò le mani del fidanzato bloccandolo: "perdonami, ma non posso ora, devo andare a lavoro.
    Ho appuntamento con Chris tra poco più di un'ora".
    Ren visibilmente deluso disse : "Chris?" - "Si, il nuovo direttore del reparto grafica, lavora con noi solo da due settimane, te l'ho detto!" - "No, non l'hai fatto, è la prima volta che lo sento nominare!
    E Carlos dov'è finito?"-"Carlos è stato promosso, si trasferisce alla filiale di New York, comunque è strano ero convinto di avertene parlato quando l'ho scelto, il suo Curriculum Vitae è davvero incredibile!" - " Lo hai scelto tu?" Nel rispondere la voce di Ren lasciava trapelare una leggera nota di risentimento. "Si, sono io il responsabile dell'intero settore pubblicitario, ricordi?" replicò Abram mentre si dirigeva verso il bagno.
    Ren lo seguì, fermandosi sulla soglia e appoggiandosi allo stipite della porta a braccia conserte, fissando Abram disse:"So qual'è il tuo ruolo in azienda, ma di solito non ti occupi dei colloqui".
    "E' vero, ma quando mi hanno portato il suo Curriculum, sono rimasto colpito, mi ha incuriosito molto,e così ho deciso di fargli il colloquio io stesso. E' davvero in gamba!" - "E' raro che qualcuno ti entusiasmi tanto a lavoro, in genere sei prodigo di critiche e non di elogi". Nell'inflessione del tono di Ren si sentiva un velo di rabbia. "Ahahahah! Ren, ma cos'hai? Sembra ti dia fastidio! Sei geloso? " Abram si avvicinò all'innamorato che si stagliava nudo dinanzi a lui e con un gesto fulmineo lo attrasse a sè e lo baciò lasciando scivolare le sue mani a palpare le perfette natiche di Ren. Lui si scostò allontanandolo col la mano:"non avevi detto di non avere tempo per questo? Farai tardi, io uso l'altro bagno, ci vediamo stasera!" Si voltò e uscì velocemente dalla stanza. Abram rimase solo e perplesso. Ma che diavolo gli è preso? Cosa ho fatto adesso? Lasciò perdere questi pensieri e terminò di prepararsi. Tornato in camera sentì il cellulare di Ren che squillava insistentemente. "REEENNN!Il telefono!" urlò, ma non vi fu risposta. Il telefonino continuava a squillare. Si guardò attorno, ma non lo vide. Dove l'avrà messo?Forse nella giacca,vediamo un pò. Frugò e lo trovò nella tasca interna sulla sinistra. Sul display lampeggiava - J -. D'istinto rispose:"Pronto?" dall'altra parte udì una voce lontana che imprecava, poi riagganciarono. Ren entrò in quel momento e vide il fidanzato fermo in piedi col telefonino stretto nella mano destra. "Cosa fai col mio cellulare?" - "Squillava da parecchio, ti ho chiamato, ma non mi hai sentito così ho risposto" - "cerca di evitare la prossima volta sai che non mi piace, comunque chi era? " - " Non lo so, lo schermo diceva solo -J- e quando hanno sentito la mia voce hanno chiuso". Nell'udire quelle parole Ren si bloccò per un attimo e impallidì.
    Abram se ne accorse e chiese:"Chi è -J- ?" Ren era visibilmente contrariato e ci mise qualche secondo prima di rispondere."Un fotografo. Dobbiamo fare un servizio per il nuovo profumo di Dior." - "REN!" Abram urlò, iniziava ad inquietarsi seriamente. Fece un respiro profondo e cercò di controllare il tono:"Questo è il tuo telefono privato, solo pochi hanno questo numero, per il lavoro usi il palmare! Conosco a memoria la rubrica di questo!"mostrò il telefonino, poi decisamente infuriato lo scaraventò sul letto:"Chi è -J-? E Se è per lavoro perchè ti chiama su questo numero?"
    " Abram, non pensi di stare esagerando? Ti stai scaldando per nulla!"-"Per nulla? Allora perchè non mi dici per quale motivo questo fotografo usa il tuo numero privato?" Ren si sentì in difficoltà, "Merda!Ma doveva chiamare proprio adesso? Come esco da questa situazione? "Perchè me lo ha chiesto, è in crisi con la sua donna e voleva un consiglio e potersi sfogare un pò, tutto qui!"
    Stava palesemente mentendo ed era consapevole che Abram se ne sarebbe reso conto in un nano secono, era sempre stato così, da quando si erano conosciuti all'università. Infatti, come previsto, l'amante controbattè immediatamente:" Davvero? E da quando fai amicizia con i tuoi collaboratori? Non hai sempre sostenuto la tesi che è meglio non stringere legami sul lavoro? Se devi mentire, almeno inventane una credibile!"-" Non sto mentendo, e sono ancora convinto che sia meglio tenere separati vita privata e lavoro, ma possono capitare delle eccezioni, no?"-"Certo e scommetto che questa eccezione in particolare è molto attraente! Da te non me lo aspettavo! Ren non mi hai mai mentito!" La voce di Abram era a metà tra ira e lacrime.
    Detto questo afferò in fretta i vestiti dall'armadio e uscì sbattendo violentemente la porta della camera da letto. "ABRAM!" Ren corse nel corridoio, ma l'uomo che amava si era come volatilizzato. Sentì il rombo della sua auto mentre partiva slittando sulla ghiaia del vialetto.
    Merda!Non ci voleva!Quando s'infuria a quel modo non vuole sentire ragioni! Non si è nemmeno vestito! Il cellulare di Ren squillò nuovamente. "Pronto?"-"Ren,sono io, prima ha risposto Abram,vero? Spero di non aver creato problemi"
    "Lo hai fatto Jason, hai combinato un casino! Ma oramai è andata, sei almeno riuscito a trovare quello che ti ho chiesto?"-"Non proprio, ma forse ho di meglio, ci vediamo stasera al bar del Royal Hotel e ti faccio vedere"- "Va bene, a stasera allora."- "si a dopo Ren, bacini!"-" scemo,smettila!" Ma Jason chiuse prima di sentire quell'ultima frase. Ren si vestì e andò a lavoro.
    °-------------°
    "Abram? Abram? Ci sei?"-" Cosa? Ah scusa Chris, mi sono distratto un attimo.
    "Solo un attimo? E' tutta la mattina che sembri essere su un altro pianeta, sicuro vada tutto bene?"-"Mmm...si, si, solo qualche pensiero"-"Ok, facciamo così, è quasi l'una, andiamo a pranzo, ti rilassi un pò e discutiamo sul da farsi con questa campagna pubblicitaria, che dici?"
    " Si, è un idea, andiamo".
    I'interfono dell'ufficio gracchiò. Abram rispose:"dimmi Clara"-"Signore c'è Ren qui che chiede di lei, lo faccio salire?"-"No, sto scendendo per andare a pranzo, ci penso io"-"bene Signore" l'interfono cicalò nuovamente, poi seguì il silenzio. "Andiamo Chris, italiano va bene?"
    " Certamente, adoro la cucina italiana, posso chiedere chi è Ren?" Abram non rispose, si diresse agli ascensori e ne chiamò uno. Arrivati alla reception, trovò Ren nell'atrio, indossava pantaloni di pelle neri attillatissimi e una camicia bianca settecentesca, di quelle con i pizzi svolazzanti sui polsi, i capelli corvini lunghissimi e leggermente mossi, sciolti sulle spalle. Doveva essere venuto direttamente da uno dei set, senza cambiarsi. Abram ebbe un sussulto osservandolo, Mio Dio! Era talmente bello che non poteva fare a meno di restarne incantato e di desiderare di toccarlo ogni volta che lo vedeva. Si avvicinò a lui. Ren gli rivolse un sorriso e parlò : "Abram, mi sono liberato per pranzo e mi chiedevo se ti andava di mangiare assieme" pronunciò ogni parola sforzandosi di non apparire agitato. Abram era felice di vederlo, ma la rabbia non era ancora passata.
    Con lo sguardo duro e la voce aspra disse: "Mi spiace, ma stavo giusto andando a pranzo con Chris, per discutere della nuova campagna pubblicitaria" Visibilmente deluso, e decisamente irritato Ren si voltò verso Chris e gli tese la mano. "Piacere, io sono Ren Lacroix il..." Abram lo interruppe.
    " Lui è un mio vecchio amico, Chris" Abram sapeva perfettamente che con quelle parole lo avrebbe ferito, non aveva mai avuto problemi ad ammettere la sua omosessualità, in azienda tutti sapevano chi era il suo compagno. Ren si paralizzò per un momento, ma si limitò a dire :" Già, dai tempi dell'università". La sua voce tremava al limite del pianto e nell'udirla Abram ebbe un tuffo al cuore pentendosi subito del suo gesto infantile. Chris gli strinse la mano: "piacere mio, sono Chris Robbins...Lacroix, lei per caso non è il figlio del magnate del vino? E se non erro è un modello piuttosto famoso, credo di aver visto alcuni suoi scatti in giro per la città e su diverse riviste!"
    Ren faticava a tenersi calmo: "Si, sono proprio io, mi scusi ora, ma dato che siete impegnati, credo di dover andare, in quanto a noi Abram, ci vedremo un'altra volta, scusa il disturbo e buon lavoro." Abram non ebbe il tempo di ribattere, Ren si era girato e con il suo portamento elegante era già vicino all'uscita. "Abram, tutto bene? Se vuoi puoi andare con il tuo amico, sembrava dispiaciuto" "No, tranquillo, lo chiamerò più tardi.

    " Durante il pranzo e per l'intero pomeriggio Abram non potè fare a meno di pensare al litigio e allo sguardo che aveva l'uomo che amava mentre si allontanava dal suo ufficio. La sua attenzione fu attirata dalla voce del collega: "Abram, io direi che ce l'abbiamo fatta, senti ti va di andare a bere qualcosa per festeggiare? Sono già le 21.00!"-" Non so, credo di dover rientrare a casa".
    Il rumore di uno scrocio d'acqua come quello di una cascata interruppe il discorso. "cosa è stato?" chiese Chris un pò perplesso e guardandosi attorno. "Ah, scusa è un messaggio sul mio cellulare!"-"Ahahahah!Strana suoneria!"
    Si,me lo dicono in molti, ma amo i suoni della natura" rispose Abram sorridendo mentre leggeva il messaggio – Il servizio sta andando per le lunghe faremo degli scatti in notturna, non aspettarmi. Stasera mi fermo a dormire nell'appartamento in città- era di Ren, era freddo, di solito concludeva con un "Ti amo, mon petit" ma non stavolta. Una dolorosa fitta al petto colpì Abram. Ren tornava sempre a casa, anche dopo un litigio, no, c'era qualcosa che non andava. "Chris, ti prego di scusarmi un attimo devo fare una telefonata personale"-"nessun problema, torno tra poco, porto gli schizzi del progetto al reparto grafica"-"ok grazie mille". Chris gli sorrise, gli diede un buffetto sul viso e andò via. Abram compose il numero dell'innamorato. Pochi squilli, poi smise. Ma che cazzo? Ha chiuso il telefono! Subito dopo arrivò un messaggio - non ho voglia di parlare con te ora, ci vediamo domani - Quelle parole furono come una pugnalata al cuore, ma fecero al contempo inquietare Abram. Il bussare alla porta lo distolse dal film che si stava mentalmente facendo. "Avanti!" Chris entrò nella stanza, vedendolo avanzare notò per la prima volta che in effetti era piuttosto attraente, palestrato, capelli corti e scuri, occhi grigi.
    "Bene i progetti sono stati consegnati, domani inizieranno la realizzazione, senti, pensavo..."
    "Cosa? Dimmi pure Chris!"-" Quel tuo amico Ren, è davvero molto bello ed ha un corpo che sembra scolpito nel marmo da un artista rinascimentale, pensavo che potremmo ingaggiare lui per promuovere il nuovo prodotto, è così affascinante che sono certo che qualsiasi donna o uomo vorrebbe averlo nel suo letto, secondo me è perfetto!" lo sguardo di Abram si fece di fuoco, tanto che Chris nell'incrociarlo trasalì. "NO!Assolutamente NO! Ci sono moltissimi modelli sul mercato,
    ne troveremo uno più adatto!""Abram, calmati, che ti prende? Credo che tu abbia bisogno di staccare, oggi è stata dura, dai andiamo a bere qualcosa" Chris sorrise e gli poggiò una mano sulla spalla affettuosamente. Abram si rese conto che la sua reazione agli occhi del collega fosse un tantino spropositata, ma non poteva rimangiarsi le cose appena dette. " Si, credo che tu abbia ragione, ho bisogno di bere, scusa, andiamo."- "Perfetto, conosco il barman del Royal Hotel, fa dei White Russian favolosi!"-"Ottimo!Che aspettiamo?" . Arrivarono in macchine separate al grande albergo in centro. Era un enorme palazzo antico dell'ottocento, dopo essere stato rilevato da un ricco inglese fu adattato ad hotel a cinque stelle. E fu proprio Abram a creare la pubblicità per quel lussuosissimo complesso. I due diedero le chiavi delle auto ai parcheggiatori e si avviarono verso l'ingresso. Il bar era situato all'ultimo piano, era un lounge bar panoramico, la vetrata doppia occupava in toto la parete ovest del locale e vi erano tavolini con poltroncine sparsi ovunque, il bancone era sul fondo. Abram esplorò con lo sguardo l'ambiente, gli piaceva osservare le persone. La sua espressione cambiò rapidamente quando notò i due uomini seduti ad un tavolino in penombra vicino all'ampia finestra, che parlavano e bevevano tranquillamente.
    "Abram? Tutto bene? Sei impallidito!" Chris gli afferrò un braccio per attirare la sua attenzione, poi cercò di seguire lo sguardo del suo collega di lavoro per capire cosa stesse guardando. "Tho! Parli del diavolo e spuntano le corna!!ahahahah!Se non erro il bel ragazzo seduto a quel tavolo non è il tuo amico modello?" gli occhi di Abram sembravano braci ardenti di rabbia. Senza nemmeno rispondere si diresse deciso verso Ren e l'uomo col quale si accompagnava. Piombò sui due come un tornado. Ren balzò in piedi quando lo vide arrivare. "Abram, cosa...che ci fai qui?" Abram faticava a non mettere le mani addosso al tipo con Ren. Il suo tono di voce era decisamente adirato:" Cosa ci fai TU qui...non avevi detto che stavi lavorando?" Jason cercò di parlare:
    "Aspetta un attimo, non fraintendere!". Quello per lui fu un errore fatale, senza riflettere Abram sferrò un gancio dritto allo stomaco di Jason. "ABRAM!" la voce di Ren si sovrappose a quella di Chris giunto nel frattempo. Ques'ultimo cercò di fermare l'amico, ma questi era davvero troppo forte e con uno strattone se lo tolse di dosso. Jason caracollò sul tavolino, che finì in frantumi sotto il suo peso. "ABRAM! Fermati cosa pensi di fare?" Un vocio si era levato nella sala e alcuni avventori osservavano incuriositi la scena. Jason si rialzò aiutato da Ren. Chris si era posto tra i due. "Cosa stai facendo TU! Dimmi, volevi restare in città per potertela spassare tranquillamente con il tuo bellimbusto? E' per questo che non volevi parlarmi?". Ren respirò profondamente. "Abram, ma come hai potuto pensare una cosa simile? E io cosa dovrei dire? Non mi hai definito solo un vecchio amico?" La rabbia di Abram scemò appena. "E tu per questo te ne vai a letto con un altro?" Jason intervenne nuovamente parlando da dietro le spalle di Chris. "Guarda che hai capito davvero male Abram!" Con estrema facilità Abram spostò Chris potendo così vedere l'altro uomo.
    "Siamo in un luogo pubblico devi ringraziare solo questo, potrei ucciderti con una sola mano!" Ren era consapevole che ciò che stava dicendo Abram corrispondeva al vero. Aveva studiato arti marziali, e si era addestrato nel combattimento corpo a corpo. "ABRAM! Ora basta! Ti stai comportando come un bambino! Sei ridicolo!" Si voltò a guardarlo e Ren rabbrividì, i suoi bellissimi occhi ambrati erano velati dalla rabbia e dalla paura. Improvvisamente Ren si trovò a terra come se lo avesse travolto un tir, senza capire cosa fosse successo. Il volto gli pulsava, il dolore alla guancia lo aveva frastornato, non poteva crederci Abram lo aveva appena colpito!
    Poi veloce come un lampo era scappato via. Chris lo aiutò ad alzarsi, poi disse: "Credo sia meglio che tu gli corra dietro, dovete chiarirvi, Abram è stato assente tutta la giornata, inoltre non penso debba guidare in quelle condizioni!" - "E' venuto in auto?"chies e Ren visibilmente preoccupato "si" rispose Chris. Il bel modello ringraziò velocemente e corse verso l'uscita. Lo raggiunse alla macchina. Con uno scatto saltò sul cofano scivolando dal lato opposto e salendo rapidamente al posto del passeggero. Lui stesso non si capacitò di un tale gesto atletico. Una volta in auto si rivolse al fidanzato: "Tu non vai da nessuna parte senza di me!E ora devi ascoltarmi!" Il suo tono era imperativo e rabbioso, Abram non lo aveva mai sentito così. Fece per ribattere, ma Ren lo zittì."Non voglio sentire una sola parola finchè non siamo a casa, dammi le chiavi guido io!"- "non penso proprio!" Con un gesto fulmineo Ren tolse le chiavi dal quadro.
    "Allora vai a piedi e ti rinfreschi le idee!" Senza dire una parola Abram scese dall'auto e Ren passò alla guida. L'atmosfera era tesa e nulla fu detto durante il tragitto.
    Non appena il motore si spense, arrivati nel vialetto, Abram scese e scomparve in casa. Ren gli andò dietro e lo trovò in salotto che si versava un whiskey. "Non penso sia il caso che tu beva ora"- "Io si invece" rispose il compagno piccato.
    "Si può sapere cosa ti è venuto in mente? Fare quella scenata al bar!"
    "Tu cosa ci facevi con quel tipo? Perchè hai detto che lavoravi, e invece eri a bere con un'altro? E' lui -J-? Bè se non altro spero scopi meglio di me!" Ren alzò la mano per dargli un ceffone, ma lui lo bloccò."Sei lento!" disse sprezzante. "Sei uno stronzo! Come osi anche solo pensare che io ti possa tradire? "- "Perchè non mi hai detto chi era quel quel tipo stamattina e per quale ragione possiede il tuo numero privato? Mi hai mentito! Cosa dovrei pensare?" Ren respirò a lungo e lentamente, poi parlò :"E questo ti autorizza a colpire un uomo che non conosci e a colpire me? Cazzo Abram a momenti mi stacchi la testa! Non mi avevi mai toccato prima d'ora!" Nella voce di Ren traspariva sgomento e paura. In quell'istante Abram realizzò quello che aveva fatto e osservando il bel volto in lacrime dell'amato notò che si stava gonfiando. La tensione lo abbandonò improvvisamente e la stanchezza lo assalì facendogli cedere le gambe. Crollò a terra in ginocchio.
    "ABRAM!" Ren si precipitò verso di lui. Gli prese il viso tra le mani. Abram era sull'orlo del pianto. "Non lo sopporto, non sopporto quando mi menti e non sopporto di vederti accanto ad un'altro uomo"-" Lo so, ma hai esagerato davvero questa volta" rispose Ren con un tono dolce e calmo.
    "Cosa nascondi? Perchè eri con quel tizio?" L'amato trasse nuovamente un profondo sospiro e si sedette sul pavimento difronte a lui. "Sei uno sciocco,sei impulsivo, sei una testa calda! Sai che potresti uccidere con un solo pugno! Ma non hai esitato a colpirlo!"-"Avrei potuto farlo a pezzi!Quando ho visto che ti sfiorava la mano mi è andato il sangue al cervello!"-"Abram...Jason non è un fotografo, è il mio contatto per l'Irlanda, volevo regalarti un viaggio per il tuo compleanno, lui è una guida. Mi stava mostrando gli itinerari che aveva trovato e il castello che volevo affittare per noi.
    Ha chiuso il telefono perchè sapeva che era una sorpresa per te!" Abram alzò lo sguardo e incontrò
    i profondissimi occhi azzuri che tanto amava. "Dici sul serio?"-" Si, idiota che non sei altro dico sul serio!Avrei voglia di prenderti a schiaffi, come puoi aver pensato per un solo minuto che potessi tradirti?"-" E tu allora questa mattina? Quando ti ho detto di Chris ti sei inquietato!"-"Ma sei scemo davvero?
    Non ho mai pensato che fosse il tuo amante, ma mi ha infastidito che tu non me lo abbia detto,
    tutto qui! "Abram allungò una mano a sfiorare il viso dell'amato. "AHI!" Ren si ritrasse.
    "Perdonami, non volevo colpirti"-" Ma lo hai fatto, e fa dannatamente male!"-"Sono uno stronzo, mi dispiace,davvero, perdonami!" Abram prese delicatamente il volto di Ren e lo baciò. Un baciò dolcissimo, lento, che gli permise di assaporare quelle labbra morbidissime. Poi depose un altrettanto delicatissimo bacio sulla guancia che aveva colpito poco tempo prima. Ren afferò le mani di Abram e se le tenne sul viso, poi si avvicinò a lui e lo baciò di nuovo leccandogli le labbra.
    "Sai quanto ti amo mon petit, non devi dubitarne...MAI!" Senza lasciare ad Abram il tempo di replicare gli sigillò la bocca con un bacio, tutt'altro che delicato. La mano di Ren aveva già trovato la virilità dell'amante dura e pronta che premeva sotto i pantaloni. Abram rabbrividì sotto quel tocco."Già in queste condizioni dopo solo un bacio?" Continuando a succhiare la lingua di Ren, Abram gli sbottonò la camicia e strinse i suoi capezzoli tra l'indice e il pollice. L'amato gemette nella sua bocca. Legati in un bacio passionale si divoravano a vicenda. Ren, nel frattempo, aveva liberato il membro turgido di Abram e lo sfregava velocemente. "Ren...mmm, non fermarti".
    Ren si sciolse dal bacio e rapidamente denudò il perfetto petto di Abram, dedicandosi a stimolare i capezzoli con la lingua. Abram reclinò la testa e gemette sotto le mani dell'amante. Questi leccò i forti addominali, poi scese ancora, verso il basso lambedo l'inguine. "O mio Dio Ren!Sto impazzendo!" continuò lentamente a scendere fino a prendere in bocca il pene duro di Abram. Lo leccò per tutta la lunghezza, soffermandosi a giocherellare con la punta. "ghn...Ren ti prego!" il bellissimo uomo alzò la testa e i due amanti si guardarono per un istante, poi Ren riprese a giocare con la virilità di Abram, che spostò i fianchi in avanti per offrirsi meglio alla sua bocca.
    Ren ne approfittò e mise due dita nella sua fessura stimolandolo in entrambi i modi, cercando con le dita di sollecitare quel particolare punto vicino alla prostata, non ci mise molto a trovarlo, e la reazione del partner lo rese evidente.
    Abram rabbrividì e inarcò la schiena. "Ren ti prego...mmm...così mi fai venire!"
    Ren lo fissò. " Non ancora mon petit, non ancora". Si alzò lasciandolo a terra tremante e colmo di desiderio. Ergendosi su di lui si liberò completamente dei vestiti, permettendo ad Abram di ammirarlo, mentre lo provocava muovendosi sinuosamente. "Vieni qui, voglio che fai godere anche me, voglio sentirti" Ancora scosso dal piacere Abram si inginocchiò davanti all'uomo che amava e prese tra le labbra il suo membro, assaporandolo avidamente inziò ad andare su e giù con la bocca, con una mano a coppa prese i testicoli e li strinse gentilmente. Ren fu attraversato da una serie di scosse elettriche che salivano lungo il suo corpo ad ogni affondo del compagno. Gli strinse la testa tra le mani e sollevò il viso di Abram. "Assieme mon petit...assieme" Abram si stese sul tappeto della sala e attirò a sè l'amate. Si baciarono, le lingue si intrecciarono permettendo loro di gustare l'uno il sapore dell'altro. Ren si chinò prendendo delicatamente in bocca la virilità del partner e altrattanto fece Abram con il membro caldo del compagno. Il piacere li avvolse e li trascinò in un vortice di passione ogni volta che le loro lingue percorrevano la lunghezza dei loro sessi. Ren trovò l'apertura tra le rotonde natiche dell'amato e vi affondò le dita muovendole ritmicamente dentro e fuori da lui. Abram gemette. " No...non così...mio dio è bellissimo Ren...non smettere non..." un inteso calore invase il suo corpo e Abram si sentì bruciare. Il godimento saliva stimolato dalle abili mani dell'uomo che aderendo interamente a lui lo stava avidamente divorando. Un desiderio insaziabile colpì Abram mentre un intenso ardore cresceva in lui partendo dal basso ventre. Pochi, lunghi istanti e il piacere esplose energicamente in un fiotto tra le labbra di Ren. "ahhhh! REN". Il compagno si mosse rapidamente, portandosi sopra l'innamorato e mentre Abram era ancora in preda agli spasmi dell'orgasmo, entrò vigorosamente dentro di lui.
    "REN! NO!" Il piacere cominciò a scuotere nuovamente lo scultoreo fisico di Abram che non ebbe scelta se non cedere al godimento provocato dalle forti spinte del compagno.
    "Mon petit, è meraviglioso stare dentro di te,sei caldo...il tuo corpo è lascivo, adoro la tua espressione mentre sei preda della lussuria, mentre mi desideri, quando io ti prendo con forza"-"Ren...non smettere più veloce...mio Dio mi sento spaccare!" -"Come tu ordini mon amour" Sussurò queste parole sulle labbra di Abram mentre si chinava su di lui per baciarlo. Le loro labbra ardevano di desiderio e i loro corpi colmi di piacere si fondevano l'uno nell'altro. "Abram...sei bollente, sto venendo" l'amante gli sorrise e rispose: "Mi farai perdere la ragione un giorno, Ren ti prego...non ce la faccio più, lasciami venire"- "Non resisto oltre nemmeno io!" Ren premette le labbra sulla bocca di Abram con forza passionale, quasi a soffocarlo, le lingue si intrecciavano in un susseguirsi di baci, mentre il membro di Ren usciva per poi spingersi con forza nel corpo dell'amante, sostenendo un ritmo convulso. La loro pelle inziò a bruciare e un fuoco li avvolse ad ogni affondo dei fianchi di Ren. "Abram..."sussurò un istante prima che l'orgasmo li conducesse in un turbine di piacere, il loro corpo pervaso dalla lussuria, tremò di godimento fin quando Ren venne dentro Abram e quest'ultimo tra le mani dell'uomo che amava. I loro gemiti si mescolavano gli uni con gli altri, mentre le loro dita si cercavano per intrecciarsi e strigersi. Ren si accasciò sull'amante sciogliendo il bacio che li aveva uniti fino a qualche istante prima. Abram gli sostenne il volto e si perse nella profondità colorvoceano degli occhi di Ren. "Ti amo, mon petit"- " Io di più". Gli sfiorò le labbra e lo strinse a sè. " Abram..."- " Shhh...Non ora, non dire nulla te ne prego. Adesso voglio solo tenerti stretto al mio cuore, respirare il tuo profumo, sentirti mio... desidero solo questo...ora".
  6. .
    Grazie mille Rumik, appena possibile posto la numero 4 , la più lunga e la più...eheheheheh, poi vedrai! Li saprai qualcosa in più di loro due :-) sono certa che ti piacerà molto se ti piacciono Anbram e Ren così tanto! :-)
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    Titolo: Mi manchi...
    Serie: originale
    Genere: YAOI hard
    VM 18

    Questa Oneshot contiene descrizioni di sesso esplicito tra uomini, se sei minorenne o se l'amore tra uomini ti offende ti prego di non proseguire nella lettura


    Abram sorseggiava un cognac seduto sui cuscini davanti al fuoco, la giornata di lavoro era stata particolarmente stressante. Ren era in ritardo, provò a chiamarlo al cellulare. "Abram, è successo qualcosa? Di norma non chiami se non è necessario! " - " Ren, sei in ritardo." Il suo tono di voce era scoraggiato. "E' capitato qualcosa a lavoro? Mi sembri giù" - " Mmm...non proprio è solo che... mi manchi. Sono giorni che ci incrociamo a malapena pur vivendo nella stessa casa!" - " Ahahah! A volte sei peggio di un bambino viziato! " - " forse, ma avevi detto che saresti stato qui al mio ritorno stasera !" - " Ma io sono qui!" La porta della grande sala si aprì e Ren fece il suo ingresso trionfale.
    Abram sobbalzò, dalla soglia lui gli sorrise dolcemente e senza distogliere i suoi bellissimi occhi dall'amato si sedette sui cuscini. Passò una mano tra i capelli di Abram traendolo a se e posandogli un lieve bacio sulle labbra. Poi gli carezzò il viso. Abram adagiò la guancia sulla mano di Ren,
    era calda e confortante. "Abram, mon petit, che cos'è questo sguardo truce?" - " Volevo vederti, e tu non c'eri!" I lineamenti di Ren erano perfetti, sembrava una scultura greca e Abram ne restava affascinato ogni volta. " Sei uno sciocco, mon petit, te ne rendi conto?" senza dire altro gli prese il viso tra le mani e per infiniti secondi i loro occhi si persero gli uni negli altri. Poi si avvicinò a lui a lo baciò dolcemente, pochi secondi e le loro lingue iniziarono una danza frenetica imprigionate nell'unione delle loro bocche. La passione iniziò a condurre il gioco. Le mani di Ren si infilarono facilmente sotto il cardigan del compagno in cerca dei capezzoli, li trovò e iniziò a stuzzicarli stringendoli tra il pollice e l'indice. Abram ansimò leggermente. " A quanto pare ti sono mancato davvero!" disse prendendolo un po' in giro. Abram si sciolse dal bacio e dall'abbraccio. Fissò Ren e senza che questi se ne rendesse conto gli strappò la camicia facendo volare via i bottoni e restando ad osservare il suo petto marmoreo e liscio. Poi prese a succhiargli i capezzoli! Ren fu scosso da un tremito e reclinò la testa all'indietro. Abram ghignò divertito sollevando lo sguardo e continuando a succhiare. " Abram...". La lingua di quest'ultimo giocò per un po' con entrambi i capezzoli dell'innamorato, poi lentamente con piccoli movimenti circolari scese verso il basso soffermandosi sull'ombelico, mentre le mani tiravano giù la cerniera dei pantaloni di pelle nera di Ren, scoprendo gli slip dello stesso colore e il rigonfiamento del suo membro già duro e pronto. Raggiunse con la lingua il confine dell'elastico e leccò il limite del pube. Ren ansimò e afferò la testa di Abram costringendolo ad alzare gli occhi e a guardarlo. " Abram!!Smettila di giocare! Vuoi farmi impazzire? " Lui scoppiò a ridere. "Ahahahah!!!Allora anch'io ti sono mancato!" detto questo sfilò slip e calzoni con un solo veloce e abile gesto, sollevando di forza il bacino del partner. Si chinò lentamene su Ren e prese in bocca fino in fondo il suo pene turgido, assaporandolo un centimetro per volta, lentamente. Il corpo di Ren venne percorso da una serie di brividi, che quasi gli tolsero il fiato. La lingua di Abram era vorace e percorreva per tutta la lunghezza della virilità del compagno, gustando ogni millimetro di pelle e godendo della reazione che il membro di Ren aveva ad ogni piccola leccata o mentre gli cingeva i testicoli con le mani a coppa. I movimenti frenetici ed esperti di Abram fecero aumentare la temperatura e un calore ardente iniziò a pervadere Ren partendo dal basso ventre. La sua voce fuoriuscì dalla gola con un susseguirsi di piccoli di gemiti, mentre si contorceva sotto l'abile lingua dell'innamorato. Seduto a terra tra i morbidi cuscini era in balia del piacere e dell'uomo che amava. "Abram...ti prego, sto per venire, più veloce, fallo più in fretta!" Nell'udire la voce compiaciuta di Ren, Abram si fermò. Quest'ultimo preso alla sprovvista cercò di trattenere la testa del compagno china sulla sua mascolina protuberanza, ma l'amato non si lasciò sopraffare alzandosi lo tirò con forza verso di se finché i loro pettorali si toccarono e lo spazio tra i corpi fu appena sufficiente per dar modo alle mani di Abram di continuare ciò che la sua bocca aveva interrotto. Lo baciò con avidità, succhiando la lingua di Ren delicatamente, ma con decisione famelica. Poi si dedicò all'intero profilo del collo di lui, lasciando scie di saliva che brillavano alla luce delle fiamme. Ren gemeva tra le sue braccia e il cuore di Abram palpitava al punto che sembrava volesse fuoriuscire dal torace. Le sue mani salivano e scendevano lungo il membro di Ren rapidamente, con movimenti secchi ed energici, e mentre giocava con la sua parte bassa, la lingua e i baci di Abram percorrevano senza sosta le spalle, il collo, il viso e le labbra del partner.
    " Mon petit...mondieu...non fermarti ti prego...continua, più veloce!" Ren si aggrappò con forza al collo di Abram e lo baciò come volesse risucchiarlo, il piacere stava per travolgerlo e lui si preparava ad accoglierlo e assaporarlo, come fosse un buon vino d'annata .
    Le mani del partner si mossero più speditamente. Ren ansimò inarcando la schiena. Un calore inteso e forti brividi pervasero il suo corpo centimetro per centimetro come se una fiamma invisibile danzasse dentro di lui, bruciandolo dall'interno nel tentativo di trovare una via di fuga verso l'esterno. Quando l'incendio del suo corpo raggiunse il culmine...gridò, e venne tra le mani e le braccia dell'uomo di cui si era innamorato tanto profondamente da averne quasi paura. Si guardarono, Abram si portò alle labbra le dita impiastricciate dell'umore bianco e denso prova del misfatto appena compiuto, e senza distogliere gli occhi da Ren con sguardo lussurioso se le leccò, pulendole dal quel fluido d'amore. Ren rabbrividì nuovamente mentre l'eccitazione per l'amore appena consumato si faceva ancora avanti con forza percuotendogli il corpo adamitico.
    "Mio bellissimo Ren...non abbiamo ancora finito!" Abram lo spinse a terra, badando di adagiarlo su tappeto e cuscini. Si alzò in piedi e attizzò il fuoco, durante la notte precedente aveva nevicato parecchio e faceva dannatamente freddo. Ren seguì i suoi movimenti con lo sguardo, spossato dal godimento. Abram era sinuoso e agile come un enorme felino, non lo aveva mai confessato, ma adorava osservarlo quando ad esempio faceva gli esercizi alla panca e i muscoli delle braccia gli guizzavano sotto la pelle dorata. A quei pensieri l'eccitazione lo assalì come una frustata, Abram se ne accorse e si pose davanti a lui iniziando a spogliarsi con gesti provocanti e sexy. Prima il cardigan, la cintura, poi slacciò il pantalone...lentamente, senza fretta, lasciando che Ren si riempisse gli occhi di lui e del suo corpo. In realtà sapeva che il compagno amava guardarlo. Poco dopo era completamente nudo difronte al compagno. Il viso di Ren avvampò, e la sua reazione alla vista di quel corpo scultoreo fu immediata. Il suo membro si eresse quasi di scatto, proprio come era eretto quello dell'uomo che si stagliava perfetto dinanzi a lui. Si tirò su, e si mise in ginocchio prendendo tra le mani il pene di Abram, grande e duro. Ne baciò dolcemente la punta. Abram gemette e gli accarezzò il capo. Delicatamente Ren inghiottì quel lauto pasto gustandolo fino alla base per riportare successivamente la lingua alla punta, trastullarsi un po' con essa e prenderlo nuovamente fino in fondo. Con la mano strinse leggermente i testicoli, senza però interrompere i ritmici movimenti della bocca. Abram ansimò vistosamente, e con la mani posate sulla testa di Ren accompagnava i suoi gesti, precludendogli così la possibilità di smettere.
    "Ren...sto per venire!" Ren si oppose alla forza dei palmi di Abram che lo trattenevano in basso, lui cedette e lasciò che il compagno si alzasse.
    "Ti amo, mon petit ". Abram non ebbe il tempo di rispondere perché le sue lebbra vennero sigillate da un passionale bacio. I due si trovarono distesi sul tappeto, Ren era passato dalla bocca al collo, assaggiando la pelle di Abram, il sapore leggermente salato del suo sudore. Leccava avidamente il corpo del compagno, mentre con la mano sfregava ritmicamente la sua virilità. "mmm...non ce la faccio più Ren sto per...". Ren si fermò e con uno spostamento fulmineo della mano infilò le dita nella fessura di Abram. Questi incurvò la schiena per favorire la penetrazione, mentre il suo corpo era attraversato da spasmi di intenso piacere. " Sei sempre così lascivo Abram, non ho bisogno nemmeno di prepararti, sei già completamente bagnato qui sotto...posso entrare? " Abram lo fissò e fece un cenno di assenso con la testa, non che l'amato dovesse realmente chiedere il permesso di possederlo! Il suo corpo ribolliva di un desiderio tale da non riuscire a proferire parola. Ren si posizionò sopra il partner e spinse il suo membro dentro di lui, con forza e decisione. Abram si inarcò ancora di più per permettere a Ren di arrivare sino infondo agevolmente. Le sue spinte erano vigorose e ritmiche, ad ognuna di esse il piacere era tale da fargli quasi perdere i sensi. Le unghie di Abram si conficcarono nella schiena del compagno, graffiandolo. Ren tremò tra il piacere e il dolore. Le loro lingue si intrecciarono cercandosi avidamente. L'eccitazione e il calore conducevano l'amplesso, trascinandoli verso un piacere intenso. Le movenze di Ren divennero sempre più veloci. "Ren...continua...ti prego...oddio, fammi venire o rischio di perdere la ragione!" con un sorrisetto compiaciuto dipinto in viso Ren gli leccò le labbra , e Abram fu percorso dai brividi. Ren poi, con la mano afferrò il pene duro dell'affascinante uomo che emetteva quegli adorabili gemiti sotto di lui. Abram si trovò così stretto in una morsa, tra la potenza delle spinte di Ren e la freneticità della sua mano. I suoi begl' occhi ambrati cercarono il volto del partner. In questa posizione i loro volti erano vicini e il petto di Ren sfiorava seguendo l'impeto dei suoi movimenti, quello di Abram che si aggrappò a lui con forza. "Ren...sto venendo!" - " Si, anche io sono al limite ". Ren rallentò quel tanto che bastava per ritrarsi fino al confine del caldo interno del compagno, che fremette spasmodicamente quando affondò con forza di nuovo dentro di lui mentre l'ardore li avvolgeva entrambi in un turbine di bollente desiderio, finché quel calore esplose facendoli venire contemporaneamente tra gemiti e ansimi, mentre i loro cuori battevano veloci a all'unisono, stimolati da quell'onda di lussuria che li stava pervadendo con furia.
    Si guardarono, poi si baciarono dolcemente: "sei sempre delizioso Abram " disse Ren posando un delicato bacio sulle sue labbra carnose. Abram fece un sorriso sensuale, negli occhi ancora leggibile la dolce sensazione di tepore dell'orgasmo. Restarono così avvinghiati per un po'. Mentre la luce delle fiamme danzava sui loro corpi nudi e imperlati di sudore.
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    Grazie mille Nadine, puoi leggere anche la prima parte se vuoi "Ti stavo aspettando..." mi fa sempre piacere sapere cosa pensano dei miei racconti le persone, anche se sono critiche! :-D
  9. .
    Grazie mille Rumik :tim: sei gentilissima :chu: appena possibile posterò le altre one shot e non appena lo finirò anche il racconto della loro storia d'amore! :gods: :bav: :fufu:
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    Ahahahahah! Ti ringrazio, si il seguito è anche più hot! :uk:
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    Titolo: Secondo round...
    Serie: originale
    Genere: YAOI hard
    VM 18

    Questa Oneshot contiene descrizioni di sesso esplicito tra uomini, se sei minorenne o se l'amore tra uomini ti offende ti prego di non proseguire nella lettura


    Come vi avevo promesso eccovi il secondo molto...molto...molto hot round dei miei beniamini! :-D

    Abram si rilassò sulla panca lasciando che l'acqua scorresse sul suo corpo ancora tremante, mentre con la mente ripercorreva gli attimi appena trascorsi. Ormai sono completamente in balia dei miei sentimenti per Ren, ogni volta lo immagino in posizioni sempre più erotiche...è così sexy! Questo pensiero lo fece scoppiare a ridere di gusto. Ren si affacciò silenziosamente sulla soglia del bagno, nudo e ancora bagnato degli umori della passione che li aveva coinvolti pochi istanti prima. Incantato osservava l'amato scosso dalle risate. Il suo viso era splendido bagnato dall'acqua e illuminato dal riso. I suoi meravigliosi occhi ambra erano ipnotici e lui non poteva fare a meno di perdersi nel deserto sabbioso e immenso che vi immaginava dietro. Indugiò sulla porta incerto se tornare sotto la doccia o raffreddare i suoi bollenti spiriti usando il secondo bagno. Alla fine optò per quest'ultimo. Prese un cambio di biancheria e fece una doccia veloce. Poi tornò in camera e si tuffò, letteralmente, sul letto. Le lenzuola erano fresche di bucato e quel delizioso profumo lo condusse dolcemente tra le braccia di Morfeo. In questo periodo era sovraccarico di lavoro, e la conseguenza era che a fine giornata arrivava davvero esausto. Abram fece la sauna come aveva deciso prima dell'inaspettato rientro di Ren. Poi si sciacquò rapidamente sotto un getto d'acqua fredda e uscì dal bagno. Entrò in camera da letto con null'altro che un piccolo fazzoletto di spugna che copriva il basso ventre. Trovò il compagno disteso sul talamo. I suoi lunghissimi capelli erano sparsi tra i cuscini e accarezzavano il suo fisico perfettamente modellato. Dio sembra una statua di Apollo! Abram era sempre stato attratto da quel bellissimo uomo, fin da quando lo vide per la prima volta all'università. Fissava il ritmico movimento del petto dell'innamorato, rilassato nel sonno. Salì sul letto badando a non scuoterlo troppo per timore di svegliarlo. Anche se in realtà era quella la sua intenzione! Il suo viso era perfetto, le labbra, il petto, il ventre...tutto di lui lo faceva impazzire!
    Lo amava senza riserve, senza di lui era come se gli mancasse l'aria. Non aveva mai provato nulla del genere prima di conoscerlo e questo un po' lo spiazzava! Ren si girò nel torpore del sonno nascondendo ad Abram la vista del suo scultoreo lato B, e offrendogli invece quella dei suoi genitali seppur celati dall'intimo nero. Un pensiero si fece strada nella mente del giovane dagli occhi ambrati, che non perse tempo a metterlo in pratica, mentre un sorrisetto lussurioso gli affiorò sul volto.
    Si mise delicatamente a cavalcioni del partner, sfiorandolo appena "Sei così indifeso in questo momento, ti prego lasciati assaggiare!" sussurrò Abram .
    Poi delicatamente, con la mano percorse l'intera figura di Ren esitando sui fianchi. Si avvicinò con la testa al collo del compagno, la posizione era un pò scomoda, ma non voleva ancora che si svegliasse. Con la lingua tracciò delle linee nell'incavo tra spalla e collo, lasciando scie di saliva sulla sua pelle bianca e liscia.
    Le mani di Abram toccavano lievemente quel corpo così bello e seducente. Le dita correvano delicatamente e freneticamente sui pettorali scolpiti. Soffermandosi a giocherellare un pò con l'ombelico, per poi scivolare sotto gli slip. Non appena lambì il pene di Ren, questi ebbe un tremito e inconsciamente si inarcò leggermente sotto Abram che a quattro zampe sopra di lui lo osservava sempre più eccitato. Quest'ultimo si chinò e prese a succhiare e mordicchiare uno dei capezzoli di Ren. Quel lieve dolore fece gemere e svegliare contemporaneamente il compagno che aprì gli occhi e vide Abram che lo sovrastava.
    Non ebbe il tempo di replicare, poichè l'innamorato gli conficcò la lingua in gola premendo violentemente le sue labbra contro quelle dell' affascinante uomo sotto di lui. A Ren non restò altra scelta che soccombere all'impetuosità di quel bacio. Mentre le loro bocche si divoravano, Abram aveva tirato fuori dalla biancheria intima il membro turgido dell'amato e lo stimolandolo velocemente con le mani. Ren ansimò e sollecò di poco il suo corpo per meglio offrirsi alla lussuria del compagno. "Abram...mmm...ancora, più veloce! Ti prego" Le mani di Abram si mossero più speditamente rispondendo a quella provocante implorazione. Nel frattempo la sua lingua si era tornata a leccargli e stuzziccargli i capezzoli. A quel punto Ren afferrò la testa del fidanzato e lo spinse verso il basso. Abram prese tra le labbra quella dura virilità e iniziò a salire e scendere con la lingua lungo tutta la lunghezza di quella carne, assaporandone ogni centimetro dalla base alla punta. Quando con la lingua avvolse i testicoli sentì il corpo di Ren rabbrividire.
    Più Abram giocava con il suo membro e più un intenso calore pervadeva il suo amante salendogli dal basso ventre e investendolo a ondate fino a rendergli rosso fuoco le gote. "Oddio, mmm...è fantastico, non smettere, non smettere, ti prego...non fermarti!". Abram brandì il pene del compagno aumentando il ritmo con la bocca e aiutandosi con una mano mentre con l'altra gli palpava delicatamente i testicoli.
    "Non resisto più mon petit se continui così verrò presto!"-"Vieni pure, fammi sentire i tuoi gemiti, esplodi per me, non trattenerti!" Ren si dimenò sotto l'abile lingua di Abram. Il suo respiro si fece sempre più affannoso. Il suo corpo ribolliva di desiderio finché quell'ardore raggiunse l'apice facendolo venire, scosso da brividi di piacere, per poi spegnersi energicamente nella bocca di Abram.
    Ren era ancora in preda agli spasmi dell'orgasmo che lo aveva appena sconquassato, mentre il partner ripeteva con la lingua il percorso inverso, arrivando a trovarsi faccia a faccia, occhi negli occhi con l'uomo che amava. Ren alzò le braccia e attirandolo a sè depose un lungo bacio sulle labbra carnose del compagno. "Se mi svegliassi sempre così sarei al settimo cielo, ma non arriverei vivo a lavoro!ahahaah!" - "Se ti svegliassi sempre così, a lavoro non ci andresti affatto!ahahahah!"-"Sei tremendo Abram, ti amo!" nel momento in cui pronunciò queste parole, le sue mani scivolarono sotto l'asciugamano che ancora copriva i fianchi di Abram, nascondendo alla vista la sua virtù. Ren Afferrò con decisione il pene già pronto e duro del partner e iniziò a stimolarlo con movimenti lenti della mano, un brivido di godimento scorse lungo la spina dorsale di quest'ultimo,che gettò indietro la testa, mentre un luccichio di lussuria balenò negli occhi di Ren: "Stenditi, fatti guardare". Abram si lasciò cadere di schiena sul letto, i ruoli si erano appena invertiti ed era Ren ora a dominare su di lui. "Spero tu non voglia solo osservarmi, le parole gli morirono sulle labbra! Ahn... REN!" gridò con voce soffocata. Il compagno aveva accolto in bocca il pene di Abram, era così grosso che faticava a contenerlo tutto! E per la prima volta pensò a cosa avrebbe provato se l'innamorato lo avesse posseduto! Abram rabbrividì di desiderio mentre la lingua del compagno scorreva sul suo membro assaporandolo voracemente centimetro per centimetro. Le mani di Abram accarezzarono i morbidi capelli di Ren, ancora umidi dopo la doccia. L'eccitazione iniziò lentamente a farsi strada dentro di lui sotto il tocco del partner. D'istinto alzò i fianchi e Ren colse l'occasione per dedicarsi alla sua apertura continuando a stuzzicarlo con le mani. Il respiro di Abram accelerò vistosamente dando il via ad una serie di gemiti. "Mmm...Ren"
    la sua voce era roca a causa del piacere. "Il tuo corpo è lascivo, sei un richiamo al sesso mon petit, non posso resistere alla vista delle tue grazie!"
    " Ren smettila di dire cose del genere sono imbarazzanti! non son un ragazzino!" - " ahahahah! Si, sei grande e grosso e ti vergogni per questo?"
    " Ren cosa stai..." Con un gesto improvviso Ren sollevò e girò Abram sul letto potendo così osservare meglio la sua schiena muscolosa e la linea rotonda delle natiche. Si distese sul compagno aderendo al suo corpo, come un incastro perfetto. Soffiò dolcemente sul collo dell'amato, continuando a tenere la mano tra il materasso e il suo basso ventre, muovendosi lentamente data la difficoltà di manovra. Abram ansimò leggermente.
    Questa reazione eccitò maggiormente Ren che prese a baciargli il collo e la curva delle spalle sempre più avidamente gustando la leggera salinità della sua pelle abbronzata. La cute di Abram iniziò a bruciare. Le lunghe dita di Ren s'insinuarono delicatamente nella sua apertura, a preparare l'amato perché lo potesse accogliere dentro di lui, mentre il suo pene turgido premeva sui suoi perfetti e rotondi glutei. Abram era invaso dal piacere.
    "Ren! Basta, non ne posso più, smettila di giocare col mio culo e fammi tuo!" Il compagno non se lo fece ripetere due volte e con un colpo secco scivolò all'interno del partner. Abram inarcò la schiena come un grosso felino alzando i fianchi verso Ren per permettergli di spingere più a fondo.
    " Oddio Ren...più forte, prendimi!" Il piacere iniziava a salire e a pervadere i due amanti ad ogni spinta, i movimenti divennero sempre più frenetici. Abram iniziò a muoversi sotto di lui assecondando gli affondi del fidanzato che entrava e usciva da lui con vigore. Ren si piegò sull'innamorato, si baciarono violentemente in un intreccio voluttuoso di lingue che si cercavano e si gustavano fameliche. Le loro bocche rimasero unite come i loro corpi, fondendosi l'uno nell'altro mentre la loro carne si infiammava di desiderio sotto le poderose spinte di Ren. "Ren...sto per venire "
    "Si! Anch'io!" entrambi anelavano all'orgasmo scossi com'erano da brividi di piacere al punto da offuscare le loro menti. Ren infilò una mano sotto il fisico sodo e statuario dell'innamorato fino a trovare il suo pene duro, lo afferrò e iniziò a sfregarlo speditamente.
    Il fuoco della lussuria si impossessò dei corpi sudati dei due amanti, danzando come fiamma sulla loro pelle, consumandoli di desiderio e di intenso piacere. "Ren,ti prego, lasciami venire!" – "Oui mon petit". Dopo aver risposto a quella implorazione, uscì da lui lasciando solo la punta del suo membro come contatto tra i due corpi, un secondo di pausa e affondò con tutta la sua potenza nel bel lato B di Abram.
    Un calore intenso li assalì e li travolse come un fiume in piena trascinandoli in un vortice di passione, finché l'orgasmo sgorgò da loro e in loro scuotendoli fino nell'anima, quando Ren finalmente estrasse la sua virilità da Abram questi gemette, ma Ren affondò nuovamente e impetuosamente con un ultimo colpo di reni dentro il corpo dell'amato che colto alla sprovvista si lasciò sfuggire una serie di gemiti e di gridolini a metà tra piacere e dolore. Entrambi poi gemettero e urlarono pervasi dal godimento procurato da quell'ultima poderosa spinta.
    Abram si lasciò cadere sul letto e Ren si adagiò sulla sua schiena, baciando delicatamente le spalle del compagno. Rimasero lì ansimanti e uniti, per un tempo indefinito inebriandosi del meraviglioso profumo del sesso che avevano appena condiviso.
  12. .
    Grazie mille Mirai :tim: Questa è la prima di 5 piccole one shot, nate per caso...il racconto della loro storia è in fase di scrittura! :-) ma sono felice di sapere che ti è piaciuta. :sing: Le posterò tutte una per volta. Arigatou Mirai-san :plea: :chu:
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    Titolo: Ti stavo aspettando...
    Serie: originale
    Genere: YAOI hard
    VM 18

    Questa Oneshot contiene descrizioni di sesso esplicito tra uomini, se sei minorenne o se l'amore tra uomini ti offende ti prego di non proseguire nella lettura


    .Il sudore colava lungo il viso di Abram, mentre i muscoli si tendevano nello sforzo, mentre sollevava il bilanciere. La riunione di lavoro era durata meno del previsto e questo gli aveva permesso di tornare a casa prima e dedicarsi al suo allenamento quotidiano. Aveva chiesto ad Elisabeth di preparare il piatto preferito di Ren per cena, pollo al curry. Poi le aveva dato la serata libera, così come al resto della servitù. Voleva la villa tutta per loro. Completata la serie di esercizi, si alzò dalla panca. Il suo corpo era bello, ogni muscolo ben delineato, non troppo evidente o gonfio. Ren non amava i fisici esagerati simili a quelli dei culturisti. Guardandosi riflesso nello specchio della palestra a petto nudo, un sorriso maligno nacque sul suo bel viso, ahahah! Se Ren mi vedesse ora...si era accorto da tempo che il compagno si eccitava osservandolo semi nudo mentre faceva ginnastica.
    Con questo pensiero si avviò in camera, voleva fare una lunga doccia. Ren non sarebbe rientrato prima di tre ore circa per cui aveva tutto il tempo di rilassarsi. Si sfilò gli shorts e gli slip gettandoli a terra ai piedi del letto. La stanza da bagno era grande. Un enorme vasca idromassaggio era incassata nel pavimento alla destra della porta. Un'altrettanto imponente doccia coi vetri opacizzati solo nella parte inferiore occupava la parete opposta, così ampia che ci si stava comodamente anche in quattro e poichè era dotata di sauna vi erano 2 lunghe panche in legno sul lato destro, accanto alle quali c'erano le pietre per il vapore. Aprì e regolò il getto dell'acqua, chiuse le ante e prese il docciaschiuma. Aveva deciso di fare anche la sauna, per cui preparò tutto prima di inziare a lavarsi. Ren entrò silenziosamente restando a lungo sulla soglia ad ammirare il fisico perfetto dell'uomo che amava. Mentre osservava le mani di Abram scivolare sul suo corpo sinuoso e l'acqua scorrere lungo la sua perfetta muscolatura sentì salire l'eccitazione e il suo membro pronto premette dolorosamente per uscire dai pantaloni. Non avrebbe resistito ancora a lungo. Si spogliò ed entrò nella doccia. Lo scrosciare dell'acqua coprì il rumore della porta scorrevole. Così che Abram fu colto alla sprovvista quando Ren lo circondò con le braccia da dietro. Si voltò e senza dire nulla lo baciò delicatamente cingendolo a sua volta. "Mi piace quando torni a casa all'improvviso " disse con un sussurro sulle labbra del compagno. "E a me piace trovarti sotto la doccia!" - "Ahahahah! Quanto sei rimasto li fuori ad osservarmi? " - " Abbastanza da..." le parole gli soffocarono in gola. Abram si era inginocchiato prendendo in bocca il pene turgido di Ren, che iniziò ad ansimare velocemente. La sua lingua percorreva tutta la lunghezza di quella virilità indugiando sulla punta... quando leccò i testicoli Ren gemette. " Ahahahah! Adoro i tuoi versi quando stai iniziando a
    godere ". Ren era rosso e pervaso dal piacere. Abram continuò a giocare voracemente con il membro dell'amato, mentre questi rabbrividiva ad ogni tocco. "Abram, è bellissimo non smettere..." disse carezzandogli i capelli bagnati. Il compagno percorse con la lingua l'intero petto di Ren arrivando a leccargli i capezzoli e continuando a stimolarlo con le mani. Respirando affannosamente Ren prese il volto di Abram tra i palmi portandolo a sè, poi baciò appassionatamente, quasi volessero divorarsi a vicenda. Le lingue si intrecciarono e ognuno gustava il sapore dell'altro. Un calore intenso lo pervase, facendolo rabbrividire. "Mmm...Abram ti prego..." Ren affondò la testa nell'incavo del collo dell'amante, mentre le sue mani si muovevano sempre più velocemente sfregando il suo basso ventre. Si aggrappò con forza ad Abram finchè l'eccitazione finalmente esplose, lasciandolo incerto sulle gambe, tanto che il compagno dovette sostenerlo. "Ahahahah! Vedo che ti piaciuto! " Disse Abram con un ghigno beffardo dipinto sul volto e deponendo un leggero bacio sulle labbra umide di Ren. " Sei uno stupido!" Esclamò quest'ultimo decisamente risentito e avviandosi fuori dalla doccia. "Dove pensi di andare?" Abram lo fermò abbracciandolo alle spalle. Ren si lasciò avvolgere. "Andiamo sai che mi piace prenderti un pò giro, non mettermi il muso!" - "Dovrai essere molto più convincente di così per farti perdonare" stavolta fu Ren ad esibire un sorrisetto di sfida.
    Abram non si lasciò intimorire. Ren lo conosceva abbastanza da sapere perfettamente cosa dire per far emergere la sua parte competitiva! Riusciva a manipolarlo senza che lui se ne rendesse conto. Abram prese a baciargli la linea del collo e delle spalle, tenendo il suo corpo aderente a quello dell'innamorato prese a stringere tra le dita i suoi capezzoli. Ren reclinò la testa gemendo e adagiandola sulla spalla di lui, mentre l'acqua scorreva su di loro distribuendo i suoi lunghi capelli sul torace del partner. La mano destra di Abram scese lentamente verso il basso trovando ancora una volta pronto il membro dell'amato. Lo afferò e Ren rabbrividì, il connubio delle labbra di Abram sul suo collo, e delle sue mani che si muovevano ritmicamente lo facevano fremere di desiderio.
    " Mon petit...ah..." Abram fece voltare Ren e lo spinse indietro verso le panche della sauna. Ma questi lo bloccò chinandosi leggermente a baciargli i capezzoli con dolcezza, per poi succhiarli avidamente.
    Abram sussultò e un gemito gutturale scaturì dalla sua bocca. Lui ne fu compiaciuto e continuò a giocare con il suo petto scendendo verso il basso e alternando piccoli movimenti circolari della lingua a teneri baci. Abram iniziò a tremare. Quando Ren giunse al pube trovò il membro eretto e lo gustò senza esitazione. Nel sentire la lingua del compagno che leccava voracemente il suo pene Abram fremette, e quando questi cercò con le dita il suo fondo schiena un ardore intenso lo assalì partendo dai punti che il partner toccava fino a raggiungere il cervello. Tra il godimento e l'acqua calda che scivolava su di loro, rischiava di perdere i sensi. La bocca di Ren si abbassava e si alzava ritmicamente sulla virilità del belllissimo uomo davanti a lui, mentre affondava e ritraeva le dita stimolandolo anche da dietro. "Ren ti prego...smettila, non restisto...prendimi..." Questi si fermò e alzandosi aderì completamente allo statuario corpo di Abram. " Ti ho già preso mon amour" gli sorrise dolcemente, cingendolo con una mano per la snella vita mentre con l'altra gli accarezzò i capelli attirandolo a sè in una serie di baci passionali. Senza smettere di divorare le sue labbra Ren condusse Abram alle panche di legno dietro di loro. Poi lentamente continuando a sfiorargli il collo con la bocca, gli girò attorno portandosi alle sue spalle. Abram fremeva di desiderio e il suo corpo bramava la turgidità dell'amato dentro di lui. Ren accarezzò la sua ampia e perfetta schiena seguendo le linee della sua splendida muscolatura. Con la lingua leccò il profilo del collo prima lentamente poi sempre più velocemente. Provocando l'emissione di piccoli gemiti di piacere da parte di Abram . " Non trattenere la voce, fammi sentire quanto mi ami." Ren sussurò dolcemente le parole all'orecchio del compagno, mentre le sue mani gli sfregavano speditamente il membro, e la sua erezione premeva con forza sulle perfette rotondità posteriori dell'amato. "Oddio basta ti prego...ti voglio sentire dentro di me...Ren ti scongiuro... " la voce di Abram era rotta dall'eccitazione che pervadeva a ondate il suo corpo. Ren si staccò appena e fece piegare il compagno davanti a lui, permettendogli di poggiare le braccia ad una delle panche.
    "Che meraviglioso spettacolo mi offri " esclamò osservando le armoniose natiche dell'uomo che amava. "Ren vuoi farmi impazzire? " - " Sei lascivo mon amour...non posso resisterti per molto". Afferrandolo con le mani per la vita Ren si spinse con forza dentro Abram. Lui inarcò la schiena e abbassò la testa cedendo al piacere delle spinte vigorose dell'innamorato. Questi entrava e usciva sistematicamente e ad ogni spinta il corpo di Abram si infiammava facendolo ansimare.
    " Ren...ti amo...è meraviglioso non smettere!" Senza fermarsi Ren si chinò sul dorso di Abram e con una mano gli fece voltare la testa, per un attimo si perse in quei profondi occhi d'ambra. Lo baciò succhiandogli la lingua, Abram contraccambiò quello e i baci che seguirono. "Ah...mmm....ah..Ren sto venendo " - " Non ancora mon amour, un pò di pazienza ". Rallentò il ritmo solo di poco e afferrò il pene di Abram. " NO...così non posso resistere! " - " Non devi mon petit, sei così caldo e accogliente qui sotto,sto per scoppiare! " Con un ultimo vigoroso affondo i due amanti cedettero all'orgasmo e il desiderio accumulato durante l'amplesso si scaricò in ansimi e gemiti che si fondevano diventando quasi uno. Ren si lascìo cadere sulla schiena del compagno, con il respiro affannoso. Abram tremava ancora sotto di lui. "Stai bene? " Ren si ritrasse e strinse a sè quel corpo che tanto amava. " Si...tra le tua braccia sto sempre bene ". Abram si sedette e Ren si inginocchiò davanti a lui. "Ti amo Ren " disse tenendogli il viso tra le mani e baciandolo lievemente come un alito di vento. "Lo so...ti amo anch'io mon petit ". Si alzò e lo baciò delicatamente su una guancia.
    "Ora lavati, e rilassati. Ti aspetto a letto per il secondo round, ahahahah!!!" Ren lo guardò lussurioso e ridendo uscì dalla doccia. Lo scrosciare dell'acqua affievolì la sua voce quando chiuse dietro di se le ante scorrevoli, lasciando Abram ad osservare desideroso il suo bellissimo lato B.

    Edited by Chizuru - 4/3/2014, 00:43
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    E questo? Come mi è sfuggito? Io Adoro la Minase! Ora ho recuperato è molto dolce! :-)
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    Ma che carinooooooooooooooooo!! Grazie mille del progetto! :-)
60 replies since 4/2/2012
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